Senza infamia e senza lode.

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Daniele compare all'angolo della strada, Sara lo guarda e gli sorride e in un secondo si ritrova a correre a braccia aperte verso di lui che la afferra al volo e la solleva, facendola girare e stampandole un bacio sulle labbra "Ciao piccola, mi sei mancata un sacco, lo sai?" e lei d'improvviso non sa che dirgli, anche lui le è mancato tanto, al punto che adesso non riesce a non essere spaesata di fronte a quel bacio inaspettato, Daniele se ne accorge e scoppia a ridere, pizzicandole le guancia "Dai, non fare quella faccia, che ti aspettavi? Che ti salutassi come una normale amica? Dai, andiamo a fare un giro?" e lei annuisce, sorridendo con le guance rosse, Daniele la prende per mano e vanno via, sotto gli occhi di una Roma che si sta chiedendo, insieme a lei, dove diavolo la sta portando la strada che ha appena imboccato. E' una settimana che non ha più notizie di Massimo ma quando guarda Daniele, le sembra che il macigno che le dorme sul cuore sia un po' meno pesante.

"Che film vuoi guardare?" le chiede Daniele all'ingresso del cinema, Sara ha le idee confuse e non solo in merito al film, così solleva le spalle "Scegli tu, per me va bene qualsiasi cosa!" lui porta la mano sotto il mento e fa finta di pensarci su con una faccia molto concentrata "Mmh, non so se proporti un horror, così quando hai paura ho una scusa per poterti abbracciare senza sembrare un idiota oppure uno così noioso che deciderai di baciarmi per tutta la pellicola, dato che non lo seguirai minimamente!" e ammicca quando si rende conto che Sara è visibilmente arrossita. Sono passate due settimane dall'ultima volta che ha visto Massimo, sembra essere sparito nel nulla, come se non fosse mai esistito, ma più tempo passa in compagnia di Daniele, più le ferite sembrano rimarginarsi in fretta o almeno, disinfettarsi meglio.

Daniele è disteso di pancia sul proprio letto, le gambe sollevate e la matita in bocca, è impegnato nella correzione delle risposte sbagliate date all'alpha test appena completato come allentamento per quello vero che segnerà il suo ingresso all'università, Sara è seduta a gambe incrociate sul pavimento e lo aiuta, cercando le risposte su internet con il cellulare, d'un tratto Daniele chiude il libro di scatto e sbuffa "Oh, non ce la farò mai! Ne sbaglio ancora tantissime!" Sara gli sorride "Non dire stupidaggini, sarai bravissimo, allora, hai scelto dove vuoi andare una volta provati entrambi? Bologna o Torino?" Daniele sospira "Torino, anche se Bologna sarebbe più vicina ma dicono che a Torino la facoltà di Giurisprudenza sia migliore!" lei annuisce "Capisco, bhe, lo passerai comunque, stai tranquillo!" Daniele scende dal letto e le si inginocchia davanti, prendendole il viso tra le mani "Lo sai, io ho sempre studiato tanto, ci ho sempre tenuto un sacco alla mia carriera, ma se malauguratamente non dovessi passare nessuno dei due, forse ne sarei addirittura felice, perchè avrei altro tempo da passare con te!" Sara abbassa la testa di scatto, gli occhi le pizzicano fastidiosamente e non le va che Daniele la veda fragile, fragile mentre la distanza da Massimo si è allungata di un'altra settimana e lei non sa più che pensare, fragile mentre Daniele, che è la reincarnazione vivente del principe azzurro, le sorride e a lei manca tremendamente il pirata.

Sara sta riordinando il proprio armadio quando le squilla il cellulare posato sul comodino, corre a rispondere, in attesa di quella telefonata almeno da quando si è svegliata "Dani? Allora?" la voce di Daniele è altissima e felice "L'ho passatooo! Vado a Torinoo!" lei scoppia a ridere, veramente contenta che una delle persone e cui vuole più bene al mondo stia per realizzare uno dei suoi più grandi sogni "Hai visto? Te lo avevo detto! E tu che non ci credevi!" ancora una risata "Sì, dovevo darti ascolto fin dall'inizio! Ti va di andare a mangiare fuori per festeggiare?" e Sara non ci pensa su nemmeno un secondo "Certo, dammi mezz'ora e sono pronta!". Sara e Daniele si sorridono di fronte a due ottime pizze fumanti, quando lui le fa una richiesta tanto inaspettata quanto incredibile: "Mi chiedevo, dato che adesso dovrò stare fuori molti mesi e probabilmente tornerò a Roma solo per le feste comandate e tu hai detto che domani non ti va di tornare a scuola, verresti con me?" Sara spalanca la bocca "Cosa?" non riesce a credere alle proprie orecchie, Daniele si stringe nelle spalle e le prende la mano "Lo so che è da pazzi ma non posso stare senza di te! Comunque io partirò tra un mese quindi hai tutto il tempo per pensarci, mi prometti che lo farai?" Sara chiude la bocca e annuisce "Sì, certo che ci penserò!" poi gli stringe le dita mentre pensa che scappare via da Roma con Daniele sarebbe un sogno, potrebbero avere la vita che meritano, essere felici insieme, costruirsi un futuro degno di questo appellativo e dimenticare tutto quello che li ha fatti soffrire a Roma, compreso Massimo, e mentre il quadro perfetto di una vita tutta rose e fiori le si srotola davanti agli occhi, Sara decide che forse andrà via sul serio, che forse questo salto nel vuoto lo farà, sperando di atterrare sul morbido, che forse sarebbe addirittura legittimo fuggire, concretizzare quella che adesso sembra una pazzia, il sogno di due ragazzini, sì, potrebbe, ma non può farlo senza prima aver salutato lui, non può, deve sapere che lei sta andando via! Deve sapere che lo lascia andare definitivamente e deve sapere che mai scelta le è persa più dolorosa ma allo stesso tempo più giusta e definitiva in una vita di scelte affrettate e sbagliate. 

