Capitolo 5

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"I-io non capisco" ed è vero non capisco più niente..
Nessuno risponde, tutti sono pietrificati.
Margaret esce piano dalla stanza e dopo un paio di minuti ritorna con un foglio in mano, sembra ancora più distrutta di prima. Con mano tremante mi passa il foglio. Avanzo lentamente verso di lei e delicatamente prendo il foglio dalle sue mani.

Guardo il mio disegno con orgloglio. Ho disegnato mamma, papà, io, Nash e Hayes. Sorrido felice e corro dalla mamma.

Apro piano il foglio guardando il disegno in esso.

"Mamma mamma guarda!" Urlo quando sono vicino a lei

"Nash" leggo il primo nome scritto sopra ad uno dei personaggi

"Dimmi tesoro" mi dice, la voce melodiosa

"Hayes" leggo il secondo

"Ti piace?" gli chiedo speranzosa passandogli il disegno

"Mamma" continuo

A lei si illuminano gli occhi, è così bella
"Tesoro, ma è bellissimo"

"Papà" leggo il quarto

"Grazie mamma! Ti voglio bene" urlo felice abbracciandola

"Madison" finisco con la voce tremante. Appoggio il foglio sul letto e chiudo gli occhi consapevole che qui davanti a me, ci sono le persone che più ho odiato al mondo. 

Odiato

Odiato

Odiato

Amato

Così tanto che ogni notte, prima di andare a dormire, pensavo agli abusi della direttrice sulla mia pelle e mi piacevano. Mi facevano sentire viva. Mi facevano sentire qualcosa di diverso da quelle due emozioni.

"Okay" sussurro cercando di calmarmi.
Lentamente raccolgo la mia borsa e do un bacio sulla guancia ad Alex che mi guarda preoccupato.
Riprendo la collana per poi ridarla al vero proprietario di essa, gesto che sembra ferire tutti i presenti. Una volta messa la collana nel palmo della mano di Margaret che scoppia in lacrime, mi metto la borsa sulle spalle per poi uscire senza dire una parola.
Una volta uscita da quella casa inizio a correre, la voglia di raggiungere casa in questo momento è immensa.

Non piangere
Non piangere
Non piangere
Non farlo.

Continuo a ripetermi, ignoro il groppo in gola ed aumento il passo

Tu sei forte
Ce la puoi fare
Passerai anche questa
Ti rialzerai di nuovo
Da sola, come sempre.

Mi copro la bocca quando sento un singhiozzo salire e cammino ancora più veloce

Arrivata a casa butto la borsa per terra e corro a prendere il computer, prenoto il primo volo per Londra che trovo sperando che il pagamento passi senza problemi
Sistemo le valige con le lacrime che iniziano ad offuscarmi la visuale

"Ti prego non piangere" dico in un sospiro tremante mentre appoggio le mani sugli occhi cercando di fermare le prime lacrime che cercano di scendere.
"Sono forte" mi ripeto abbattuta
Una volta finito mi butto sul letto chiudendo gli occhi, sperando di addormentarmi il più in fretta possibile. 

Non succede, sono così immersa nella mia miseria che quando guardo l'ora noto che sono passate due ore e mezza. 

Sentendomi consumata di liquidi sospiro e tengo lo sguardo sul soffitto, e mentre cerco di calmarmi una parola continua a passarmi per la testa

Sola.

Spazio Autrice 💖
He-he-heeeyy!! Ecco non volevo lasciarvi senza la parte in cui lei scopre chi è realmente la sua famiglia..
Insomma.. CAPITOLO DI PASSAGGIO!
Spero di poter aggiornare domani, è boh.. grazie per tutti i commenti in questa storia!!
Come disse un vecchio,palestrato, super figo, saggio VE AMO cit. Cameron Dallas 😂😍❤

Adopted or.. nah?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora