Capitolo 17

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Stavo finendo di servire la signora Lowency, una delle vecchiette del quartiere quando la porta venne fortemente spinta verso l'interno.

L'assordante suono della campanella si sentì anche dal magazzino, sia io che la signora Lowency ci girammo di scatto.

Lei restò li ferma a guardare senza capire, ma io capivo benissimo.

Restai ferma con la bustina col farmaco in mano, a guardare Tony.

La signora Lawency quasi mi toglieva la busta dalle mani.

-Arrivederci cara..-

-Arrivederci Signora Lawency!- risposi mentre lasciava la porta

Tony entrò con uno sguardo perso e leggermente a disagio, restò li a guardarmi, senza fare nulla.

-Tony-

-Cristo Santo- rispose lui venendomi in contro. Passò dietro il bancone e mi strinse forte.

-Come mai siete nuovamente qui? È andato male il viaggio?-

-Il viaggio no, ma sono andate storte alcune cose nel presente. Dobbiamo Parlare-

Uscimmo all'esterno della bottega, girai il cartellino con scritto "torno subito" e mi misi sul retro assieme a tutti gli altri.

-Nel presente sei morta- disse schiettamente Clint

-Clint!- urlarono tutti

-Che c'è? Meglio essere veloci e concisi no?-

Guardai Clint con aria confusa, cercando chiarimenti negli sguardi degli altri.

-Tesoro nel presente, nel nostro presente hai avuto un incidente. Tony ha sclerato e ha deciso di portarti via da quest'epoca. Non lo vuole fare solo perché ti ama e vuole vivere con te ma perché se resterai in quest'epoca morirai nello stesso modo, e in modo prematuro.-

Restai scioccata dalle parole di Nat, cosa avrei dovuto fare? Restare con mia mamma e segnare il mio destino, o andare in contro  ad una nuova possibilità?

Ero confusa, non riuscivo a capire come sarei potuta sfuggire al destino di quella morte...

-M-ma... se sono morta non c'è modo di cambiarlo. Che io adesso venga con voi o resta qui, il mio destino è quello, e non può essere cambiato- dissi tremante a Nat

-Invece può essere cambiato.- interruppe il dottor Banner

-Vedi, tu sei già morta una volta ma in un'epoca diversa. Oltre te, qui in questo momento qui con noi non esistono altre Virginia da cui tornare.. non so se mi spiego-

-No- rispondemmo tutti in coro

-In poche parole, esistono solo due copie di ognuno di noi, una del passato ed una del presente. La tua figura del presente, del nostro presente è morta; quindi resti solo tu che saresti il passato di quella persona.- interruppe Tony

-Ma se quello che dici è vero? Cosa cambierà? Perché non dovrei morire di nuovo come allora?-

-Perché non mi starai più aspettando. Perché la ragazza, o meglio la signora che ho visto morire è morta per causa mia. Hai aspettato 50 anni che io tornassi, e quando sei riuscita a trovarmi sei morta... se adesso io ti portassi via con noi tutto ciò non accadrebbe, perché saresti li, con me!-

Guardai Tony, sorridendo da un lato al pensiero delle sue parole. Doveva però esserci un'altra soluzione, meno drastica. Non potevo lasciare mia madre, come non potevo 7 ore fa non avrei potuto neanche in quel momento... bisognava trovare una soluzione.

-Credimi Virginia è l'unico modo per farti restare in vita.- disse guardandomi a braccia conserte il Capitano Rogers

-Non è l'unico modo.-

-Mh?- fecero un po' tutti guardandomi

-Hai detto che io sono morta perché ti stavo aspettando... e che appena ti ho trovato ho avuto l'incidente.. quindi per poter restare in quest'epoca e vivere oltre il 2016, dovrei semplicemente smettere di aspettarti.-

-cosa?!- quasi esclamò Tony

-Spero che tu non dica sul serio. Io... io sono tornato per te, dopo anni sono tornato da te. Secondo te sono tornato per sentirmi dire che la soluzione migliore è lasciarmi andare?!-

-Tony sai bene che non posso lasciare mia madre, e poi per carità lo avevo già sottolineato 7 ore fa, e non chissà quanto tempo!-

-Il tempo scorre in modo differente in ogni epoca, da noi sono passate settimane- aggiunse Nat

-Io voglio che vai.- sussurrò una voce dal fondo della strada

Era una figura femminile che si avvicinava sempre più a noi, non si percepiva bene chi fosse.. poi si avvicinò abbastanza da poterlo capire...

-Io voglio che tu vada, Vir. Posso gestire questa piccola bottega da sola, e poi, se per non riuscire a fare questo devo perdere prematuramente mia figlia, preferisco faticare un po' di più io-

-mamma...-

-Tesoro, quello che dicono non può che essere la verità. Che motivo avrebbero avuto di tornare? Inoltre, voi due vi amate.. è giusto che stiate assieme-

-Ma qui c'è tutta la mia vita, le mie abitudini.. tutto!-

-La tua vita deve essere ricostruita in un'altra epoca Virginia... va con loro, so che infondo lo vuoi, non farti bloccare da me. Non posso chiederti di restare se questo implica saperti morta, tra un paio di anni.-

Le parole di mia madre erano sincere, lo sentivo fin dentro le ossa.. aveva ragione, da un lato io volevo partire con loro, ma lasciare lei da sola? Li? Chi l'avrebbe sostenuta? Chi gli avrebbe dato una mano?

Nonostante lei stessa mi disse di non preoccuparmi e di lasciare andare tutto, da un lato, proprio non ci riuscivo.

Tenni lo sguardo basso per tutto il tempo, mentre lei finiva di parlare.

-Tesoro- disse Tony sollevandomi il volto verso il suo

-Non dobbiamo partire per forza oggi, abbiamo 4 giorni a disposizione. Prenditi tutto questo tempo okay?-

Feci cenno con la testa di sì. Non sapevo più cosa dire, a quel punto era scontato che sarei andata via con loro.

-Verrò. E di questo, dopo che anche mia madre ha dato il suo consenso è certo.. ma vorrei comunque usare questi quattro giorni per restare qui.. per vedere per le ultime volte questo stile di vita.-

-Ma certo cara, noi ti aspetteremo tutti sulla nave.- disse Banner

-Ei Lance, hai fatto la scelta più giusta.- disse Clint mentre saliva il pontile della nave

Gli feci un piccolo sorrisetto e poi mi allontanai con mia madre.

Tornai a casa, chiudemmo il negozio prima quel giorno... iniziai a fissare il soffitto, e con esso, cercai di immaginare come sarebbe stata la mia nuova vita.

In The Past ||Tony Stark||Where stories live. Discover now