Capitolo 6

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Krystal's pov

"Allora, George non sei arrabbiato con me?"

"Perché dovrei?"

"Perché me ne sono andata senza dirti nulla."

"Non ti devi preoccupare, tu pensi troppo! Avevo comunque captato qualcosa. Eri sempre nervosa in quegli ultimi tempi e si vedeva che volevi godere al massimo dei pochi giorni rimanenti. Poi, un giorno, tua madre mi ha fatto entrare in casa, dato che tu non eri ancora pronta, e mi ha riferito le vostre intenzioni. All'inizio sono rimasto molto dispiaciuto, ma avevo capito che mi amavi, quindi non mi sono arrabbiato per il fatto che mi hai abbandonato senza una parola."

"Sei parecchio strano..."

Ridacchia e si gira a guardarmi.

"I tuoi occhi sono rimasti sempre gli stessi!" esclamo emozionata.

"Anche tu non sei cambiata di carattere..."

"Eh, proprio ieri ho rinnovato il mio guardaroba, ma sono contenta di non essermi trasformata in una troietta."

"Ahah, mi fai morire, Kry."

"Siamo arrivati a casa! Devo informarti che da quest'anno abbiamo un nuovo membro in famiglia."

Mi guarda stupito e dice:"Tua madre si è risposata?"

"No!"

"Hmm..." Pensa per qualche secondo, poi, esclama sconcertato:" Non mi dire! Hai un fratello!"

"Sorella. Si chiama Lexie e ha solo sei mesi."

"E il padre?"

"Non so nulla. Mamma non mi vuole dire niente, però ho intenzione di indagare un giorno in cui mi annoio."

"Sei completamente impazzita!"

Mi fa piacere che George non abbia dei risentimenti verso di me, mi sarei sentita ancora più depressa di quando mi ero imbarcata verso l'Italia qualche anno fa.

Avevo deciso di non dirgli nulla, malgrado sapessi che lui avrebbe capito la situazione, o lo sperassi e a quanto pare, è andata proprio così. Sono felice, è come se una parte di me avesse trovato pace. Probabilmente avevo ancora dei rimorsi...

Apro la porta di casa con le mie chiavi.

"Entra pure. Mammaa!" urlo come al solito.

"Krystal quante volte ti devo dire di non gridare! Lexie si sveglia e poi la fai riaddormentare tu!" mi rimprovera entrando nell'ingresso.

Quando vede George, si immobilizza, ma è solo per un attimo, perché subito dopo lo saluta contenta come una Pasqua.

A lei, e in parte anche a me, manca Cuba. Non che l'Italia non sia bella, tutt'altro... Ma il paese d'origine è una cosa che ti rimane nel cuore e per quanti sforzi tu faccia, farà sempre parte di te.

George sembra rilassato in compagnia di mia madre che immediatamente chiede notizie sul suo Paese.

"Grazie, George. Preparo una torta, va bene?"

"Oh, grazie mamma!" esclamo.

"Sta bene tua madre, a quanto vedo."

"Si. Ma, piuttosto, parlami di te... Cosa hai fatto di bello in questi ultimi anni?"

Parte con una descrizione dettagliata dei suoi viaggi in giro per il mondo e io mi perdo nei suoi occhi, notando però che quelli di Gabriel, sono anche meglio. La sua tonalità di azzurro è qualcosa che non si trova dappertutto. Ma cosa sto pensando?

Chissà se sta già con una ragazza, magari non ha tenuto fede alla nostra scommessa. Penso proprio che non durerà a lungo. Però voglio trascorrere più tempo in sua compagnia. Quando sto con lui mi sento... bene.

"Krystal!" mi richiama all'attenti George. Mi ero completamente dimenticata di lui. Dio, che maleducata!

"Scusa, mi sono persa nei miei pensieri."

"No problem. Per caso pensavi a un ragazzo?"

"George..."

"Non mi piaci più, puoi confidarti!"

"Evviva la schiettezza!" Rido come non facevo da tempo e decido di raccontargli tutto sin dal principio.

Dopo una decina di minuti abbondanti di parlata ininterrotta, ho la gola secca e sono abbastanza stanca di enunciare, così ascolto ciò che mi ha da dire lui in merito.

"Quindi a quanto ho capito, lui ti fa vivere emozioni del tutto nuove..."

"Uh-uh"

"Ma non ti vuoi innamorare, o meglio non vuoi dargli una possibilità, perché non avresti speranze e non vuoi soffrire."

"Lo so è da codardi, ma è il classico ragazzo che può avere tutte le ragazze che vuole con un mero schiocco delle dita. Lasciarmi andare ai sentimenti dolci, lo farebbe solo allontanare di più e..."

"Non vuoi perdere l'opportunità di stare con lui, giusto?"

"Giusto. Sono contraddittoria, vero?"

"Se devo essere sincero, si. E non poco. Ma, in parte, ti capisco, e in questo caso ti consiglio di vivere come hai fatto con me gli ultimi tempi. Vivi finché puoi. Goditi i momenti trascorsi con lui. Non farti paranoie e, sopratutto, non dare ascolto sempre al buonsenso. Il cuore è il miglior navigatore che ci possa essere."

"Grazie, George. Ti voglio bene."

Mi lancio tra le sue braccia e lascio che le lacrime di gioia mi travolgano il viso.

***

Che abbiamo qua? Due cari amici che si abbracciano? Che tenerezza!
Cosa succederà adesso?
Alessia

Un'intrigante scommessaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora