Capitolo1

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Oggi è il 17 dicembre porca miseria!
Devo ancora comprare i regali.
<<Mamy>>chiamo dolcemente per far sì che mi dia la macchina ,anche se già so che farà mille storie.
<<Che c'è Ella ?>>
Domanda anche lei sorridendo.
<<Mamy mi potresti prestare l'auto?sai per gli ultimi regali>>
Si come no? Proprio gli ultimi! Non li ho neppure cominciato, ma giuro che questa che le ho detto è una bugia a fin di bene.
Non voglio far trovare ai miei l'albero spoglio di regali.
<< Ti accompagno io,non ho nulla da fare adesso>>
<<Noo>>urlo
<<Dai mamma,cosa c'è non ti fidi di me?guarda che ti sbagli perchè papà dice che sono bravissima a guidare.>> Cerco di utilizzare la carta della offesa sperando di cavarmela.
<<No,cosa dici>> sta tentennando, forse la sto convincendo. Un ultimo sforzo e...
<<vabbè dai prendi la macchina.>> <<evaiii>>urlo, ma lei mi blocca e mi raccomanda
<< Però ti rivoglio qui per le 19.00 in punto, né un minuto in meno e né uno in più. Capito?>>
<<Si,si grazie>> la bacio sulla guancia e dopo aver preso le chiavi della macchina scappo.

Arrivo al centro commerciale e per quante persone ci siano penso davvero di non riuscire a comprare nulla per i miei genitori. Sbuffo, ma  non posso arrendermi, devo trovare qualcosa per i miei.
Mi incammino ed entro in alcuni negozi, ma non mi soddisfa nulla. Ci sono sempre le solite cose: cappelli, guanti e tante altre cose, che i miei non mettono.
Che tristezza!
A mamma non posso nemmeno prenderle una crema per le rughe va a finire che si offenderebbe, e sarebbe un problema, davvero un grande problema. Quindi decido di cambiare proprio genere di regalo.
Alla fine esasperata entro in un negozio di foulard e  ne prendo uno bellissimo color Borgogna. Sono sicura che lo adorerà, mentre  alla fine a papà ho comprato una penna nera con delle incisioni in oro. Mio padre adora le penne e scrivere, come me. È lui che mi ha trasmesso la passione della scrittura e anche se non ho ancora avuto nessuna risposta dalla casa editrice di Londra sono fiduciosa che tutto andrà per il meglio.
Ho ancora del tempo a disposizione, mi guardo i capelli e storco le labbra.
Penso proprio di andare dal parrucchiere.

Contenta di me stessa ritorno al parcheggio e salgo in auto,parto e mi immergo nella circolazione.
<<Uffi!!!>> urlo appoggiando la testa sul volante <<ma è mai possibile che alle 18:00 qui c'è sempre tutto questo traffico?>> mamma mi ammazza se non arrivo a casa in orario.
Non capisco queste persone che aspettano l'ultimo minuto per comperare i regali!
Hahahaha che battuta.
Oggi sono proprio di buon umore.
Decido di azionare la radio, magari mi fa compagnia,ma nulla. Sembra che sui si sia bloccato tutto.
<<Non c'è la faccio più!>>dico a me stessa. Decido di fare retromarcia e prendere la strada parallela. Anche se a dirla tutta quella strada non è tanto bella. Io non l'ho mai percorsa perché mi hanno sempre detto che li  c'è un giro di prostituzione e droghe, ma per la strada principale davvero non ce la faccio più. Quindi metto la sicura alle porte e accelero sperando che nessuno mi noti.
Come l'avevano descritto mi sarei immaginato di peggio, ma qui non vedo nessuno. Forse se ne sono andati.
Vedo soltanto un ragazzo seduto sul marciapiede. La strada è buia, ma quando alza il capo verso di me riesco a vedere i suoi occhi: sono uno  color ghiaccio, ma l'altro non ha lo stesso colore, è molto più scuro. Però tutti esprimono davvero tanta sofferenza.
Chissà cosa starà passando?

Quando ritorno e casa trovo mamma al telefono. Le faccio soltanto un cenno con la mano e decido di non disturbarla.
I regali li ho messi nel garage,li non li troverà. Non ci entra mai!
Quando finisce di parlare al telefono è lei ad avvicinarsi a me è dopo avermi salutato le dico in tono scherzoso
<<Hai visto?sono arrivata anche prima del tempo. Sono una figlia modello>> lei inarca le sopracciglia e mi risponde in tono canzonatorio
<<Si,si come no! Proprio una figlia modello>>
Scherza,lo so che sono la luce dei suoi occhi me lo ripete ogni volta che parliamo di quando ero piccola e dovettero ricoverarmi urgentemente perchè stavo perdendo ossigeno al cervello a causa di una brutta broncopolmonite.
I miei genitori sono una roccia! Però è strano che papà ancora non sia tornato <<mamma>> domando <<ma papà si trova ancora a
Milano?>>
<<Si,stasera si fermerà a dormire lì perché hanno spostato la riunione a domani. Che ne pensi se stasera ordiniamo la pizza e ci vediamo tutta la quarta stagione di once opone a time?>>
Mi brillano gli occhi pizza e serie televisiva?Non chiedo di meglio.
<<Certo>>annuisco << mi sembra un piano bellissimo.>>

Corro su a farmi un bagno rilassante e ci metto tanti oli. Mi immergo e comincio a ripensare a oggi, ma soprattutto a quel ragazzo. Mi sono rimasti impressi quegli occhi così particolari  e freddi da farmi capire che ha sofferto tanto nella sua vita.
Chissà se lo rivedrò mai più. Però io per lui spero e prego che il suo futuro migliorerà.
Esco dalla vasca da bagno e dopo avermi asciugato prendo il mio bellissimo pigiamone di pile rosa con i cuoricini.
Mi faccio lo chignon disordinato e scendo giù.
Mamma sta ordinando la pizza e io comincio a prendere i plaid dell'armadio.
<<Amore, trentacinque minuti e sta qui mi ha detto la signora>> <<va bene, vogliamo cominciare a mettere la prima puntata sulla televisione?>> domanda <<va bene>>

Quando il fattorino arriva con la pizza finalmente ci scaraventiamo sul divano e come se non ci fosse un domani cominciamo a guardarci la serie tv.
Dopo ore sono completamente esausta.
<<Mamma io vado a dormire>>dico assonnata.
Le do il bacio della buonanotte a corro su.
Mentre sto per mettermi a letto mi viene di nuovo in mente l'immagine di quel ragazzo.
<<Basta Ella,dormi>> mi ordino e spero davvero di riuscirci.

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