HOPE

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Mi chiamo Nikky Edwards, ho 17 anni e vivo in America ma la mia vita sta per cambiare, di nuovo.

C'è una cosa che dovete sapere di me prima di leggere questa storia. Io non sono normale, non mi sento normale. Vi prego, Non fraintendetemi, sono sana e tutto il resto ma, il mio cuore ha qualcosa che non va. Sento come se mancasse sempre qualcosa a completarlo.

Vi spiego meglio... avete presente quando, da bambini, andavate a dormire nella vostra cameretta vuota, spegnevate la luce ed iniziavate a sentire dei rumori che vi mettevano paura, accendevate la luce ma non c'era nessuno nella stanza con voi? Ecco, è così che mi sento io. Questo è il mio problema. Sento il mio cuore battere, come qualsiasi altro cuore ma, è come se fosse vuoto, come se battesse solo perché per lui è un lavoro. Come se non avesse uno scopo nella vita. E questo è un altro aspetto di me. Io non ho uno scopo.

Fino a qualche anno fa, programmavo ogni minuto della mia vita ma ora, sono stanca di tutto.

Sono stanca di vedere i miei occhi tristi e malinconici anche quando rido e scherzo con la mia migliore amica o con mio fratello.

Sono stanca di sentire il mio cuore che fa cilecca. Sono stanca di sentire la parte sinistra del mio cuore spenta.

Ho sempre pensato che la causa di questo fosse la mancanza dei miei genitori, cioè, loro ci sono, ma per loro esiste solo ed esclusivamente il loro lavoro.

Ora che sto per partire per Londra per andare da mio padre, spero di ricominciare. Voglio trovare la parte mancante del mio cuore. Voglio ritrovare i battiti che non sento. Voglio accendere la luce della stanza vuota che ho nel petto. Voglio qualcuno che tolga la tristezza dai miei occhi, voglio qualcuno non programmato, qualcuno che arrivi all'improvviso...

"Nikky svegliati! È tardi tesoro.. Megan vi starà già aspettando all'aereoporto" lei era mia madre, Nora White, direttrice del BonChic magazine, il giornale più famoso d'America. Purtroppo, o per fortuna, dipende dai punti di vista, mia mamma viaggiava molto a causa del suo lavoro e, quello che stava per fare, era un altro dei suoi lunghi viaggi fuori città così io e mio fratello Nathan e la mia migliore amica Megan, stavamo per andare a Londra da mio padre, Jeremy Edwards, per un po'.

Mio padre era il classico uomo impegnato 24 ore su 24, per questo lui e la mamma si erano lasciati... Non che lei sia stata con noi chissà quanto però.

Credo sia questa la sfortuna di avere genitori come i miei.. genitori che pensano solo e soltanto a fare carriera o, nel caso di mia madre, di rimanere a lungo la direttrice del giornale.

Comunque stavo per partire per iniziare una vita nuova. E questa volta volevo iniziarla sul serio.

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Ormai era una settimana che eravamo a Londra io, mio fratello Nathan e Megan.

Abitavo nella villa di mio padre, a pochi minuti dal centro e alla mia nuova scuola.

Era un liceo come un altro. Pieno di ragazze snob, giocatori di football e nerd che aspiravano a diventare popolari.

La scuola sarebbe iniziata l'indomani e Megan già mi stava assillando per la scelta dei vestiti.

"Vestito o maglietta e pantaloni? Maniche corte o canottiera? Shorts o jeans?"

"Meg, frena okay? Nessuno farà caso al tuo abbigliamento" Megan mi guardò stupita.

"Nessuno? NESSUNO?? Scherzi vero? Il primo giorno è importantissimo! Se ti fai vedere carina e alla moda non passerai un anno da 'donna invisibile', se ti vesti o ti comporti come una ragazza qualunque, invece, non diventerai mai nessuno"

Heart Attack || When The Dream Comes TrueWhere stories live. Discover now