Capitolo 8

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Krystal's pov

Socchiudo gli occhi e proprio quando lui sta per baciarmi, ecco che Lexie ci riporta con i piedi per terra con un suo gridolino.

Perfetto! Atmosfera adatta addio!

Il peggio è che mi sono appena resa ridicola.

"Ehm..." inizio a dire.

"Scusa. Io non volevo, cioè volevo..." mi interrompe lui.

Ma certo! Mi stavo di nuovo illudendo che lui provasse le mie stesse emozioni. Come al solito! Si può essere più stupide di me? Non so più di che colore sono. Viola? Verde? Arancione? Spero almeno che mi doni il colore.

"Si, lo so. Ti sei lasciato trasportare dalla situazione." arrivo quindi alle conclusioni.

Vedo che apre la bocca per parlare ma io lo precedo, non voglio che un altro pezzetto del mio cuore venga sparso sul tappeto. "Comunque come fai a sapere il mio nome?"

"Beh, l'ho sentito da quel ragazzo dell'altro giorno."

Lo guardo interrogativa e lui specifica:"Quello che ti stava abbracciando."

Speravo di notare della gelosia nella sua voce, ma nulla. George, non servi a nulla... Scherzo ovviamente, gli voglio un bene dell'anima. Ma, quando la finirò di essere tanto masochista?

"Ah, capisco."

"Tu, invece, come fai a conoscere il mio? Giusto, sono il famosissimo modello." Quanto non lo sopporto!

"Stronzo" non posso trattenermi dal dire.

"Stronza" risponde sorridendo divertito dalla situazione venutasi a creare. Ha già dimenticato il quasi-bacio.

Mi ricordo improvvisamente di Lexie e mi tappo la bocca, altrimenti mi sarei lanciata in una serie di sproloqui per niente femminili.

"Ringrazia il fatto che ci sia mia sorella, te la saresti vista brutta se fossimo stati soli."

"Non ne saresti capace."

"Vogliamo scommettere?"

"No, ti prego, basta scommesse. Ho chiuso con loro per un bel po' di tempo."

Rido. "Ti ho fatto passare la voglia per le sfide per caso?"

"No."

"E allora?"

"Solo che ora ho una sfida ben più importante da affrontare."

"E sarebbe?"

"Farti innamorare di me."

Rimango a bocca aperta. Le parole mi muoiono in bocca e io muovo la bocca senza che alcun suono venga prodotto.
Scuoto lentamente la testa e spalanco inavvertitamente gli occhi. Lo guardo male, mi sono letteralmente stancata di essere usata!

Finalmente trovo la voce e abbastanza acida dico:"Ti sei bevuto qualcosa per caso? Non ricordo di aver messo molto liquore nella coca!" Aggiungo poi per non sembrare troppo nervosa.

Sorride arrogante e ringrazio non so chi per il fatto di stare seduta, altrimenti sarei già crollata a terra.

"Oh, no-no. Sono nel pieno delle mie facoltà mentali." Ha ancora stampato sul volto quel sorriso irresistibile.

Ditemi voi come non rimanerne incantati. Starei ore a perdermi prima nei suoi occhi e poi nel suo sorriso. Sono cotta proprio a puntino. Che guaio! Penso che questa sfida la vincerà sicuramente lui!

Sbuffo spazientita.

Fino a qualche settimana fa avrei pagato oro per avere più movimento nella mia vita estremamente noiosa, mentre ora farei di tutto per il contrario. Vorrei trovarmi da sola a lamentarmi e lagnarmi. Ero io a non essere nel pieno delle mie facoltà mentali quando ho fatto la scommessa con questo ragazzo a dir poco stupendo.

"Perfetto!" dico semplicemente.

Inarca un sopracciglio e mi domanda:"Tutto qui?"

"Cosa dovrei dire...o fare?"

"Inginocchiarti al minimo, oppure se vuoi adularmi baciami la mano... Decidi tu cosa preferisci" ridacchia mentre io mi infurio.

Capita sempre così! Lui si vanta e io gli rinfaccio tutti i suoi difetti.

Questa volta, però, decido di non dargli la soddisfazione di vedermi arrabbiata e, sorridente, esclamo:"Tutto ciò non è abbastanza per un modello del tuo calibro."

"Anche questo è vero!"

Ci guardiamo e l'aria crepita di tensione. Quasi si vedono i fulmini che ci lanciamo reciprocamente.

La porta che scatta ci risveglia dal nostro stato di trance.

"Krystal!" mi chiama mia madre.

"Che vuoi mamma?" grido, esultante dal fatto che ci abbia interrotto.

"Ho incontrato George sulla via del ritorno, e l'ho invitato a cena."

"Va bene. Comunque sto con Gabriel adesso. George?"

"Si?" sento la sua voce proveniente dal corridoio.

"Sono in salone, vieni!"

Quando compare nella stanza guarda prima me, poi Gabri e infine Lexie che stava giocando da sola, dato che l'abbiamo altamente trascurata.
Vorrei dire che la colpa è del ragazzo seduto di fronte a me, ma so che sarebbe solo una bugia.

"¡Hola! ¿Cómo estás?" Parlo nella mia lingua madre, dato che non voglio che Gabri capisca quello che ci diciamo.

"Bien, gracias. ¿Qué sucede aquí?"

"Nada importante."*

"Si può sapere cosa vi state dicendo?" si intromette allora Gabri scocciato.

Mi guardo,ricambiata, con George e in coro diciamo:"Niente!"

"Mah..."

* TRADUZIONE DIALOGO SPAGNOLO:
"Ciao! Come stai?"
"Bene, grazie. Che sta succedendo qui?"
"Niente di importante."

***

Ahi, ahi! Siamo andati vicino a un bacio. Che tempismo Lexie, eh?
Bene, che dire? Grazie, come al solito, a tutti i lettori e... basta. Alessia

Un'intrigante scommessaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora