Buon compleanno, Max!

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Massimo apre gli occhi di soprassalto e guarda la sveglia sul comodino, sono le tre del mattino, fa un caldo bestiale e lui ha la gola così arida che sarebbe capace di bere le cascate del Niagara senza fare una piega, si alza per scendere in cucina a prendere un bicchiere d'acqua quando si accorge che da sotto la porta del bagno della villa che Marcello ha gentilmente concesso solo a lui, fuoriesce una lama di luce che bagna il pavimento, chi c'è nel suo bagno? Si avvicina ad essa e poggia la mano sulla maniglia, quando la abbassa si rende conto che è aperta, allora si dice che deve aver dimenticato semplicemente la luce accesa ma quando entra,  quello che vede lo lascia di stucco. Sara sta facendo il bagno nella vasca, con una gamba oltre il bordo e una miriade di schiuma intorno al corpo a coprirle quelle forme che Massimo, anche se non vorrebbe, conosce benissimo pur avendole viste una volta sola. Massimo la guarda "Che ci fai qui?" lei gli lancia uno sguardo ironico "Volevo fare un bagno!" risponde semplicemente, Massimo si trattiene a stento dallo sbraitarle addosso "E perché non hai usato il tuo di bagno?" lei fa spallucce "Non volevo essere disturbata dato che quel bagno lo condivido con Aurora!" Massimo chiude la porta e incrocia le braccia "Sei stata disturbata comunque, da me!" lei agita la mano con noncuranza "Andiamo, professore! Tu non vali, puoi vedermi nuda quando ti pare!" e scoppia a ridere quando lui sgrana gli occhi, poi abbassa la voce e mormora un flebile "Ti va di fare il bagno con me? Questa vasca è enorme, ci stiamo tranquillamente in due!".
E lui vorrebbe dirle di no ma il comando non riesce ad arrivare dal cervello alle labbra che si è già tolto la maglia e i pantaloncini, restando in boxer davanti a lei, è tanto stanco di combattere, talmente stanco che adesso non desidera altro che scivolare accanto a lei e farla sua, con tutte le sue forze. Sara lo guarda curiosa mentre lui si sente vulnerabile "Beh? Che c'è, professore? Hai cambiato idea?" lui scuote la testa "Sei sicura, Sara?" lei annuisce "Forza, è da quando ti conosco che aspetto di vedere come sei fatto!" e sorride quando lui arrossisce, infine, cercando di non vergognarsi, anche perché da come lei lo guarda con attenzione e interesse, capisce che non ha proprio nulla di cui vergognarsi, sfila anche i boxer, consapevole di non essere proprio quel che si dice un uomo rilassato.
Gli occhi di Sara scendono dall'ombelico fin laggiù e lui si lascia guardare, reprimendo il desiderio di scappare, poi, senza proferire parola, lei gli fa segno di raggiungerla.
Massimo si immerge e il contatto dell'acqua calda contro il suo corpo gli procura un brivido, brivido che cresce quando improvvisamente si ritrova disteso, con la schiena contro il bordo e Sara seduta sulla pancia, che cerca subito un contatto più intimo, pronta ad approfondire la conoscenza con l'unica parte di lui che non aveva ancora visto.
Massimo si schiarisce la voce mentre un enorme nodo gli serra la gola "Sara forse non dovremmo..." ma lei scuote la testa "Ti prego, smettila, siamo qui, finalmente, fammi tua, non chiedo altro..." e queste parole bastano a fargli perdere il controllo.
Massimo la bacia profondamente e finalmente la tocca, le passa le mani dappertutto, le stringe le cosce mentre la posiziona meglio su di sè e finalmente i centri nevralgici dei loro desideri si scontrano con prepotenza, è accecato, vede solo le proprie labbra che scendono sul collo di Sara, lasciandovi un morso che la fa gorgogliare e poi sul seno, su cui si accanisce dolcemente mentre lei sospira e lo strige forte, improvvisamente inverte le posizioni e la fa scivolare sotto di sè, separandole le ginocchia con forza e stendendosi nel mezzo, Sara lo guarda negli occhi, ce li ha lucidi "Aspetta..." sussurra "...fai piano, sono ancora..." e abbassa gli occhi, imbarazzata, Massimo sorride baciandole la punta del naso, non riesce a credere che con tutto quello che gli ha detto, lei abbia vergogna ad ammettere di essere ancora vergine "Mi hai aspettato davvero, Sara?" le chiede stranito, lei annuisce "Sì, con nessun'altro, solo con te, lo sai!" Massimo annuisce e la bacia ancora, appassionato, poi si accosta piano a quel corpo sconosciuto eppure così familiare e comincia la discesa dentro di lei, un centimetro alla volta, sempre più lontano, alla ricerca del punto di non ritorno, e, come da copione, ogni affondo è sempre migliore del precedente e Sara è sempre meno bambina, sempre più donna, al punto che d'un tratto gli intreccia le gambe dietro la schiena, aggrappandosi alle sue spalle e gli sussurra all'orecchio di non risparmiarsi e Massimo la accontenta, anche perchè ora che è perso dentro di lei, staccarsi gli sembra un atroce delitto, ed ogni colpo lo porta sempre più al centro, sempre più vicino al traguardo, fino a che non esplode e la stessa voce di Sara gli grida nelle orecchie, ebbra di un piacere mai provato prima, ma sempre più lontana, sempre meno reale. Massimo apre gli occhi di soprassalto in un bagno di sudore, è l'alba del suo cinquantunesimo compleanno, un'alba che non poteva rischiare la giornata nel modo peggiore.

Le prigioni di Garibaldi.Where stories live. Discover now