Capitolo 27

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<<Avanti rispondi>> stringo forte il volante con la mano libera mentre con l'altra provo a chiamare James per l'ennesima volta. Ho provato a chiamare anche Nick ma ha il telefono occupato. Imbocco l'ennesima autostrada, a questa velocità mi serve spazio e soprattutto la libertà di correre con l'auto evitando di far del male a me o ad altre persone.

Butto il telefono sul sedile accanto a me mordendomi il labrro inferiore con forza. Gli occhi mi diventano lucidi ed alzo gli occhi al cielo prendendo un respiro profondo.

Sento impercettibili suoni provenire dal telefono e prendendolo in mano mi rendo conto di aver fatto partire la chiamata con Jake.

<<Madison?>> appoggio il telefono all'orecchio non avendo nemeno la forza di metterlo in vivavoce

<<Jake>> la mia voce quasi si incrina per cui mi prendo un respiro profondo

<<Ehi, tutto okay?>> sospiro, ormai sono arrivata fino a qui. Mi posso fidare di Jake, mi ripeto, lui aveva già capito ma non ha mai detto niente. Mi posso fidare di lui.

<<I freni dell'auto. Non vanno i freni Jake>> sento qualcosa cadere dall'altra parte e non si da nemmeno il tempo di realizzare la cosa che risponde

<<E' uno scherzo?>>

<<No Jake ti ho detto che i freni non vanno cazzo>> alzo la voce mentre una macchina mi suona accanto facendomi intendere di non poter usare il telefono, giro un attimo lo sguardo per poi alzare il dito medio e concentrarmi sulla chiamata

<<Dove sei?>> sento la sua frustrazione e inizio a pentirmi della mia scelta

Guardo di sfuggita un tabellone

<<In autostrada, tra Boston e New Yor->> sento il bip di fine chiamata e ributto il telefono nei sedili posteriori.

Mi passo una mano tra i capelli e guardo il tabellone verde che mi ritrovo sopra. Da qui alla Grande Mela manca poco più di un ora e superando i limiti di velocità Jake dovrebbe farcela ad arrivare prima. Per fare cosa? Non lo so. Ma di certo non continuo a girare per le autostrade fino a dovermi bloccare, ed essendo senza freni si intende ben più di quattro ruote

Passano quaranta minuti e io ormai ho la gola secca, manca talmente poco ad arrivare in città che oramai mi è difficile ragionare. E tutti i miei progetti? Tutte le promesse che ho fatto? La mia vita? Tutto buttato. E per cosa? Per il mio essere così stupida.

Inspiro di scatto quando intravedo i primi grattacieli da lontani.

I miei occhi si bagnano quando da un uscita secondaria Jake con la sua macchina escono a tutta velocità.

Sento il telefono suonare e mentre con una mano tengo il volante, con l'altra riesco a prenderlo e rispondere

<<Madison, inclina la macchina verso il muro a destra, quando te lo dico io. Prima di farlo apri la portiera, mi troverai accanto a te con l'auto. Devi saltare okay?>> annuisco anche se non può vedermi e sorrido con gli occhi ancora lucidi. Quando nell'autostrada siamo solo noi con le altre auto ad una distanza elevata lo sento urlare

<<Gira l'auto Madison! Devi farlo ora>> faccio come dice e apro la portiera, lo vedo vicino a me con sua portiera aperta, si spinge in avanti aprendole braccia. Faccio appena in tempo ad entrare che sento l'auto andare a pezzi

Si ferma all'angolo della strada e io esco di fretta chinandomi e iniziando a vomitare.

Mi passa un fazzoletto e dopo essermi pulita alzo lo sguardo su di lui

Adopted or.. nah?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora