CHAPTER 9: Sister Margaret

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‍‍‍‍‍‍‍‍‍‍‍‍‍‍‍‍La pioggia aveva iniziato a scrosciare da pochi minuti ma era davvero forte.
Weasel temeva che di lì a poco si sarebbe messo a grandinare.
Già il fatto che stesse piovendo non gli piaceva affatto. Si era dimenticato l'ombrello e di sicuro si sarebbe inzuppato da capo a piedi nella strada di ritorno per casa sua.
Scostò lo sguardo dalla finestra al bancone che stava pulendo.
Ancora pochi minuti e finalmente sarebbe giunta l'ora di chiusura per il suo bar.
Il locale era vuoto, non c'era neppure un cliente a quell'ora, come sempre.
Gli orari più intensi della giornata erano le 12.00, le 18.00 e le 21.00; per il resto era un bar abbastanza tranquillo, se così si poteva definire.
Le persone che lo frequentavano erano per lo più mercenari e non era facile stare sereni con gente di quel calibro attorno. Ogni pretesto era buono per arrivare alle mani e rompere qualcosa. Piatti, tavolini, sedie...i clienti si avvalevano di tutto ciò che capitava loro a tiro pur di raggiungere il loro intento: darsele di santa ragione.
Weasel mise a posto lo straccio che stava usando e iniziò a preparare le sue cose. Non vedeva l'ora di tornare a casa e godersi un po' di meritato riposo. Quando fu pronto, prese lo zaino con le sue cose e si avviò verso il portone principale.
Lo aprì e la pioggia iniziò a investirlo non appena ebbe messo piede fuori dal locale. L'uomo sospirò e cercò le chiavi nelle tasche dei jeans per chiudere la porta principale.
Dove diavolo le aveva messe?
Passò dalle tasche davanti a quelle dietro, ma invano. Perlustrò quindi anche quelle del suo cappotto e le trovò in una tasca interna.
Alzò le chiavi in un gesto vittorioso e si apprestò a infilarle nella toppa.
- Weasel, non chiudere, aspetta! - gridò una voce distante che lo fece sobbalzare per la sorpresa.
Il barista si voltò e vide Wade raggiungerlo di corsa con una ragazza in braccio.
L'amico si fermò davanti a lui, cercando di riprendere fiato dopo la corsa.
Sia Deadpool che la sconosciuta erano bagnati fradici.
Weasel cercò di vedere il volto della ragazza ma Wade la teneva stretta a sè, contro il suo petto, e l'unica cosa che gli risultava visibile era una cascata di capelli rossi inzuppati dalla pioggia.
- Ho bisogno del tuo aiuto. - disse il mercenario rapidamente.
Addio al meritato riposo.
Weasel non potè fare altro che sospirare e rimettere le chiavi da dove le aveva prese, aprendogli la porta per farlo entrare.
Wade entrò di corsa, spostando un tavolo e appoggiando la ragazza su un divanetto.
Il barista chiuse il portone alle sue spalle e si passò una mano fra i capelli bagnati.
- Si può sapere in che guaio ti sei cacciato questa volta? - domandò avvicinandosi a Deadpool.
- Non ho tempo per le spiegazioni ora. - gli rispose l'altro appoggiando un kit medico sul tavolino e iniziando a rovistarci dentro.
In quel momento Weasel ebbe il tempo di vedere meglio la sconosciuta che il suo amico aveva portato nel bar. Era magra, la sua carnagione bianca, quasi pallida; aveva le guance leggermente arrossate e gli occhi chiusi.
Le labbra, leggermente schiuse, avevano un bel colore roseo e capelli rossi, medio lunghi, le incorniciavano il volto, ricadendo mossi, sul divano.
Era ferita, aveva un po' di bende e cerotti, ma nel complesso non era affatto male.
Anzi, era davvero carina.
- Cos'hai da guardare? - domandò Wade notando lo sguardo dell'amico fisso su Kate. Gli occhi, ridotti a due fessure, lo fissavano con rabbia.
- Io? Nulla. - rispose l'altro distogliendo lo sguardo dalla ragazza e puntandolo sul mercenario.
L'uomo, scuotendo la testa, si limitò a prendere un una lunga garza e del disinfettante dal kit davanti a sè.
Si sedette sul divanetto accanto alla giovane ed esaminò la ferita.
Era un taglio all'altezza delle costole, non era profondissimo ma andava comunque medicato.
C'era solo un piccolo, minuscolo problema: la maglietta.
Che doveva fare, toglierla?
Weasel si aggiustò gli occhiali continuando a fissarli, in attesa del fatidico momento.
- Ancora? Si può sapere cosa cazzo guardi? - gli ringhiò contro il mercenario girando il volto verso di lui.
Il barista scrollò le spalle.
- Davvero non l'hai capito? -
- Se non hai nulla da fare, renditi utile e vai a cercare dei vestiti asciutti! - gli ordinò Deadpool incenerendolo con lo sguardo.
L'amico si allontanò, lamentandosi tra sè e sè. Wade decise che no, non c'era bisogno di spogliarla. Soprattutto non davanti a quello spione di Weasel.
Avrebbe tagliato la maglietta nel punto in cui c'era la ferita e l'avrebbe curata così.
Squarciò quindi la stoffa dell'indumento e pulì il taglio tamponandolo con un pezzo di cotone impregnato di acqua ossigenata.
Infine applicò un grosso cerotto bianco sulla ferita e ci passò delicatamente la mano sopra per assicurarsi che si fosse attaccato bene.
Sospirò sentendosi sollevato ora che finalmente l'aveva curata. La guardò dormire e le spostò una ciocca di capelli dal viso. C'era solo da sperare che qualunque cosa le avesse fatto quel bastardo di Hector, non sarebbe durata a lungo. Non potevano permettersi di perdere altro tempo. Sicuramente se quello stronzo era ancora sulle loro tracce non avrebbe impiegato molto a capire dove si trovano ora e lui non voleva coinvolgere anche Weasel in questa faccenda.
Qualcosa gli cadde addosso distogliendolo dai suoi pensieri.
Erano dei vestiti e un asciugamano.
Alzò lo sguardo e vide l'amico con le mani sui fianchi.
- I vestiti. - disse spazientito. - Ti ricordo che attendo ancora una spiegazione da parte tua. -
- È una storia lunga. - si limitò a dire Wade appoggiando gli abiti per Kate sul divano e alzandosi per andare ad asciugarsi.
- Okay, okay. Visto che oggi mi sento buono, mi limiterò a farti una sola domanda. -
- E sarebbe? -
- Come si chiama la tua ragazza? -
Deadpool roteò gli occhi al cielo.
- Non è la mia ragazza. -
- Buono a sapersi. -
- Piantala Weasel. - gli rispose il mercenario ridendo - Se quando torno scopro che l'hai importunata, ti spezzo le mani. E sai che ne sarei in grado. -
- Non ti conviene, sai? Rompi le mie mani e puoi dire addio al tuo cocktail preferito. Nessuno lo prepara meglio di me! -
Wade rise per poi sparire dietro la porta del bagno.

❀ 𝑺𝒂𝒗𝒆 𝑴𝒆 ❀《𝒊𝒏 𝒓𝒆𝒗𝒊𝒔𝒊𝒐𝒏𝒆》Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora