6 Una nuova compagna

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Mi risvegliai nella grande stanza di Itou, avevo fatto un grande fosso su quel morbido letto.

Non ero mai stata su un letto così morbido, almeno per quello che ricordassi del mio passato.

Già il mio passato, mi era quasi sfuggito di mente.

Io ero stata umana, io avevo avuto una famiglia e adesso invece mi trovavo a vivere una vita priva di scopo e di senso al fianco di quel ragazzo così affascinante.

Dovevo ammetterlo era proprio bello, sopratutto quando dormiva e stretta tra le sue braccia incominciavo a sentirmi al sicuro da tutto e da tutti.

Essere un robot iniziava quasi a piacermi, ma sapevo che quella sensazione sarebbe durata poco.

Non poteva cambiare da un momento all'altro, Itou avrebbe continuato a maltrattarmi non appena si sarebbe risvegliato, così cercai di osservarlo senza fare alcun rumore.

Volevo approffittare di quel momento di quiete, per poterlo ammirare mentre era indifeso quasi come un bambino.

Le sue braccia mi impedivano di muovermi e di poter contemplare alla perfezione la sua bellezza, poi mi diedi della stupida e cercai di darmi un po' di contegno.

Non potevo lasciarmi abbindolare in questo modo da quei semplici pettorali così ben scolpiti, da quelle grandi labbra e da quel suo grande naso...e poi quegli occhi di un verde rispledente come i diamanti o come il verde di una pianura.

Interruppi i miei pensieri, dandomi della ragazzina immatura, incominciavo a sentirmi come una di quelle sciocche ragazzine che andavano dietro a qualche celebrità a cui chiedevano disperatamente l'autografo, mentre quello con un atteggiamento altezzoso rifiutava di farle l'autografo, ma loro nonostante tutto continuavano a venerarlo come un Dio.

Un Dio, i robot non avcvano un Dio e il loro padrone era da considerarsi come un Dio?

Incominciai a chiedermi se non fosse ancora tutta opera del braccialetto, doveva essere sicuramente colpa del braccialetto, se iniziavo a pensare cose così stupide su Itou.

Era bello senza ombra di dubbio, ma carratterialmente era irascibile, fastidioso e... chissà perché non mi veniva nient'altro di brutto da poter dire su di lui.

Forse perché il suo comportamento della sera precedente aveva messo in dubbio tutte le mie certezze, forse perché anche lui poteva piangere e soffrire come tutti gli altri, in fondo anche lui aveva un cuore.

Dopo un po' sentii le sue braccia allontanarsi da me, si era risvegliato.

I miei occhi castani incontrarono i suoi,rimasi incantenata dal suo sguardo.

"Dimenticati di quanto è successo ieri sera...non una parola con Sayoko e né con Yoto e con qualsiasi altra persona...mi sono spiegato?!" disse arcigno.

"D' accordo" affermai continuando a fissarlo.

"Che hai da guardare?" domandò irritandosi.

"Io niente!" affermai alzandomi dal letto.

Uscii dalla stanza, piuttosto delusa, certo lo sapevo che sarebbe tornato tutto come prima non appena si sarebbe risvegliato, però non immaginavo certo un cambiamento così repentino.

La colazione quel giorno, non fu una delle solite, i rapporti tra padre e figlio erano piuttosto tesi ed Itou non faceva altro che prestare attenzione al televisore senza degnare di uno sguardo né me né il padre.

Io non facevo altro che mangiare tutto quello che mi trovassi nelle vicinanze, mi sentivo davvero affamata come se non mangiavo da mesi.

"Echiko dovresti mangiare un po' meno, essendo un robot...devi mantenere un certo peso, altrimenti potresti avere moltissimi problemi..." disse il padre invitandomi a darmi una regolata.

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