11/07/2018

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Chi, tra coloro che scrivono, si sente così, ogni tanto?

"Guglielmo pensa che la scrittura abbia sviluppato nei suoi confronti un guscio di gomma dura, che protegge un nucleo interno più morbido e vischioso. Non sa come, ma vorrebbe raggiungerlo di nuovo, quel nucleo, anche se il guscio attorno s'è molto ispessito. Vorrebbe usare le unghie, aprire una ferita, e quando questa è abbastanza grande infilarci le mani, le braccia, far scivolare le braccia su quella massa umida come una lingua, calda e molliccia. Far forza sui gomiti, liberarla del tutto. Sollevarla e stringerla al petto, annusarla, sgocciolarla su di sé. Ungersene completamente. E poi portarla in giro, e a tavola, e a fare la doccia, e a dormire, sempre con sé, sempre assieme, finché lui e la massa non saranno una cosa sola. Una simbiosi organica che, impregnandosi del mondo, ne trasudi i depositi sul foglio."

(Estratto da una lezione, Milano 1983, G. Tortona)

On Writing - [1/8]Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt