CAPITOLO 3° - Unlucky but Happy-

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Jeongin pov

Riuscì finalmente a svegliarmi dopo il centesimo richiamo da parte di mia madre che mi urlava di alzarmi dal letto perché sennò avrei fatto tardi per scuola. Spaventato dalle sue urla, mi alzai di scatto battendo così la testa sulla mensola che si trovava sopra al mio letto.
- Ahio!- esclamai.
Mi voltai verso il comodino per vedere che ore fossero e...
- CoooOOSA!? Come ho fatto a dormire così tanto?! Di questo passo se non mi muovo rischierò di perdere il pullman e mi toccherà andare a scuola a piedi!- urlai. Erano le 6:50 e il pullman sarebbe passato alla fermata per le 7:10. Quindi non avevo molto tempo perché togliendo il tempo che avrei impiegato per andare alla fermata, mi sarebbero rimasti 10 minuti per prepararmi.
- Jeongin muoviti!!- mi urlò mia madre dall'altra stanza.
- Adesso arrivo!!- le risposi urlando.
Cercai di scendere velocemente dal letto ma finì solo per ingarbugliarmi nelle mie stesse coperte e cadere per terra sul tappeto, non lasciandomi via di scampo. Dopo essermi liberato dalle grinfie delle coperte e delle lenzuola, mi vestii in tutta fretta, rendendomi conto solo dopo di aver messo due paia di calze differenti e la maglietta al contrario. Non avevo tempo per sistemarmi così finì di vestirmi mettendomi una felpa, dei pantaloni e le scarpe. Presi la cartella di scuola e uscì dalla mia stanza dirigendomi verso la cucina. Di solito al mattino a colazione bevo del tè con qualche biscotto ma dato che ero in ritardo, quella mattina mia madre decise di versarmelo in un piccolo termos, cosicché potessi berlo strada facendo.
Sul tavolo della cucina ce n'erano due esattamente uguali. Non sapevo quale prendere, così dalla fretta ne presi uno a caso.
Salutai di corsa mia madre e uscì poi di casa. Guardai l'orario sul mio orologio mentre scendevo le scale della palazzina dove abitavo, ed erano le 7:00.
"Accidenti! Spero che questa mattina il pullman non si scomodi ad arrivare in orario!".
Da casa mia alla fermata ci volevano essattamente 10 minuti a piedi ma quella mattina ne impiegai solo 5, dato che mi ritrovai a correre per la strada come un matto per cercare di non perdere il pullman.

Arrivai alla fermata ma evidentemente, quel giorno la sfiga era dalla mia parte.
"Maledizione!" Vedevo in lontananza le porte del veicolo chiudersi così...
"Oh ma andiamo....!!" iniziai a corrergli dietro. Avevo in una mano la cartella e nell'altra il termos.
- A-Aspetta!! Non partire!!- cercai di attirare l'attenzione ma invano.
Le porte di chiusero e il pullman iniziò a muoversi non dandomi modo di salire.
Si allontanava sempre di più ma io non mollavo. Mentre correvo verso di esso, agitavo le braccia e urlavo di fermarsi nella speranza che accadesse, ma non ottenni ciò che volevo. Inciampai nelle mie stesse stringhe e caddi sull'asfalto ancora freddo.
Fortunatamente la mia cartella attutì il colpo evitandomi uno scontro diretto della mia faccia sul pavimento. Ma di conseguenza, essa si aprì ed uscirono fuori tutti i libri. Alzai lo sguardo verso il pullman e lo vidi scomparire non appena girò l'angolo della strada.
"Nononono NOOO!! Accidenti!"
"Ora mi tocca andare a piedi".
Mi affrettai a togliere i miei libri di mezzo dalla strada e a rimetterli nella cartella, prima che qualche macchina potesse schiacciarmeli. Ci mancava solo quello.
Mi allacciai le scarpe e mi tolsi da lì andando sul marciapiede.
Mi guardai ad una vetrina di un negozio e notai il mio aspetto un po, come dire, da schifo.
Avevo la maglietta al contrario, indossavo solo una manica della felpa e la mia faccia era un completo disastro. Avevo tutti i capelli scompigliati e un'espressione ancora addormentata.
Sembrava finire lì e invece no.
"Cavoli! Mamma mi ucciderà..." notai che i miei pantaloni si erano leggermente rotti nella parte del ginocchio sinistro.
"Ecco come iniziare bene una giornata..."
Mi sistemai la maglietta, la felpa e poi cercai di darmi una sistemata ai capelli. Per i pantaloni invece, beh ecco, non potevo fare niente. "Sono nei guai..."
Misi la cartella sulle spalle e senza altra scelta, mi incamminai verso scuola...dato che mi sarebbero aspettati circa ben 40/45 minuti a piedi.
"Almeno ho ancora il mio tè"
Bevvi così un sorso dal termos ancora intatto ma quel poco che assaggiai, lo sputai subito.
"Termos sbagliato eh...ovvio."
Era quello di mio padre e dentro c'era del caffè. Io proprio non riesco a berlo, mi sa di amaro e non riesco a mandarlo giù.
Non volevo sprecarlo, così lo misi nella cartella con l'intenzione di offrirlo a qualche mio amico una volta a scuola.

•Silver smiles• [Jeongin×reader]Onde histórias criam vida. Descubra agora