Capitolo 21

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POV Corrin
Mi sveglio, infreddolita e sola.
-Alla buon'ora, Corrin! Ti sei fatta una bella dormita, vedo!-
Alzo lo sguardo verso Scarlett, il solito sorriso schietto sul suo volto. Mi aiuta a mettermi in piedi e riprendiamo subito il cammino. Solo dopo pochi minuti ripenso a ciò che è successo: il ritorno di Ryoma, il focolare spento...ho ancora la sua giacca addosso. Lo cerco con lo sguardo ma non lo trovo. Infondo è meglio così, dopo ieri mi vergogno anche solo a pensare di parlargli.
...
Ci ritroviamo velocemente nel rifugio della resistenza hoshidese, un luogo sconosciuto a tutti i nohriani...o almeno così sembrava. Ci ritroviamo sotto attacco, il che lascia pensare che qualcuno abbia fatto la spia, ma non c'è tempo per pensare a questo. Faccio per unirmi alla resistenza, ma Ryoma mi ferma e decide di attaccare direttamente l'esercito norhiano...una mossa decisamente azzardata, ma che ha più probabilità di funzionare. Neanche il re in persona si aspetterebbe un attacco così repentino.
_Lo sapevo. Ancora una volta, mio fratello mi batte in strategia. Mi sento così piccola in confronto a lui..._
Questa è probabilmente la battaglia più difficile che ci sia mai capitata. La situazione rischia di precipitare, ma fortunatamente Ryoma prende il comando portandoci alla vittoria. Ci ritroviamo a nasconderci in una foresta, dove passiamo un'altra fredda notte. Un'altra fredda notte in bianco, per me. Alle prime luci dell'alba il freddo sembra essere sparito, trovo Shiroki e gli restituisco la giacca senza svegliarlo. Non so esattamente come mai, ma per il momento preferisco evitare di parlargli. Faccio una breve passeggiata nella foresta, ma mai mi sarei aspettata di sentire ciò che di fatto sento: la canzone di Azura fa eco tra gli alberi. La raggiungo incuriosita e ciò che vedo mi spaventa:
_S-sta...scomparendo?!_
Corro da lei, preoccupata. Lei, notandomi, smette di cantare.
-Azura, cosa ti sta succedendo?!-
-N-Non è niente...ogni volta che canto questa canzone...f-fa un po' male, ma esorcizza tutti gli spiriti maligni...-
-Non avevi bisogno di cantarla ora!-
-Non p-puoi capire...non ti preoccupare, Corrin...fa solo un po' male, ma non...urgh!-
Delle ferite di una strana luce violacea sembrano quasi inghiottirla nel nulla più totale, ma dopo pochi secondi si ritirano dal suo corpo.
-Azura...se cantare questa canzone ti riduce così, non cantarla più se non strettamente necessario. Me lo prometti?-
-Promesso.-
Torniamo dagli altri, appena svegli, e proseguiamo il nostro viaggio. A causa delle circostanze ci ritroviamo al monte Garou, dimora degli Ulfhedin, creature umanoidi molto simili ai licantropi. Per i primi momenti tutto fila liscio come l'olio, ma ci ritroviamo presto assaliti da questi esseri a causa dell'invasione del loro territorio. La battaglia dura ore, la loro forza offensiva è terribile. Fortunatamente, Grazie a dei compagni come Reina, Niles, Jacob, attaccando a distanza riescono a sconfiggere la maggior parte di queste bestie senza essere feriti.
_Eppure sono esseri senzienti, come mai hanno deciso di attaccarci? Non sono mica cani!_
Il capobranco, ferito alla spalla, punta verso di me:
-Non...avrete m-mai...la nostra pelliccia!-
Carica contro di me e mi sbatte violentemente a terra, cerca di azzannarmi ma viene fermato da Shiroki, che lo prende dalla parte della nuca come se fosse un cuccioletto e mi guarda freddamente, come a sgridarmi della mia imprudenza, dopodiché rivolge lo stesso sguardo al capobranco, che guaisce terrorizzato, torna in forma umana e si libera dalla sua stretta, cadendo a terra:
-Vacci piano, non peso più qualche chilo!-
Si tiene la nuca dolorante, trema da testa a piedi ma cerca di non farlo notare. Mi alzo e poggio una mano sulla sua spalla in segno di solidarietà:
-Non vogliamo la tua pelliccia, vogliamo solo passare di qui.-
-Dove state andando?-
-Passeremo per luoghi pericolosi e pieni di resti umani, arriveremo al castello e sconfiggeremo re Garon-
-R-Resti umani?!-
-Già.-
_La sua coda scodinzola freneticamente...che gli prende? Non è spaventato?_
-Posso venire con voi?!-
I suoi occhi brillano.
-O-ok, ma...-
-PERFETTO! A proposito, io mi chiamo Keaton!-
Lo sento mormorare a bassa voce:
-Ossa umane...posso completare la mia collezione~-
_Inquietante...però chissà quant'è morbido il suo pelo_
Allungo lentamente una mano verso la sua testa e lo coccolo delicatamente. Si gira verso di me shockato:
-S-Smettila, non sono un cane!-
-Eppure stai scodinzolando-
-N-NON È VERO- si tiene la coda stretta tra le zampe.
_È così tenero_
Ridacchio e passo avanti.

Non è mai troppo tardi...Where stories live. Discover now