Capitolo 26

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POV Ike
_Che fine orribile ha fatto quella ragazza...da un lato è meglio così, ricordo di aver lavorato in un ambiente vicino al suo quand'ero più piccolo, avrebbe potuto riconoscermi. Per quanto ne so, prima lavorava direttamente al castello (il che può voler dire che sapeva anche del mio ruolo di spia: una cosa che re Garon non riesce proprio a fare è parlare a bassa voce)._
Ci ritroviamo nella Foresta dei Perduti, uno dei luoghi più malfamati del Nohr. E chi mai poteva attaccarci qui se non un mago provetto come Lord Leo? Le ultime battaglie sono piuttosto semplici, quella di Leo non fa eccezione e dura poco più di mezz'ora. Una volta sconfitto, anche il terzo erede al trono del Nohr si unisce a noi...ma ci rimane ancora un grande ostacolo, prima di Garon: il suo primogenito, Xander. Sono sicuro che conosca ogni singolo soldato nohriani. È una delle persone più vicine al re, nonché suo diretto successore, ed il pensiero di incontrarlo e venire riconosciuto non mi piace affatto.
_Non credo ci sia qualcosa che io possa fare a tal proposito, il massimo possibile sarebbe cercare di non farsi notare da lui semmai lo incontrassimo. A proposito di questo, Garon ha mandato come esca tre dei suoi quattro figli, sembra avermi mentito su tutto il piano...e, cosa più strana, pare che li abbia mandati individualmente come sorte di animali, agnellini da macello. Non avrei mai creduto che il re si sarebbe mai comportato in una maniera così crudele, la cosa che più mi pesa sulla coscienza è il dover obbedire alle sue nefandezze. Ma una volta che fai una scelta nella vita, difficilmente puoi cambiare idea. Una volta che tutto questo sarà finito e re Garon avrà conquistato il mondo, magari saremo finalmente liberi dalla guerra...eppure ho il brutto presentimento che non sia così, almeno non se vincesse il Nohr...s'intende quella parte di Nohr che non si è ancora alleata con noi._
Mi torna in mente una frase di Corrin: non è mai troppo tardi per cambiare. _La sua ingenuità è così...dolce._
Ogni giorno che passa, l'idea che io possa farle del male si affievolisce fino a diventare come un miraggio. _Se solo ci fossimo conosciuti in circostanze diverse, forse...ecco, è questo il motivo per cui la evito, per un momento l'avevo quasi dimenticato. Io devo ucciderla. È un ordine, ed io ho sempre ubbidito agli ordini._
Ci rechiamo a Notre Sagesse, città dove dimora il Savio Irideo, un vecchio saggio che potrebbe darci la chiave per sconfiggere Xander. Saliamo per un colle che sembra non finire mai, Corrin è evidentemente sfinita ma cerca di non farlo notare. Le principesse più piccole non riescono più a reggere le gambe, così le porto entrambe in braccio.
_Caspita se pesano!_
Corrin mi rivolge uno sguardo preoccupato a cui non rispondo, ce la faccio a camminare anche con due bambine da 30 chili l'una addosso. Arriviamo finalmente in cima alla collina, anch'io sono sfinito ma preferisco non far preoccupare nessuno. Entriamo in una sorta di tempio-torre...e chi poteva aspettarci se non nemici, nemici su nemici.
_Mi sono quasi stancato di questa formula ripetuta in ogni dove, anche dove dovremmo essere al sicuro._
Poggio le bambine vicino all'uscita, le lascio a riposare con Felicia, che per ora non è dell'umore giusto per combattere. Vado ad unirmi agli altri nella battaglia, ad ogni piano ripulito dai nemici facciamo salire anche le principessine e la cameriera, per poi salire al prossimo piano e ripetere il processo ancora e ancora...
_questa torre è infinita!_
Poco dopo averlo pensato, mi ritrovo all'ultimo piano.
_Finalmente..._
Lì ci attende un vecchio, intuisco che sia il Savio Irideo. Potenzia la spada di Corrin con uno strano rituale e ci manda via dicendo "la vostra forza è sempre stata dentro di voi".
_Ora però sfido, io, a fare tutta la strada a ritroso!_
Prendo un gran respiro, riprendo le bambine e torno indietro, seguito dagli altri.

Non è mai troppo tardi...Where stories live. Discover now