E' da poco passata l'ora di pranzo e a Roma fa ancora caldo quando Sara si ferma davanti alla porta di casa di Massimo e bussa con il cuore in gola, non sa cosa aspettarsi ne cosa dirgli, non sa nemmeno se sia in casa dato che non ha ancora ottenuto risposta nonostante abbia bussato da cinque minuti buoni, forse è partito per chissà quale luogo sconosciuto e non le ha detto niente e lei si sente anche una stupida perchè è venuta ad avvertirlo di una decisione non ancora presa mentre lui non si è fatto problemi ad andare via senza salutare, o forse è in facoltà, fatto sta che non c'è, decisamente, così, scoraggiata, si volta e fa per andare via quando miracolosamente la porta viene aperta dalla donna delle pulizie che la squadra dall'alto in basso con l'aria di volerle dire veramente che Massimo non è in casa, a prescindere da che cosa lei voglia dirgli, ma poi sembra decidere che non è affar suo e così fa un passo indietro, indicando il piano superiore "Buongiorno, il professor Lombardi è nel suo studio, le consiglio di non trattenersi molto, quest'oggi è particolarmente irritato!" Sara annuisce, come non aspettarselo, poi sorride "Grazie!" e oltrepassa Angelica senza tante cerimonie, diretta nello studio di Massimo. Quando poggia la mano sulla maniglia, ricorda improvvisamente che a lui piace quando si bussa prima di entrare in una qualsiasi stanza in cui sia da solo e allora lo fa, due secondi dopo, ecco la sua voce profonda e, come da copione, irritata. "Avanti!" quando Sara entra e Massimo la vede, per un secondo ha l'impressione che gli manchi la terra sotto i piedi, non sa nemmeno quante volte ha sognato che lei varcasse quella porta, per dirgli che non le importa niente di Daniele o di chicchessia e che se non vuole stare con lei di buon grado, lo costringerà, non sa nemmeno quante notti insonni ha passato in attesa di una telefonata, di un cenno, di qualsiasi cosa, e ora che la vede in tutto il suo splendore, tutto quello che vorrebbe fare sarebbe abbracciarla, ma si limita ad alzarsi in piedi e a rivolgerle un sorriso di circostanza "Ciao, tutto bene? Domani comincia la scuola, eh?" Sara sorride "Ti trovo sempre in gran forma, professore! Comunque sono venuta a salutarti, non ci torno a scuola, parto!" Massimo per poco non collassa e non perchè lei non voglia tornare a scuola "Parti? E dove vai?" e ora la parte più difficile "Sai che sto uscendo con Daniele?" Massimo scuote la testa "Dovrei?" lei solleva le spalle "Immagino di no, credevo solo che Pietro te lo avesse detto! Comunque, vado con lui a Torino, lui andrà all'università e io mi troverò qualcosa da fare, staremo bene, ne sono sicura!" Massimo annuisce "Bene, e gli studi? Non li completi? Guarda che con la terza media non vai da nessuna parte!" Sara ride, una risata acida "Guarda che per fare la barista o qualcosa di simile la terza media basta! Io grandi aspirazioni non ne ho, mi basta stare con lui per essere felice!" ed ora più che mai è convinta di averlo detto solo per provocarlo perchè d'un tratto non sa nemmeno più se quelle parole siano vere, Massimo sospira, sta per dirle che non può andare via e lasciarlo lì senza sapere più che cosa ne farà della propria vita lontano di lei ma all'ultimo momento si morde la lingua "Bene! E allora, dato che hai le idee così chiare, io ti auguro buona fortuna! Spero che qualsiasi cosa faccia, tu alla fine sia felice!" Sara annuisce mentre gli occhi le bruciano al pensiero che non solo non è riuscita a scalfirlo ma che davvero non lo rivedrà mai più, che cosa si aspettava? Che le urlasse di non andare? Che le urlasse che ha bisogno di lei? Massimo Lombardi il cinico professore di storia che non vuole bene neppure a se stesso? Poi si avvicina e gli tende la mano "Ti ricordi quando ci siamo conosciuti e mi hai detto che con te mi sarei fatta molto più male di quanto te ne saresti fatto tu con me?" lui annuisce "Avevi ragione, professore! Hai vinto tu!" poi china il capo e va via, sparendo nel giro di pochi secondi e portando con sè tutte le parole che lui avrebbe voluto dirle e che non le dirà mai e Massimo resta solo per l'ennesima volta, prendendo piena consapevolezza del fatto che avrebbe dovuto trattenerla e invece l'ha lasciata andare, ancora, e finalmente capisce qual è il famoso girone dell'inferno a cui è stato assegnato, quello da cui forse si sarebbe salvato se avesse scritto un finale diverso per la loro storia o semplicemente avesse preso una decisione vera piuttosto che cercare di fermarla in modo stupido per poi abbandonare il tentativo e guardarla andare via senza aggiungere altro, quello da cui adesso non può scappare più: il girone degli ignavi. 








Le prigioni di Garibaldi.Where stories live. Discover now