aliens exist // venti

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[twenty]
EXPLANATIONS

-papà!-

-tesoro?-

-i-il segretario di stato?!-

-proprio io, ora mi fareste la cortesia di spiegarmi come mai avete intenzione di portare mia moglie e i miei figli in centrale?- l'uomo alto e dai capelli scuri chiese con voce autoritaria, come se, se avesse ricevuto un "no", avrebbe potuto incenerire qualcuno con lo sguardo.

-s-signore, quel ragazzo è un alieno e sua moglie e suo figlio lo stavano nascondendo!-

Il segretario di stato si fece scappare una risata.
-mio figlio? Jeon Taehyung? Un alieno? Ma per favore...e quali sarebbero le prove?-

-questo ragazzo, Logan Carter, ha una fotografia dell'astronave-

Il moro esaminò accuratamente l'immagine per secondi che parvero infiniti.
-questo?- e rise.
-ma questa fa parte della sceneggiatura del cortometraggio sullo spazio che i miei figli stavano preparando. Vero, cara?-

-già! Il cortometraggio...purtroppo è andato tutto distrutto con la pioggia di ieri, un vero peccato...il nostro Taehyung ci aveva messo così tanto impegno per realizzarla-

I poliziotti annuirono a loro stessi, capendo che era stato tutto un malinteso.

-non è affatto vero! Ho visto il suo robot trasformarsi in un cane!- sbottò Logan indicando e gesticolando.

-okay, okay, tu vieni con noi che ti riportiamo a casa dai tuoi genitori...niente videogiochi per un po', eh?- gli agenti afferrarono i polsi del ragazzo e lo accompagnarono nella loro auto.

-scusate per il disturbo, signori Jeon, Taehyung, Jungkook- l'uomo si mise in macchina insieme ai suoi colleghi e andò via, lasciando finalmente la famiglia soddisfatta.

-papà!- Jungkook esclamò correndo ad abbracciare suo padre, che non vedeva da decisamente troppo tempo.

-figliolo, mi sei mancato terribilmente- disse abbracciandolo.

Abbracciò poi sua moglie, lasciandole anche un bacio sulle labbra, poi posò lo sguardo su Taehyung.

-s-salve...lei è il padre di Jungkook, vero? Io sono Kim Taehyung e mi scuso per averle causato tali problemi- si scusò inchinandosi.

-sono io che devo inchinarmi al suo cospetto, principe Taehyung, di Proxima b- fece chinando il capo poggiando una mano sulla spalla del grigio.

-c-come fa a-- provò a chiedere incredulo, come erano increduli Jungkook e sua madre.

-il nonno mi chiamava ogni sera e mi raccontava ogni cosa, per un po' credetti che era ufficialmente impazzito, ma la convinzione con cui lo diceva, mi ha fatto capire che era serissimo, e ora ho anche le prove-

-ma, come mai sei qui? Non hai avvisato- chiese la madre di Jungkook, la comparsa di suo marito al momento giusto, però, non era un caso.

-aveva avvisato me!- gridò una quinta voce, e tutti capirono al volo che si trattasse di quella del nonno.

-caspiterina, novantasette metri, per un novantasettenne sono un colpo al cuore, oof!- continuò asciugandosi il sudore dalla fronte.

-nonno, ma che combini?- Jungkook andò in contro a suo nonno e lo aiutò a venire verso di loro.

-vi ho fatto una bella sorpresa!- esclamò poi.

-allora...torniamo tutti a casa? Che ne dite di mangiare una pizza?- propose il signor Jeon, sorridendo poi a Jungkook che esultava.

-su, vi accompagno in macchina- finì afferrando le chiavi della sua auto e dirigendosi verso quest'ultima.

-io e Taehyung andiamo a piedi-

author's note

vi scrivo per chiedervi nuovamente quale trama vogliate che io sviluppi in una nuova storia, dato che ho finito di scrivere anche l'altro libro, nonostante io non sia pienamente soddisfatto del finale:

aventurine [taegi]
Yoongi è un eremita galattico che usa dormire sulla superficie di Saturno; Taehyung invece nasce su Titano e si annoia in modo esorbitante;

22:00 [kookv]
Taehyung ogni sera, alle dieci, annaffia le piante; ma ogni sera, alle dieci, Jungkook passa sotto il suo balcone.

spy [kookv]
dove Taehyung è una spia che lavora per scoprire di più sul furto di un capitale e Jungkook lavora per proteggere le informazioni segrete di un uomo che si fa credere un innocente.

𝗮𝗹𝗶𝗲𝗻𝘀 𝗲𝘅𝗶𝘀𝘁 ; kv ✓Where stories live. Discover now