Capitolo22:

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Sono rinchiusa in questa casa non so da quanto tempo.
Sto tutto il giorno sul divano con un grande plaid addosso a non fare nulla.
Preferisco non accendere mai la tv, sennò impazzirei.
Tutti i telegiornali londinesi parlano del ritorno del duca Christian. Inizialmente ho pianto come una povera stupida, e quando la cosa è continuata ho preferito isolarmi da tutto.
Avrei preferito non dirlo neanche ai miei, ma come potevo non dirglielo?
E ora stanno per arrivare qui a Londra.
Per il resto Jade o almeno quello che credevo che  si chiamasse Jade mi chiama in continuazione e viene a casa 3 o 4 volte al giorno. Io urlo come una forsennata e alla fine lui è costretto ad andar via.
Non voglio più vederlo. Lo odio!
Di malavoglia mi alzo e decido che prima che vengano i miei genitori debba andarmi a fare una doccia.
Mi reco in bagno e apro il soffione della doccia per farla diventare calda e poi vado nella mia stanza da letto per prendermi gli abiti puliti.
Quando mi spoglio non mi riconosco più. Non sono mai stata grassa, ma ora mi rendo conto invece che a causa del virus in "luna di miele" e degli ultimi avvenimenti qui a Londra ho perso tanti chili e sono molto al disotto al  peso che dovrei essere.  Entro nella doccia e mi rilasso grazie al vapore caldo che emana l'acqua e per un secondo mi sembra che quello che sto passando sia tutto un brutto sogno, ma poi il mio incubo si materializza di fronte a me.
Faccio un sorriso amaro e dico <<non ci credo. Quando mi sembra di stare meglio ti ripresenti come il più spaventoso dei fantasmi>> mi accascio al suolo e tiro i capelli indietro. Continuando a guardare quello che ho imparato a chiamare Christian ma che per me era semplicemente il mio adorato Jade.  <<Ti prego, vattene!>> scongiuro, ma non ci riesco a cancellarlo dalla mi mente.
Entra nel box doccia e si piega alla mia altezza. <<Perché mi faccio questo?>> domando come se lui potesse rispondermi <<puoi andartene,per favore?>> provo anche con la gentilezza, ma è impossibile. <<Sei cocciuto come il vero Christian qualcosa, ancora qualcosa duca di non so cosa>> lui ride e mi sembra la sua stessa risata.
<<Amore mio, non sono un sogno>> <<no,infatti. Sei un incubo.>> <<Amore,non volevo dire questo. Voglio farti capire che io sono qui, in carne ed ossa>> mi prende le mani e me le porta sul suo petto. <<Tocca,sono vero. Sono il tuo Jade>> <<no>> scuoto il capo<<tu sei Christian qualcosa>> dico << Christian Leopold Philip duca di Argyll>> <<ecco>> lo canzono.
Mi abbraccio  e gli dico <<te ne vai?>> <<no, me ne andrò da questa casa soltanto se tu verrai con me>> scuoto il capo. <<Io con te non verrò in nessun posto. Vattene! >> mi alzo e prendo l'accappatoio, ma quando sto per chiuderlo lui mi blocca e apre i lembi. <<Stai mangiando?>> gli strappo l'accappatoio dalle mani e dopo averla chiusa gli dico rabbiosa <<a te non deve importare nulla di quello che faccio o non faccio io>> lui non ci vede più dalla rabbia e dopo aver dato un pugno nel muro si volta verso di me e indicandomi con il dito sbraita <<non azzardarti mai più a dire che quello che fai tu non mi deve riguardare, mi hai capito? Io sono tuo marito e tu mia moglie. Io devo prendermi cura di te!>> <<tu non sei mio marito. Il nostro matrimonio era una finta!>> urlo anche io di rimando.
<<Perché non era vero? Perché non mi chiamavo Jade? E i miei sentimenti quelli non valgono niente?>> <<e i miei non valgono nulla? Non ci hai pensato due volte in più a prendermi in giro>> è un leone chiuso in una gabbia. È furente prende le boccette di profumo appoggiate al lavabo e come un forsennato le getta per terra. Urlando. Io mi copro per la paura e mi avvicino al muro per proteggermi.
<<IO NON VOLEVO VENIRE IN QUESTO MALEDETTO POSTO! POTEVAMO RESTARE IN ITALIA E VIVERE FELICI. INVECE NO,abbiamo dovuto rovinare tutto>> dice alla fine con voce più fievole alla fine.
Mi toglie le mani dal volto e mi bacia ripetutamente la guancia destra sussurrandomi <<Non avere paura>> <<n...no,non ho paura. Però per favore ora vai via. Devono venire i miei tra poco >> cerco una qualunque scusa, ma lui non cede.
<<E allora? Sarà una gioia per loro vederci di nuovo insieme>> <<n...no,ti prego vai>> lui sospira e si passa una mano tra i capelli e mi dice <<ok, ma soltanto se mi prometti che ci vedremo con più calma>> per la paura annuisco e lui mi bacia.
Poi si gira e cerca di prendere i cocci per terra, ma io lo blocco. <<Non preoccuparti. Me lo vedo io. Tu vai>> questa volta è lui ad annuire e va finalmente via.
<<Dio!>> non era lui, non era il mio fidanzato. Non riuscivo più a riconoscerlo.
Mi vesto velocemente e raccolgo i cocci dal bagno.
Mi siedo di nuovo sul divano e aspetto che arrivino i miei.
Bussano alla porta e vado ad aprire. Guardo l'orologio e penso che siano i miei genitori.
Quando apro trovo una signora che non conosco. Non l'ho mai vista in vita mia.
<<Buongiorno, desidera qualcosa?>> chiedo gentilmente. Si toglie gli occhiali da sole e sorridendo mi dice <<salve, sono la principessa Victoria e sono tua suocera>> sgrano gli occhi e non so come comportarmi.
Mi inchino goffamente e lei ride <<stai tranquilla cara, mi fai entrare?>> <<si, certo>> la principessa si osserva intorno e io le dico <<mi scusi per il disordine. Non aspettavo visite così...così importanti >>dico e lei mi sorride <<stai tranquilla>> <<si accomodi,signora>> <<grazie>> che cosa posso offrire da mangiare ad una principessa?
<<Sua altezza>> tentenno <<vuole un tè?>> domando <<se lo prendi con me, molto volentieri >> annuisco e corro a prepararlo in cucina.
Quando è pronto ritorno in salotto e lo poso sul tavolino per poi versarlo nella tazza e porgerglielo <<grazie>> mi siedo accanto a lei e le dico <<principessa, mi può dire perché è venuta qui da me?>> chiedo con  calma. La donna posa il bicchiere sul tavolino e mi risponde <<chiamami Victoria, mio figlio mi ha detto che oramai siamo parenti>> <<principessa>> tengo la distanza per il troppo dolore <<noi non siamo parenti.suo figlio ed io non siamo nulla>> <<oh, non siete sposati?>> <<pensavo di sì, ma in realtà no. Perché lui non era la persona che si professava>> <<già,mi ha detto qualcosa>> stringo le labbra e le mordo <<Ella, io so che mio figlio ha sbagliato, ma lui davvero ci tiene a te. Non lo vedevo da anni, ma è cambiato tantissimo. Non e più quel ragazzo viziato di una volta>>mi sfrego le mani e sorrido <<forse sono state le circostanze a farlo cambiare. Ho trovato Jad...Christian in una stradina pericolosa della mia città>> non so se continuare. Questa storia fa male a me e sono sicura che Victoria essendo la madre le farà ancora più male. <<Cara, lo so. Me lo ha
raccontato >> annuisco.
Bussano di nuovo alla porta e ora penso davvero che siano i miei genitori. Mi alzo e lo fa anche la principessa.
Vado ad aprire e finalmente sono i miei <<mamma>>urlo abbracciandola <<papà>> <<Tesoro mio, come stai?>> <<male,mamma>> dico piangendo. <<Lo so, tesoro. Lo so! Sfogati, piangi quanto vuoi>> è la prima volta che lo faccio. Non ho mai pianto di fronte agli altri.
<<Ella>> è la mamma di Christian. Mi stacco da mamma e dopo essermi asciugata le lacrime con il dorso della mano mi giro verso la principessa e la presento ai miei. Lei molto cordialmente le saluta, mentre i miei sono molto più freddi. Si avvicina a me e mi abbraccia sussurrandomi <<pensaci. Christian è cambiato>> si, ma io quest'uomo non lo conosco. Io non mi sono sposata con Christian, io mi sono sposata con Jade,ma che in realtà non esiste...

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