Capitolo4

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22 giugno, 7/27 tour
Destinazione: San Francisco
Durata viaggio: 5h

Le ragazze, poche ore più tardi, intorno alle dieci del mattino, salgono sul bus che le condurrà in giro per l'America durante la tournée.
La prima tappa è San Francisco, dove il concerto avrà luogo in uno stadio in serata.
L'ultima a salire è Lauren, la quale si guarda intorno stupita. Non aveva mai "vissuto" in un bus durante i vari tour, di solito si spostava con una macchina e dormiva nei vari hotel a cinque stelle. Eppure questo mezzo sembra più accogliente di qualsiasi altra suite o quel che è.
C'è un enorme televisore, un divanetto, la cucina con i fornelli elettrici, le varie cuccette.. tutto messo al posto giusto, senza dare l'idea di soffocamento. Ora si chiede solo dov'era la cuccetta di Kehlani e stranamente ha il sospetto che dovrà avere a che fare con Camila ancora una volta.
«Vieni Lauren» la incinta a Ally «Questa è la tua cuccetta» afferma accompagnandola in un altro scompartimento.
«Ohw grazie» annuisce «Chi.. chi dorme sopra di me?» chiede quasi sicura della sua risposta
«Dove c'era Kehlani, c'era Camila» scuote la testa «Per qualsiasi cosa non esitare a chiedere. Quando hai finito di sistemarti noi siamo di là»
Una volta sola poggia i borsoni a terra, si siede sul lettino testandone la comodità e successivamente si stradia e, dopo giorni e giorni di insonnia, gli occhi si chiudono lentamente fino a cadere in un sonno profondo.

«No!»
Quasi urla portandosi una mano alla bocca poche ore più tardi. Di nuovo l'incidente. Nuovamente quel 27 giugno del 2015.
Sospira passandosi le mani sul viso, si lega i capelli che sono rimasti attaccati alla fronte sudata e trova due occhi nocciola che la scrutano dal letto di sopra.
«Cosa vuoi?» tuona alzandosi di scatto
«È per gli incubi che per due notti di seguito mi sono ritrovata a dormire sola?» alza un sopracciglio squadrandola
«Avevo di meglio da fare che stare accanto a te, Cabello»
«Certo che non ti si può dire nulla a te. Quanto ti odio» ringhia scendendo goffamente dal letto
«Bene, su una cosa andiamo d'accordo. Ci odiano a vicenda»
Camila distorce le labbra e va per aprire la porta scorrevole ma Lauren la precede e le due si prendono a spintoni a colpi di fianco.
«Hai finito Jauregui?» sibila
«Ti vuoi levare dai piedi idiota?»
Il resto della giornata, pomeriggio compreso, lo passano a insultarsi a vicenda e nei momenti di silenzio si guardano in cagnesco, soprattutto nel backstage prima di salire sul palco.
                              ***

8 p.m.

Prima di annunciare ufficialmente l'entrata di Lauren nelle Fifth Harmony, la cantante aprirá il concerto con uno dei suoi più famosi brani: Crawling. Il testo è in prima persona e Lauren parla della sua insicurezza, il suo sentirsi intrappola e la paura di aprire le ali e volare perché sa che potrebbe cadere e farsi male.
Fa un respiro profondo, si mette le cuffiette nelle orecchie, fa cenno ai tecnici e una volta salita tutta la piattaforma sul palco, parte subito il ritornello urlato ed è impossibile non notare le vene di Lauren che potrebbero scoppiare da un momento all'altro. La giovane rocker è tornata.

«Buonasera San Francisco» urla al microfono una volta finito e i fan iniziano a scalpitare «Ehm, lo so, nessuno si aspettava di vedermi qui dopo il mio anno sabatico e spero abbiate apprezzato comunque la mia presenza. Ma ora, senza perdere altro tempo, fate sentire il vostro calore alla mia band: le Fifth Harmony!»
Le quattro ragazze salgono sul palco, seguite da urla e applausi. Si mettono in posizione ed inizia la prima canzone, that's my girl. A seguire Work from home.
«Let my body do the work, work, work, work, work, work, work, work, work. We can work from home» canta una Lauren sensuale
Muove così bene il suo fondoschiena da aver fatto perdere il controllo persino alla cubana che la odia.
Dal fumo appare Ty Dolla Sign ed inizia con il suo rap verse. Lauren scoppia in lacrime, si porta una mano sul viso mentre il suo fidanzato si avvicina e le ruba un bacio passionale prima di tornare nel backstage e far concludere l'esibizione alle ragazze.

Squeeze. Boss. Sledgehammer. Reflection. Write on me. Who are You.
Il concerto finisce con questa ultima canzone e finalmente, dopo varie foto e autografi, le ragazze sono libere di proseguire il resto della serata nella loro più santa pace.

Tutti eccetto Lauren che si trova sotto i flash dei paparazzi essendo a cena con Ty.
«Mhh, comunque sei stata brava» accenna il ragazzo mentre scorre il dito sullo schermo del telefono «Ma non bravissima»
«Wow, Tyrone, sempre gentile eh» alza un sopracciglio Lauren portandosi alla bocca il bicchiere con dentro del vino bianco «La smetti di stare al telefono e mi dai qualche attenzione?»
«Mh sisi, si scusami» lo chiude «Stavo trovando qualcuna per fottere questa notte»
«Che schifo» alza gli occhi al cielo «Senti, mi riaccompagnami sul mio bus. Ti aspetto un macchina»
Prende le chiavi della Ferrari dalla giacca di Ty e con passo spedito si reca in auto ignorando le domande dei paparazzi e aspetta silenziosamente.
Recupera il suo telefono dalla borsa, scorre velocemente il dito sulle chat di WhatsApp.
Demi: ultimo accesso 23 p.m.
Serra la mascella e, prima di prendere a pugni qualcosa, conta fino a dieci rimettendo a posto l'iPhone.

«Ti muovi cavolo?» urla contro il fidanzato «Metti in moto!»
«Quando cazzo finisce il contratto? Sono stufo di te Jauregui. Torna a scopare con la Lovato e non rompermi più le palle»
«Dimmi nuovamente che sono lesbica e ti faccio pentire di essere nato. Chiaro?» gli punta il dito contro
«Punta nuovamente quel dito contro di me e te lo spezzo» ringhia nervoso «Devi solo provaci e..»
Non finisce la frase che le arriva un pugno in pieno viso. Subito si porta la mano sul naso e le lacrime non tardano ad uscire.
«Vediamo se ti stai zitta ora!» sbraita mettendo in moto la macchina è sfrecciando lungo le strade
«Fa-fammi.. fammi scendere»
«E poi essere accusato di violenza quando i paparazzi ti vedranno sola invece che con il tuo perfetto e storico fidanzato? Mai.» cantilena
«Fammi scendere ti ho detto!» controbatte cercando di spegnere la macchina
«Leva le tue mani da qui» la spinge
Piena di rabbia, Lauren apre la portiera mentre il veicolo cammina e rotola fuori sbattendo contro un marciapiede.

Grahana ||CAMREN||Where stories live. Discover now