2.

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Era una tiepida notte di luglio.
Nico di Angelo non riusciva a dormire.
C'era un pensiero, quel pensiero, che lo tormentava da qualcosa come un mese.
Il pensiero in questione era biondo, aveva gli occhi azzurro cielo e si chiamava Will Solace.

Non trovando un modo per scacciarlo, non gli rimase che vestirsi e uscire, ignorando le arpie, il coprifuoco e tutte quelle inutili futilità.
Insomma, i figli di Ade non hanno bisogno di regole, no? E tanto meno le rispettano.

Raggiunse la spiaggia.
Si sedette, non curante della sabbia che avrebbe poi dovuto togliere dai pantaloni.

Amava andare in spiaggia di notte.
Era tutto così calmo, così silenzioso!
Nico adorava abbandonarsi ai suoi pensieri, cullato dal rumore dell'acqua.

Chissà perchè gli piaceva così tanto l'acqua.
Quando pensava alla risposta, sorrideva fra se e se, come se fosse tutto collegato a una storia buffa e divertente.

Era effettivamente legato a una storia, anche se non esattamente buffa.
Se il mare lo ammaliava così tanto, era grazie a un ragazzo dai luccicanti occhi verdi, che era entrato nel suo cuore per diverso tempo.

Ciò che l'aveva fatto uscire, era proprio il pensiero a forma di Will che gli occupò la testa (occupò anche il cuore, ma Nico non lo sapeva o non lo voleva ammettere).

In ogni caso la passione per il mare era rimasta.

Il figlio di Ade era talmente preso dalle sue riflessioni, che si accorse dopo dieci minuti buoni che non era più solo.

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Will quella notte proprio non riusciva a dormire.
Non ne capiva il motivo, ma c'era qualcosa che gli pesava all'altezza del petto.

Era da due ore che si rigirava insonne nel letto, come a voler trovare una posizione comoda su un materasso di pietra.

Ripensò a quell'estate.

Ripensò alla guerra contro Gea, che l'aveva tenuto occupato in infermeria senza un attimo di tregua per tipo due settimane.

Ripensò ai tre giorni che Nico di Angelo aveva passato in infermeria a "riposare".

Sorrise a quel pensiero.
In realtà a Nico sarebbe bastato un giorno e poi poteva essere dimesso, ma Will aveva insistito per tenerlo altri due giorni.

Quando capì che Morfeo non sarebbe arrivato a lui quella  notte, decise di andare a fare un giro.

Girò per tutto il campo, quando, passando vicino alla spiaggia, scorse una figura seduta sulla sabbia.

Incuriosito, si avvicinò.

Si trovò piacevolmente sorpreso quando scoprì che si trovava a pochi metri da Nico Di Angelo, e quando realizzò, il suo cuore aumentò leggermente il battito.

Rimase a guardarlo.

I capelli erano mossi dal leggero vento che tirava, e aveva un espressione rilassata, come immerso nei proprio pensieri.
Rimase una decina di minuti a fissarlo, quando questo si girò e lo vide.

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Nico dovette trattenere un urlo di spavento.

"Will? Cosa ci fai qui? E soprattutto da quanto?

Il viso del biondo era oscurato dato che erano le tre del mattino, ma il figlio di Ade era sicuro che fosse arrossito.

Will era decisamente imbarazzato, in effetti.

"Io... non riuscivo a dormire e allora sono andato a fare un giro. Per schiarirmi le idee".

"Allora siamo in due." Disse Nico con poca convinzione.

Ci furono alcuni momenti di silenzio, quando Will si alzò e andò a sedersi di fianco all'altro ragazzo.

"A che cosa pensavi? Insomma, la cosa che non ti faceva dormire." Will non riusciva più a trattenersi.

Ora toccò a Nico arrossire.
Si morse un labbrò e Will si trovò a pensare che fosse dannatamente carino quando faceva così.

"Io... non sono affari tuoi, ok?" disse in malo modo.

Il figlio di Apollo parve ferito.

"Scusa", mormorò.

Nico si diede dello stupido.
Perchè doveva allontanare sempre tutti?

"Vuoi davvero saperlo?" disse dopo qualche minuto.

Will gli rivolse uno sguardo misto tra la sorpresa e la confusione.
"Beh, se non volessi non te l'avrei chiesto".

Nico annuì sorridendo, e prese un grande respiro.

Si girò verso il biondo e lo guardò.

Non aveva mai notato quanto i suoi occhi stessero bene in quel bellissimo viso.
Eh sì, Will era proprio bello.

"Pensavo a te. In realtà penso a te più o meno dalla fine di quei tre dannatissimi giorni in infermeria. Penso a te e basta. Non dormo da un mese, perchè quando chiudo gli occhi appare la tua maledetta e bellissima faccia. Ecco, a cosa pensavo."

Will non disse nulla per dieci minuti.
In quei dieci minuti la sua faccia però diceva molte cose, tutte diverse.
Nei primi due minuti dovette realizzare.
Nei restanti otto pensò a cosa dire.
Pensò a come dire che si era innamorato di Nico Di Angelo.

Si limitò ad avvicinare le sue dita alla mano dell'altro, fino a quando si sfiorarono.

Due minuti dopo erano intrecciate.

Un quarto d'ora dopo Nico aveva la testa sulla spalla di Will.

Mezz'ora dopo Will sussurrò due parole, che Nico sentì giusto prima di addormentarsi.



"Ti amo"







Quella mattina si svegliarono ognuno nel proprio letto.

Nico saltò la colazione perchè si svegliò troppo tardi.
Will saltò il pranzo perchè aveva il turno in infermeria.
A cena si evitarono, come se non fosse mai successo nulla.

Quella notte Will andò alla spiaggia, sperando di non rimanere solo.

Dopo un po' si sentì prendere delicatamente le mano.
Neanche  tempo di girarsi, che si trovò le labbra di un figlio di Ade sulle proprie.








"Ti amo anche io"


spazio me

Aiuto fa schifo sta OS ma non sapevo cosa scrivere EHEHEHE.

Boh ditemi che ne pensate grazie💗

bye

solangelo. Where stories live. Discover now