1 Il risveglio

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Nel buio che mi circondava percepivo dei rumori e delle presenze.

Avvertivo calore umano, nonostante non vedessi nessuno.

O forse era solo un'illusione?

Volevo illudermi che ci fosse qualcuno oltre a me in mezzo all' oscurità in cui mi trovavo.

Mi affanai fino a giungere allo stremo delle mie forze per cercare una via d'uscita, ma il paesaggio era sempre buio,tetro, spoglio e privo di qualsiasi forma di vita.

Ero come un ceco che non vedeva la luce, ma che la cercava disperatamente.

Poi sentii un piacevole odore insinuarsi sino alle narici, non avrei saputo definirlo con precisione.

Non riuscivo ad assocciarlo ad altri odori che conoscevo e che fosserò presenti in natura.

Era un 'odore seducente che si insinuava dentro le mie narici fino a togliermi il respiro.

Iniziai a sentirmi sollevata, allegra anche se confusa, come se fossi caduta in uno stato di ubriachezza improvvisa, come se quel profumo fosse una droga.

Poi mi accorsi che dinanzi a me non c'erano più le tenebre, ma c'era un 'immensa distesa di verde con fiori di tutti i colori possibili e immaginabili.

Raccolsi alcuni di questi fiori, correndo e sdraiandomi sui prati, continuando a sentire quel piacevole profumo che si espandeva sempre di più e nonostante tutto continuavo a sniffare come se non mi bastasse mai, ne volevo ancora, volevo ancora un'altra dose.

Poi improvvisamente aprii gli occhi e mi ritrovai distesa su un lettino e poi vidi un paesaggio che non era bello come il precedente.

Ero in una stanza con tavolini su cui erano poggiate delle ampolle con dei liquidi verdi e di tanti altri colori, poi c'erano dei macchinari e strumentalizzazioni varie di cui non riuscivo a capire l'utilità,ma a parte questo, sentivo ancora quell' inebriante profumo circondare l'aria.

Attirata da quell'odore, mi voltai cercando di capirne la provenienza.

Dopo i miei occhi si incrociarono con dei grandi occhi a mandorla di un verde lucente come le pietre di smeraldo.

Era il proprietario di quei occhi ad emanare quella gradevole fragranza, poi mi persi tra le sue iridi lasciandomi condurre in un mondo pieno di verde, mi trovavo già sulle pendici di una collina senza neppure accorgermene.

Lo scrutai con più attenzione: dire che era bello mi sembrava un eufemismo.

Era slanciato e dotato di un bel fisico, i pettorali che si intravedevano dalla maglietta, le braccia possenti e poi aveva quelle spalle così larghe per non parlare del suo viso,era impeccabile, perfetto sotto ogni punto di vista.

Aveva il naso allungato e grosso, eppure non guastava alla sua immagine,anzi si intonava perfettamente alle sue labbra carnose e provocatorie, ai suoi rilucenti occhi e alle sue gote leggermente pronunciate come quelle di un tenero bambino.

La sua fronte era sporgente, nonostante fosse nascosta dalla lunga frangia corvina si notava lo stesso, eppure anche quella larga tempia mi piaceva, sembrava integrarsi perfettamente con la bellezza del suo viso, dando maggiore risalto alla forma dei suoi occhi e alle sue labbra.

Dopo circa un'ora di contemplazione di quel quel ragazzo che stava lì immobile ad osservarmi, una voce maschile mi riportò alla realtà, era un uomo più grande rispetto al ragazzo dagli occhi smeraldo, forse erano padre e figlio.

L'uomo più anziano mi fissava con un espressione circospetta, mentre il ragazzo dagli occhi verdi rimaneva immobile accanto a quel letto su cui ero distesa.

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