Capitolo 38

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"Ti amo" sussurro al suo orecchio quasi senza volerlo.

Lui si blocca proprio mentre esce da me e mi osserva stupefatto.

Io stessa non riesco a crederci.

Le mie mani corrono sulle mie labbra tumide di baci e non posso evitare che i miei occhi si spalanchino.

"Io... Io ho sbagliato" balbetto in preda al panico.

Non posso svelargli i miei sentimenti proprio la vigilia della mia partenza, che per altro avverrà di nascosto!

Lui si siede accanto a me, e senza rompere il contatto visivo tra noi due, si passa una mano nei capelli disordinati da me.

Dopo un tempo che mi è parso infinito, prende parola.

"Fammi capire, Krystal... Tu hai sbagliato o hai detto la verità?" sussurra, nel tentativo di non svegliare la nonna, sempre se non sia già successo.

"Io... Io ho detto- Ho sbagliato" cambio improvvisamente idea, distogliendo lo sguardo e portando sul mio corpo nudo il lenzuolo candido.

Sento che sospira, poi una mano gentile mi prende delicatamente il mento e me lo sposta fino a riprendere il contatto visivo con Gabri.

Inarca le sopracciglia in una tacita domanda e io cerco di abbozzare un sorriso di scuse.

"Tu non me la racconti giusta, Kry" mormora, depositando un bacio sulla mia fronte. "Vado in bagno, torno subito"

Detto questo si alza, dandomi la possibilità di ammirare il suo fisico asciutto e tonico. Degno di un vero e proprio modello.

"Non mi guardare troppo... Altrimenti mi sciupo" sussurra malizioso, lanciandomi uno sguardo da sopra la spalla e regalandomi uno dei suoi sorrisi mozzafiato.

Arrossisco, ma non distolgo lo sguardo fino a quando la sua figura virile non sparisce dietro la porta del bagno.

Solo a quel punto mi concedo di sistemarmi meglio e di vestirmi almeno dell'intimo.

Ho appena fatto l'amore con il mio ragazzo e non sono più vergine.

Solo ora capisco la gravità della situazione.

In questo modo ho fatto in modo che il nostro legame si consolidasse ancora più di quanto non lo fosse già.

E io non volevo e non voglio tutt'ora che lui soffra più del necessario. Sua nonna non me lo perdonerebbe mai.

E io non perdonerei mai me stessa se così fosse.

Sospiro pesantemente, socchiudendo gli occhi in un disperato tentativo di non pensare ancora.

Ormai quel che è fatto, è fatto!

Pur di non parlare ed affrontare il discorso dei miei sentimenti con Gabri, fingo di dormire appena sento la serratura del bagno scattare.

"Kry" mormora.

Non rispondo, ma mi limito a rimanere immobile.

Gabriel si stende accanto a me e mi spinge tra le sue braccia, posandomi un leggero bacio sulle labbra gonfie e rosse.

Ed è in quel momento che mi rendo conto dell'intensità dei miei sentimenti.

Perché posso anche continuare a ripetermi all'infinità che lui mi ha abbandonato, ma sono consapevole che il mio Gabri abbia fatto tutt'altro che quello.

Lui non sarebbe mai capace di danneggiarmi.

E con il nostro piccolo litigio voleva farmi capire che non tutto quello che mi è accaduto ha solo risvolti negativi.

Un'intrigante scommessaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora