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"Ho urlato. La prima volta che l'ho constatato, ho urlato. Non mi sembrava vero, era surreale soltanto pensarlo.
Avevo forse sedici anni.
Ero via, fuori paese, te lo ricordi? Quella notte era davvero tempestosa, anche nella mia mente, e, nonostante stessi tremando dal terrore di quei maledetti tuoni e lampi, me ne sono rimasto chiuso in camera, a piangere.
Anche se mi avevi chiesto di parlare con te quando fossi stato spaventato perché, a tua detta, sapevi che la tua voce nelle mie orecchie era pura pace.
E poi sono tornato ed eri così felice di vedermi in quelle lacrime di gioia. Ti ero mancato, potevo perfattamente scorgerlo. Ma c'era quel qualcosa, quel qualcosa che sapevo non avrebbe potuto continuare, ma ho sperato comunque.
Siamo cresciuti ad un certo punto.
Mi dicesti di esserti innamorato, ed il mio cuore quasi perse un battito nell'ansia e nella disperazione che potessi essere io. Ma come potevi accorgerti di me? Come avresti mai potuto pensarmi diversamente?
Guardavo te camminare per mano con la tua prima ragazza, sembravi felice, ma io non esistevo più.
Sai, forse cominciavo già a pensare a quanto io fossi inutile.
Ed accade l'inevitabile.
'Credo di sentirmi pronto con lei' mi parlasti tranquillamente, dopo forse mesi passati a chiederti di ricavare del tempo per me.
Mi spezzasti l'anima.
E poi la riprendesti, la curasti e mi desti la tua.
La tua anima gemella, così mi definisti.
Eri ancora integro quando la lasciasti.
In quel periodo conobbi un ragazzo, quel ragazzo. Penso tu lo ricorda perfettamente.
Mi mise le mani addosso, ovunque, ricordo ancora la sensazione. Arrivò a toccarmi. E subito dopo ci fosti tu, a stringermi e ad asciugarmi le lacrime. Posasti un bacio sulla mia fronte con tale dolcezza.
In quel periodo mi innamorai sempre di più di te. Ma cosa potevo farci? Cosa ne avrei potuto sapere?
Un giorno, all'improvviso, mi dicesti che avresti voluto che io fossi il primo, non capii. Eravamo da te, a casa tua, lo ricordi?
Mi facesti chiudere gli occhi e mi baciasti. Delicatamente, dolcemente, intensamente, fugacemente, impaziente.
Mi persi quando udii il tuo cuore battere all'unisono con il mio.
Anche tu, provavi qualcosa per me?
Fu la nostra prima volta, per entrambi, quella notte.
La questione si chiuse lì, senza spiegazioni, in una notte impregnata d'amore. Come potesti essere così? Te ne fosti forse pentito?
Conoscemmo i nostri futuri compagni di band, la nostra seconda famiglia.
Eri così spaventato all'inizio, ed anch'io. In quel periodo realizzai che il problema fra noi due, fossi io.
Osservavo gli altri con occhi quasi invidiosi dal loro aspetto fisico. Odiavo tutto ciò che faceva parte di me, tutto ciò che si presentava davanti ai miei occhi. Dovevo cambiare.
Ci siamo allontanati per un lungo periodo, non so se fosse a causa mia o tua.
Io dovevo fare il mio meglio per te, dovevo migliorare.
Tu, tu mi avevi già sostituito.
Credo che in quella nostra notte, tu fossi ubriaco, non me lo spiego.
Compiei il mio compito, ma non ero ancora soddisfatto, non lo sono tuttora. Tornammo ad essere quelli di prima. Ma c'era qualcun altro fra di noi.
Fu poi il punto di non ritorno.
Da due anni. Quasi la presenza di Jungkook la preferivo ad immischiarsi.
Litigavamo ogni giorno per cose futili, dicevi di odiarmi, dicevi che non potevamo affrontare il nostro passato per andare avanti. Ma io volevo solo vivere il presente con te.
Che diamine ti era preso, Taehyung? Perché...
Dicesti anche di esserti innamorato di Jungkook e che i tuoi sentimenti erano ricambiati.
Volevi allontanarmi per non farmi soffrire? Ma come potevi, eri all'oscuro di quello che la mia mente subiva, era costretta.
Non mi importava.
Non mi importava niente della tua relazione, del tuo odio. Volevo solo esserti accanto.
Finimmo con me che ti osservavo da lontano e tu che mi ignoravi. Non parlavamo più, né durante le interviste, né sul palco, né durante la giornata. Da nessuna parte, mai.
Questo fino all'ultimo periodo.
Non so cosa ti sia preso. Mi cercavi, anche se con frasi dispregiative, anche solo per farmi del male. Eppure cosa stavi cercando di ottenere?
E non ho smesso un secondo di amarti, nonostante facesse male il doppio.
E poi abbiamo fatto ancora una volta l'amore. E ti ho amato, ti amo e per sempre ti amerò così tanto, Kim Taehyung. La mia anima è tua. Sei tu la cura per la mia anima.
Ma ero così spaventato che alla fine tu mi lasciassi ancora, che l'ho fatto io.
Avevo bisogno di sentirti vivo. Come potrei mai spezzare la vita dell'unico amore per me?
Quando ho scoperto del tuo incidente e della tua malattia, il mondo mi è crollato addosso. Dovevo salvarti.
E perdonami se adesso odierai il sangue nelle tue vene.
E ti chiedo scusa per non averlo capito prima.
Per essere stato assente per un gran periodo difficile della tua vita come questo.
Ma ti amo, e cazzo se ti amo.
Cazzo se sono così spaventato di fare quello che sto per fare, Tae.
Però un giorno ricordati di me,
non togliere la memoria di me dalla tua mente, te ne prego.
Avrei voluto portarti all'altare.
In un modo o nell'altro, avrei voluto farlo.
Eri l'unica cosa che mi teneva in vita.
In una prossima vita, forse, saremo più fortunati."

The end.

Iᴛ ʜᴜʀᴛs; ᴠᴍɪɴ [√]Where stories live. Discover now