Capitolo 21

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Entro in casa appoggiando sia borsa che giacca sull'attaccapanni. Vado verso il salotto ma appena vedo tutti riuniti in salotto abbasso lo sguardo facendo marcia indietro salendo le scale.

O almeno è quello che cerco di fare lo

<<Madison?>> mi giro aspettando che la donna davanti a me si metta a parlare ma lei non fa altro che piegare le labbra in un sorriso che di vero non ha niente.

<<Dov'eri finita? Ti stavamo cercando>> sospiro non essendo in vena di fare nessuna battuta al momento..

<<Ora sono qui, che volete?>> torno in salotto rinunciando alla dormita che ero intenzionata a fare. Mi siedo vicino ad Alex alzando lo sguardo su tutti i ragazzi riuniti qui per non so quale motivo.

<<Madison ricordi della vacanza che dovevamo fare?>>

<<Quella che poi avete annullato per la scuola?>> vedo Cameron annuire per poi aprire la bocca iniziando a parlare.

<<Si.. avevamo deciso di farla durante le vacanze di Natale>>

<<Quindi?Cosa dovete dirmi?>> prendo la bottiglia che era sul tavolo versando l'acqua in un bicchiere sentendo la gola secca.

<<Ecco, avevamo pensato di dividere la vacanza. Prima ne volevamo fare una di famiglia poi i ragazzi ci raggiungeranno>> sorride Margaret lanciando una breve occhiata a tutti i presenti

<<Ah va bene, io e i ragazzi quando dovremmo raggiungervi?>> dico bevendo un sorso per poi appoggiare il bicchiere sul tavolo

<<Non hai capito.. tu vieni con noi>> insiste Richard

<<Mi sa di no.. non era una vacanza in famiglia?>> chiedo stranita alzando un sopracciglio. Vedo i loro occhi incupirsi e alzo gli occhi annoiata.

<<Andiamo, ancora fate così?>>

<<Stai rinnegando la tua famiglia come credi dovremmo reagire?>> alza la voce Nash. Alzo gli occhi al cielo capendo che qua sono tutti duri di comprendonio.

<<No voi avete rinnegato vostra figlia, lei ha solo accettato la cosa ed è andata avanti con la sua vita. Vita di cui voi non fate parte. Per cui, se volete scusarmi, io sono stanca e ora come ora voglio solo andare a riposare in camera mia. Posso o nemmeno questo vi va bene?>> non ascolto più nemmeno una parola e salgo le scale entrando poi in camera.

Mi butto sul letto ma nemmeno il tempo di chiudere gli occhi che sento qualcuno bussare alla porta.

<<Ma porca puttana>> ringhio alzandomi dal letto e aprendo bruscamente la porta. Guardo Nash entrare senza aspettare risposta e chiudersi la porta alle spalle

<<Non puoi andartene così. Dovevamo ancora finire di parlare>> urla scazzato sorprendendomi leggermente. Mi riscuoto incrociando le braccia al petto

<<Per me il discorso poteva benissimo finire li. Volete portarmi con voi alla vostra vacanza?Va bene. Ma non provate nemmeno a far sembrare che sia di famiglia perchè sarebbe inutile>> alzo la voce. Si avvicina a me ridendo amaramente e io faccio un passo indietro gesto che sembra ferirlo più del dovuto.

<<Sai mi chiedo se per te noi siamo mai stati veramente importanti. Forse non abbiamo mai contato nulla per te, non è così?>> dice in tono tagliente colpendomi nel profondo. Quella domanda dovrei farla io non lui. Non dico niente ma vado a passo svelto verso il borsone in cui c'erano le mie cose e lo metto sul letto.

<<Che stai facendo?>> fa qualche passo in avanti a lo fermo con la mano. Tiro fuori tutte le foto, i disegni e le lettere che scrivevo in orfanotrofio. Lo spingo fuori dalla porta chiudendogliela in faccia subito dopo avergli lanciato foto, lettere e disegni addosso. Mi appoggio alla porta sedendomi per terra stremata. Chiudo gli occhi mettendo le mani tra i capelli e facendo respiri profondi cercando di calmarmi. Mi alzo ancora tremante per poi sedermi sul letto. Dopo qualche minuto sento la porta aprirsi e vedo Alex entrare e sedersi accanto a me.

Adopted or.. nah?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora