Capitolo 10

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POV Shiroki
_Che cosa sta facendo quello stupido giullare di Zola?! Re Garon mi ha ordinato di aiutare la principessa per tutto il tragitto fino al castello, non avrei mai creduto che Zola avrebbe fatto di testa propria...! Non ho altra scelta se non ucciderlo, devo far arrivare Corrin viva al castello o saranno guai..._
Mi scaravento contro le truppe nohriane, fa così strano lottare contro quelli che dovrebbero essere i miei compagni...ma non posso far saltare la copertura ora. Velocemente mi ritrovo a fronteggiare l'architetto di tutto questo casino: Zola. Quello che un tempo era un mio compagno ora mi guarda sbigottito ed inizia a proferire parola:
-C-cosa stai facendo, I--
Mi tocca sopprimerlo prima che riveli la mia identità, la sua faccia sconvolta mentre il sangue scende dal suo corpo. In un ultimo gesto di disperazione mi cade addosso, abbracciandomi con le ultime forze rimaste, perdendo la vita subito dopo. Io non volevo ucciderlo, era pur sempre un mio compagno...un suo gesto sconsiderato gli è costato la vita. Perché dovevo essere proprio io a togliergliela?! Trattengo la rabbia e la frustrazione scaturite dal gesto appena compiuto e spingo via il suo corpo morto come se non l'avessi mai conosciuto. Mi giro, gli altri membri dell'esercito hanno probabilmente sentito le urla e si sono precipitati qui per unirsi alla battaglia. Avranno sicuramente visto il mio gesto spietato, ma in mezzo al chiasso non devono aver sentito la frase di Zola, rimasta ormai incompleta. La battaglia è durata pochi minuti, nessun sopravvissuto. Pochi minuti sono bastati per dire addio alla vita di un mio ex-compagno di guerra. Vedo Corrin avvicinarsi al suo corpo morto, chinarsi verso di lui e...coprirgli gli occhi. Il suo gesto mi turba nel profondo.
_Perché mai portare rispetto al corpo di un nemico che ha appena cercato di ucciderti così disonestamente? Zola è sempre stato un tipo di natura disonesta e meschina, ed in questo siamo sempre stati radicalmente diversi...non sono certo felice della sua morte, nonostante fosse quel che era. Ora però voglio sapere il perché del gesto di Corrin, glielo chiederò appena ne avrò l'occasione._
Tornati all'accampamento, andiamo subito a mangiare. I soldati chiacchierano come degli scolari, noto qualche occhiata da parte di qualcuno di loro, sarà per quell'esecuzione...
_Ah, giusto...l'esecuzione_
Smetto di mangiare, mi è passato l'appetito. Ho ucciso tanta gente nella mia vita, ma mi sento profondamente disonorato dal gesto che ho fatto...ma sono un mercenario e devo obbedire agli ordini, qualsiasi cosa accada. Mi alzo e vado ai bagni comuni a schiarirmi le idee. Mi sciacquo la faccia e mi guardo allo specchio: non ho mai avuto una così brutta cera.
_Beh, prima o poi mi sarei dovuto aspettare che sarebbe successa una cosa simile..._
Cerco di non pensare all'accaduto e faccio per andarmene, quando vedo Corrin sull'uscio della porta del bagno.
_Da quanto sta lì a guardarmi?_
Mi si avvicina e mi dà una pacca sulla spalla:
-Sei stato fantastico oggi. Insomma, mi hai salvata ben due volte, mi chiedo come riuscirò mai a ripagare un così caro prezzo! Comunque vorrei darti un consiglio: non uccidere subito il nemico, prima aspetta di vedere se decide di pentirsi...se poi non si pente, non resta altra scelta-
-Non hai paura di essere tradita? Non è rischioso portare con te un nemico?-
-Lo è, ma ricorda: non è mai troppo tardi per cambiare-
_Non è mai troppo tardi...quindi è così che la pensa. Non ho mai visto nessuno di più sfacciato. Probabilmente questo suo pensiero sarà la sua rovina._
La sua voce mi richiama dai miei pensieri:
-Non mi credi, vero?- sgrano gli occhi, stupito dal modo in cui questa ragazza è riuscita a leggere il mio pensiero. Resto silente, non riesco a mentirle, mi sento come impotente. Al che lei si mette in punta di piedi per scompigliarmi i capelli in maniera affettuosa:
-Ti farò ricredere su questo, è una promessa- e se ne va col solito, caldo sorriso. Resto pietrificato per qualche istante.
_Come mai è così diversa da tutti? È come se sapesse qualcosa che nessuno immagina...forse, infondo, è più furba di come l'ho immaginata. O forse ha solo qualche rotella fuori._
Torno alla mia stanza, non dormo per tutta la notte.

Non è mai troppo tardi...Donde viven las historias. Descúbrelo ahora