CAPITOLO 2° - FIRST DAY-

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Y/n pov

"Ma l'autista chiuse le porte e partì. Incuriosita, mi girai guardando fuori dal finestrino per vedere chi fosse e....."

....e vidi questo ragazzo agitare le braccia e correre verso il pullman con la speranza che si fermasse. Ovviamente non fu così.
"Ma quello non è il ragazzo di ieri del Supermarket?" "A guardarlo bene sembra proprio lui...ma cosa gli è successo?" Sembrava che un uragano fosse entrato in casa sua e gli avesse messo i vestiti al contrario. Indossava praticamente solo una manicha della felpa, la maglietta era tutta al contrario, aveva le stringhe delle scarpe sclacciate e i capelli tutti in disordine. Forse l'unica cosa a porto erano i pantaloni. Con una mano reggeva la cartella di scuola e con l'altra un piccolo termos. Devo ammettere che la scena di lui che agitava le braccia al cielo per farsi notare dal pullman mentre correva, era divertente. Anche gli altri ragazzi sul pullman ridacchiavano per lui.
Poi però quel ragazzo inciampò nelle sue stesse stringhe delle scarpe e cadde per terra sull'asfalto, rovesciando a terra tutti i libri di scuola che erano nella cartella. Almeno il termos era intatto. Bhe a quel punto smisi di ridere. "Ahio...poverino..." pensai subito. Ma tutti gli altri non la pensarono come me perché, iniziarono a ridere a crepapelle.
- AHAHAH guarda quello sfigato!-
- Si è sempre il solito!-
- Non cambierà mai quello-
- AHAHAHAHA- dicevano gli altri ragazzi.
"Si ma...poverino, spero non si sia fatto male...". Il pullman girò l'angolo e fu così che persi di vista il ragazzo. Voltai lo sguardo verso quello che dedussi fosse suo amico e lo vidi con una mano sulla fronte che scuoteva la testa.
- Ma che figure mi fai fare...- lo sentii dire.
Probabilmente su quel pullman gli unichi a non ridere eravamo io, lui e l'autista.

Dopo circa 20 minuti arrivammo finalmente a scuola.
Come disse mio padre, era veramente grande. Era divisa in due blocchi. Nel primo, composto da 3 piani, c'erano le classi normali e nel secondo, con due piani, c'erano invece le aule per i vari laboratori e club. Appena sorpassi il cancello d'entrata, ti ritrovi immerso in un vialetto di alberi di ciliegio rosa che ti conducono all'ingresso della scuola.
"Wow! Ma è...bellissimo!" Ero davvero emozionata. Attraversai il vialetto ed entrai nella scuola. Chiesi a qualche ragazza qua e là dove fosse la segreteria, indicandomi così la strada. Una volta trovata, la segretaria mi disse dove si trovava la mia classe. Era al terzo piano e indovinate? Gli ascensori a scuola non ci sono. Ovviamente.
"Viva le scale.....se..." pensai palesemente ironica. "Bhe non mi resta altro che salire". Arrivai al terzo piano e cercai la mia aula. Era in fondo al corridoio, la penultima a destra. Stavo dirigendomi lì quando qualcuno mi superò correndo. Si faceva spazio tra la folla di ragazzi intendo ad andare nella sua classe prima che la campanella suonasse.
- Scusateee! Permesso sono di frettaa!- continuava a dire.
Guardai a terra e vidi che dalla sua cartella gli cadde un foglio. Lo raccolsi da terra e sopra c'erano scritti i compiti di matematica. Avrei voluto ridarglielo ma sparì. Non lo vidi più. Sparì. Così misi quel foglio nella mia cartella e decisi di ridarglielo alla prima occasione che avevo di incontrarlo.

Arrivai di fronte alla mia classe e pochi istanti dopo arrivò anche la professoressa.
- Buon giorno- mi disse.
- Tu dovresti essere la signorina y/m(cognome) giusto?- mi chiese poi.
- Buon giorno a lei. Si sono io- le risposi.
- Perfetto. Da oggi sarò la tua nuova professoressa di letteratura. Mi chiamo Hae Jung. Piacere.- finì poi
- Piacere mio professoressa. - ricambiai.
Dopodiché entrò in classe e io la seguì a ruota. Tutti i ragazzi andarono ai loro posti quando la videro entrare.
- Buon giorno ragazzi. Da oggi in poi avrete una nuova compagna di classe, ed è proprio qui accanto a me. Si chiama y/n y/m e viene da Seoul. Trattatela bene mi raccomando- finì poi di parlare.
- È un piacere conoscervi- dissi rivolgendomi ai miei nuovi compagni. Scrutai l'aula in cerca di un posto a sedere quando riconobbi in fondo all'aula quel ragazzo. Lo stesso ragazzo che mi ha aiutata al Supermarket. Lo stesso ragazzo che quella mattina ha perso il pullman e che poco prima incrociai nei corridoi. Lui mi guardò attentamente e deve avermi riconosciuta perché subito dopo mi sorrise e mi fece un saluto con la mano. Io gli sorrisi a sua volta.
- Qui c'è un posto libero!- sentì dire da una ragazza nella terza fila di banchi.
Così andai da lei e mi ci sedetti di fianco.
- Ciao io sono Kim So Hyun, ma tutti mi chiamano solo Hyun.- mi disse sorridendo.
- Piacere di conoscerti- le dissi io.
- Sono sicura che diventeremo ottime amiche!- mi disse poi. Riuscì a vedere la luce nei suoi occhi. Qualcosa mi diceva che stava dicendo la verità.
- Lo spero tanto...!- le risposi. Ci sorridemmo entrambe. Rimandammo poi le chiacchere a più tardi perché subito dopo iniziò la lezione.

•Silver smiles• [Jeongin×reader]Donde viven las historias. Descúbrelo ahora