23~ Intervenire senza anticipazioni e cedere

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James oggi si è svegliato più pimpante del solito, e ciò significa che ieri sera è successo qualcosa con Evans.

Ad esempio, invece di saltarmi sopra come al solito, stamattina si è limitato ad una cuscinata in faccia, prima di defilarsi in bagno.

E adesso che siamo in Sala Grande, James ha un'aria decisamente sveglia, e scruta il tavolo di Grifondoro.

Anche io individuo la Evans, seduta accanto a Prewett mentre si spalma la marmellata su una fetta di pane.

Quando ci vede, non distoglie lo sguardo, né lo alza al cielo, e potrei quasi giurare di averla vista sorridere.

-Allora, Prongs, come è andata?- chiede Peter.

Il mio sguardo si posa su James, che afferra un muffin dal piatto di Moony e se lo caccia in bocca.

-Bfene , e fei è sftata mofto bfene.-

Peter annuisce, a quanto pare capendo ciò che ha detto James, dopotutto non dovrei essere troppo sorpreso: James e Peter parlano la stessa lingua, quando mangiano.
Semplicemente perché parlano mentre masticano.

-Ooooook? Wortmail? Traduci.-

-La serata è andata bene, e Evans è stata bene.-

Un sorriso soddisfatto mi spunta sul viso, e mi ficco in bocca il mio muffin con estremo orgoglio.

-Grazie, Padfoot.-

Quasi mi strozzo col muffin, perché James mi ha ringraziato e non è cosa che accade tutti i giorni, nemmeno con me.

Tuttavia, riprendo il controllo e finisco di mangiare, rivolgendogli un sorriso sghembo.

-Prego, Prongs.-

-Moony.-

-Ehi, Moony.-

Remus si volta verso di noi, lo sguardo spento, estremamente pallido e fiacco.

-Come stai?- chiede James, preoccupato.

-Bene.- risponde lui, affaticato.

La luna piena è stasera, e Remus ne sta già subendo gli effetti.

Il viso tirato, i denti serrati, eppure continua a sostenere di stare bene, per non farci preoccupare.
Come se non lo fossimo già di nostro.

Mi scambio un'occhiata con James, e so che stiamo pensando a stanotte, con la luna nel cielo e i nostri corrispettivi Animagus che corrono liberi insieme al lupo.

***

Scendiamo le scale verso i sotterranei solo io, James e Peter.

Remus è stato costretto ad andare in infermeria, oggi gli effetti della luna sono stati rapidi e particolarmente dolorosi.

I sotterranei sono invasi da serpi che si aggirano a gruppetti sibilando tra loro.

Non degno di un'occhiata Regulus quando gli passo accanto, ma la sento lo stesso la mano di James sulla mia spalla, a sostenermi.
Come ha sempre fatto.
Come farà sempre.

Lily Evans sta chiaccherando con Alice Prewett e Frank Paciock proprio accanto alla porta dell'aula, e io mi dirigo verso di loro.

Peter e James mi seguono, abbastanza confusi.

-Ehi, prodi Grifondoro.- saluto il trio.

Evans posa i suoi indecifrabili occhi verdi su di noi, scrutandoci senza alcuna apparente emozione.

-Dov'é Remus?- chiede.

-É andato a casa. Il suo coniglio sta morendo.- risponde subito Peter, rapidamente.

È la scusa base per le assenze di Remus: il suo piccolo problema peloso.

Evans assottiglia lo sguardo, ma non dice nulla.

Remus ci dice di continuo che la scusa del coniglio è altamente sgamabile, ma ormai fa parte della nostre vite e non possiamo lasciare il tenero coniglietto.

-Ehi, Evans, come va a casa?!-

Mulciber grida attraverso il corridoio, e Evans trasalisce, stringendosi i libri al petto.

Loro sanno.

E poi dicono che siamo noi malandrini ad attaccare briga.

James si volta a velocità impressionante, sfoderando la bacchetta.

-Non una parola, Mulciber.- ringhia.

Evans allunga una mano e gliela posa sul gomito che tiene la bacchetta, come per trattenerlo.

Prewett si mette davanti alla sua migliore amica, sibilando infuriata e rivolgendo uno sguardo glaciale ai Serpeverde, che stanno ridacchiando alle parole del loro compagno.

-Lascia perdere, Potter.- sento dire la rossa.

-Non lascio affatto perdere.-

Evans inchioda James al muro, schiacciandolo contro la parete.

-Lascia perdere.- ripete.

E se non fossi impegnato a fulminare i Serpeverde, ghignerei del rossore di James.

-Evans! Cos'è adesso, stai con Potter?-

Narcissa, quella stronza purosangue di mia cugina, ghigna malvagia, e la mia mano si nasconde sotto al mantello, stringendo la bacchetta.

-Puttana!- ed ecco che la voce che meno mi sarei aspettato interviene, perché Tony Newman, ex di Evans, è appena intervenuto, dopo quello che le ha fatto.

Come se non sapessimo tutti che è stato lui a tradirla.

Gli occhi di Evans lampeggiano come fari, e James è già partito.

È con un ringhio più nel mio stile che nel suo,  che si libera dalla stretta della Evans e si piazza davanti a lei pronto a gridare un incantesimo.

-Stupeficium!-

La voce che grida però, non è la sua.

Alice Prewett è intervenuta senza che nessuno se ne accorgesse, ed è con uno schianto sordo che Newman crolla a terra.

Il silenzio cala all'improvviso, mentre James spalanca gli occhi e Lily emette un verso strozzato.

-Nessuno tratta così Lily Evans. Nessuno.- ringhia Prewett.

***

-Potter.-

James si volta di scatto, livido.

Evans si avvicina a noi, a guardarle le spalle Prewett, decisamente orgogliosa di ciò che ha combinato stamattina, anche se ha privato Grifondoro di 1O punti e si è beccata una punizione.

A quanto pare, però, la McGranitt si è complimentata con lei per la lealtà dimostrata e la perfezione dell'incantesimo.

E che per una volta non sia un malandrino ad essere punito è qualcosa di semplicemente straordinario.

-Grazie per oggi.- dice la Evans.

James si passa una mano fra i capelli.

-Sono già due volte che mi ringrazi, Evans, non è che stai cedendo al mio fascino?-

-Giammai.- replica Lily, ma sta sorridendo.

E io potrei giurare che ciò che ha detto James è vero, sostenuto anche dallo sguardo della Prewett.

-Ci vediamo stasera alla ronda, Potter.-

Ed è adesso che ci rendiamo conto che, sebbene Remus non sia Caposcuola, lo è James.

E lui non può assolutamente mancare alla ronda, se vuole conquistare Evans.

Ma così abbandonerebbe Remus, me e Peter.

Destinati ||JilyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora