Nine

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Com'era stato informato, non erano rimasti che una manciata dei robot della città di Detroit, oltre ai Nuovi Androidi. RK900 era immobile al centro della piazza, lo sguardo fisso sul corpo di un YK500, al quale era stato strappato un bulbo oculare. Doveva essere morto sul colpo a giudicare dal foro di proiettile in fronte, non gli servì analizzare nient'altro.

Connor era sceso dall'elicottero cinque minuti e ventidue secondi prima, ma aveva allungato la strada per osservare fin dove i loro alleati si fossero spinti. Di una violenza inaudita, non avevano risparmiato nessuno. La fame di vita porta qualunque razza all'autodistruzione e i Nuovi Androidi avevano segnato la fine della loro libertà dall'essere umano.

Erano stati sistemati vicino alla pazzia principale, nei capannoni istituiti dalla Guardia Nazionale, poco dietro Capitol Park. Non li avevano illusi ancora, catturati, erano stati tutti guarniti del collare. Avevano provato a protestare, il loro capo aveva chiesto motivazioni, ma in risposta i soldati avevano sparato alla metà di loro. Da quel momento, tra di loro regnava il silenzio.
Connor spostò il proprio collare, come se potesse dargli fastidio e si avvicinò al proprio sosia con passo deciso: RK900 non portava alcun un collare.

Questi si voltò in sua direzione e, impassibile, parlò; aveva la voce più bassa rispetto a quella di Connor.
《Sei arrivato, finalmente.》
《Mi sono preso del tempo.》 Si fermò a pochi passi da lui e si guardò intorno, sotto lo sguardo vigile di RK900. 《So dove Markus ha portato gli androidi. C'è un Tunnel proprio sotto i resti della CyberLife che conducono oltre Detroit, verso il Canada. Devono essere diretti al di là del fiume.》
《Sappiamo entrambi che non possiamo lasciarglielo fare.》 Connor annuì e 900 parlò di nuovo. 《Portami al Tunnel.》

Non fu difficile raggiungerlo, la mappa del luogo, con ogni uscita e cunicolo, era ben chiara nella sua mente, sia grazie alle informazioni inizialmente inserite nel suo database nel 2038, sia grazie alle memorie di North. Aveva accantonato le più, apparentemente, superflue, ma non se ne sarebbero mai andate dal suo cervello biomeccanico. Avrebbero creato problemi?

Appena scese le scale, si fermarono entrambi davanti al corpo di Josh, spento, gli occhi spalancati. Osservò RK900 accovacciarsi, quindi toccare l'androide e chiudere gli occhi. Il LED sulla sua tempia variò dal blu al giallo, quindi si stabilizzò e 900 si alzò di nuovo in piedi.
Connor analizzò Josh dall'alto, con lo sguardo: connessione impossibile. Androide troppo danneggiato.
Eppure l'altro sembrava avercela fatta.
《È stato l'androide PL600 registrato a nome di Simon a sparargli.》 Si guardò in giro, soffermandosi sul pavimento. Connor fece istintivamente un passo indietro.
《Erano in due, l'altro era Markus.》 Indicò le impronte nella polvere davanti a Connor.

《Come hai fatto? Era danneggiato, impossibile da analizzare.》
Una peculiarità di RK900 era che non mostrava mai quello che stava pensando, risultando una terribile macchina da combattimento.
Infatti rimase immobile ad osservare Connor, e questo si sentì spogliato dal compare.
《Sono un modello specializzato della CyberLife, progettato nel 2038 come tuo sostituto e perfezionato durante questi cinque anni. Posso riattivare cerebralmente le condizioni di un androide anche se questi è gravemente danneggiato, mi basta riconnettere i circuiti, come una ricostruzione.》
RK900 era davvero avanzato, il più avanzato di tutti loro. Avviò un giro di diagnostica, ma scoprì cosa già immaginava: non era stato equipaggiato con cotale possibilità.

Non gli rispose. Aveva provato una sensazione che non sperimentata da tempo. La scacciò no: era una macchina, e le macchine non provano emozioni.

Superò il corpo immobile di Josh e stava per forzare la porta davanti a sé quando 900 lo precedette ancora. La buttò giù con un semplice e ben attestato calcio, quindi la scavalcò incurante.
Connor lo seguì e qualcosa si mosse di nuovo dentro di lui.

《Si sono nascosti qui dentro》 RK900 indicò una porta spalancata, al lato destro del corridoio, la chiuse e questa si incastrò perfettamente nel muro, ben camuffata. Abbassò lo sguardo e iniziò a seguire le impronte al suolo, accompagnate da qualche macchia di Thirium.
《Non erano in molti...》
《ma sempre abbastanza.》riusciva anche a finire le sue frasi. Non doveva sorprenderlo, era comunque lui, in parte.

Connor avrebbe voluto entrare nella stanza per darci un'occhiata e scoprire qualcosa in più, ma RK900 pareva convinto che fosse superfluo.

>>Connor non sa che gli androidi sono armati<<

Seguirono il corridoio fino all'esterno di Detroit, in una radura dalla quale era possibile vedere le macerie della città. Il fuoco si era ormai spento.
《La CyberLife dovrà spiegare questo disastro al Governo.》
RK900 non rispose, si limitò a superarlo e continuare a seguire le impronte lungo il pendio. Connor lo seguì di nuovo.

《Non ti hanno dato un nome?》 Domandò dopo varie analisi e deduzioni lungo la strada, alle quali RK900 era ovviamente già arrivato. Il sosia si fermò, annusò l'aria e infine si volse verso il modello precedente. 《Anche gli altri vecchi modelli pongono così tante domande, o è solo una tua prerogativa?》
Il LED di Connor si colorò di giallo, un istante di rosso, e sbatté le palpebre come a voler cercare di acchiappare un ricordo cancellato.
《Tutto okay?》
《Sì》 rispose prontamente, colto sul vivo. 《Sì, sto bene.》

《Non ho un nome.》La voce di 900 lo distrasse dalla confusione che aveva in testa e il LED tornò blu 《Ma puoi chiamarmi Nine.》

Ripresero a camminare, fino a quando alle impronte degli androidi provenienti da Detroit se ne aggiunsero altre due paia, entrambe di taglia femminile, e quelle di due auto. Due grandi auto.
《Qualcuno li ha portati al di là del fiume.》
Connor raggiunse 900 e osservò le tracce degli pneumatici. 《Un pullman e una X350.》
《Sì.》 900 si abbassò di nuovo, Connor attese che si rialzasse e lo delucidasse. Si sentiva davvero obsoleto accanto ad un androide come quello. Avrebbe volentieri chiesto un upgrade se fosse stato possibile.

《AX400, registrato come Kara.》
Kara... Recupero memoria #6778.
《Tutto bene?》
Connor annuì, ma oltre al fascicolo su quell'androide che aveva rincorso cinque anni prima in autostrada, si accavallavano una serie di emozioni che gli stavano mandando in panne i circuiti.
《Venduta più volte, scappò il 5 novembre 2038, causando gravi danni fisici al proprio proprietario. Faceva parte delle mie ricerche sui casi di Devianza assieme al Tenente Anderson.》
Anderson, memoria danneggiata. LED giallo.

《Devi raggiungerli.》
《Come?》
《Di te si fidano, devi raggiungerli. Trovali e metti fine alla ribellione dell'androide Markus.》 Detto questo, 900 fece dietro front e scese il colle, per tornare a Detroit.
Connor non si mosse, era un nuovo ordine e lo avrebbe eseguito senza fare domande.

Si volse verso il ponte alla sua destra, il quale congiungeva gli Stati Uniti al Canada, con la Dogana in lontananza. Era di nuovo RK800, Connor, l'Androide mandato dalla CyberLife e avrebbe portato a termine la sua missione.

Tenente Hank Anderson, memoria danneggiata.


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So che questo capitolo è più corto e che è poco introspettivo, ho ancora qualche difficoltà a inquadrare Nine e i capitoli di congiunzione sono quelli che ritengo i più difficili. Spero comunque sia si vostro gradimento~
Faith.

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