5 Il giorno della mia morte

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Io e Itou eravamo diretti anche quella mattina verso scuola.

Nessuno dei due sembrava trovare il coraggio di parlare di quello che era successo la sera precedente e così il silenzio regnò sovente per tutto il tragitto finchè non arrivammo al giardino di scuola in cui ci salutò una Sayoko pimpante, poi incrociammo anche Yoto.

Erano tutte e due felici di vedermi, sopratutto Yoto.

"Menomale...alla fine Itou ti ha ritrovata!" affermò lui.

"Ma tu guarda che razza di amici considerano di più il mio robot che me!" affermò Itou seccato.

" Ciao Itou!" disse Yoto ridendo, anche Sayoko lo disse dandogli il contentino.

"Io con voi due non ci parlo più!" brontolò.

" Comunque grazie, siete davvero molto gentili a preoccuparvi per me..." affermai incominciando a sentirmi in uno strano disagio.

"Oh, ma che dici...tu sei nostra amica!" affermò Sayoko come se fosse una cosa scontata.

"Certo, perché gli amici di Itou sono anche nostri amici!" aggiunse Yoto.

"Veramente lei non è mia amica,ma il mio robot, ci tengo a sottolineare!" disse Itou austero come sempre.

"Guarda tu sei quello che l'altra notte mi ha chiamato per telefono...e mi hai fatto una testa quanto una casa su quanto fossi in pensiero per lei..." affermò Sayoko.

"Non è affatto vero... e poi sei scorretta... io mi confido con te e tu...ma tu guarda che bella amica!" affermò Itou indispettito.

Scoppiai a ridere non appena sentii tali parole e rivolgendomi a Sayoko ad Itou dissi " Oh bello scherzo, siete esilaranti tutti e due..."

"Veramente non è uno scherzo!" precisò Sayoko.

"Ma certo che è uno scherzo, non puoi certo credere che lei ci caschi... sa perfettamente che è il mio robot e che non mi preoccuperei mai per lei..." esclamò Itou distaccato e glaciale come al solito.

"Già e non me ne importa un fico secco..." esclamai cercando di assumere anch'io un tono freddo e impassibile.

"Bene!" rispose Itou irritato.

"Bene!" affermai in tutta risposta.

"Bè io comunque ero veramente preoccupato per te!" affermò Yoto guardandomi con quei suoi occhioni castani così languidi e belli, tanto che ne rimasi affascinata.

Al diavolo Itou! C'era sempre Yoto e Sayoko che mi trattavano bene, facendomi sentire un essere umano come loro, avevano persino detto che ero loro amica.

Quella semplice frase destò in me una gioia immensa, era come se improvvisamente avessi trovato il mio posto in quel mondo dalla quale ero preclusa e rifiutata.

"Yoto, non prenderti troppo gioco di lei... poi poverina finisce per crederci...non la illudere!" affermò Itou con cattiveria.

Era incorreggibile! Che antipatico, lo avrei ucciso se solo non avessi avuto quel braccialetto ad impedirmelo.

"Ma io non la sto prendendo in giro, io ero davvero preoccupato per lei!" disse Yoto sorridendomi,mentre Itou lo fulminava con lo sguardo.

"Ah comunque questa sera stavamo pensando di andare al karaoke con tutti gli altri...Echiko ti va di venire?" mi domandò Sayoko.

"Si certo!" affermai istintivamente sorridendo.

"Bene!" affermò Yoto.

"Ei ... che cos'è questa storia...adesso invitate lei...e non me..." protestò Itou.

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