Capitolo14:

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Accarezzo i capelli di Jade che dorme ancora, e penso.
In questi giorni è cambiato molto, è distante, freddo e litighiamo in continuazione. 
O almeno: lui urla e io piango, e non smetto di pensare che tutto questo è stato per colpa mia. Per le mie paure, ma che in realtà sono futili e inutili. Perché io lo amo e so che voglio vivere il resto della mia vita con lui.
Per il resto in casa sembra che non sia successo nulla, ma io non riesco più a parlare con papà perché la causa di tutto questo è colpa sua. Sospiro e gli bacio la tempia sinistra.
Oggi è sabato e né io né Jade abbiamo impegni e spero che questo tempo libero ci aiuti a ricucire il nostro rapporto.
Si agita nel sonno, e io spero che non si svegli. Voglio stringerlo ancora un altro pò tra le mie braccia, prima che cominci di nuovo ad essere nervoso.
Mi appoggio con la testa sul suo petto e chiudo gli occhi respirando il suo odore.
Sono giorni che non si avvicina,sono giorni che non mi ama e non riesco più a sopportare questa maledetta distanza.
Rigira il capo dall'altra parte e io non posso sopportarlo.
Mi siedo a cavalcioni su di lui e gli volto il capo verso di me.
Lo bacio disperatamente e anche se dorme ancora asseconda tutti i miei movimenti, o è per questo che mi bacia.
Le mie mani vagano sul suo meraviglioso corpo  e lui geme.
<<Ti amo>> gli sussurro continuandolo a baciare.
Risalendo fino al naso lo vedo sveglio e gli sorrido.
<<Buongiorno>> lo saluto sfregando il mio naso sul suo petto.
Mi illudo che stia cedendo , ma mi gelo quando lui mi dice <<Ella,ci conviene non continuare oppure i tuoi genitori ci potrebbero sentire.>> ecco che ricomincia ad essere un cubetto di ghiaccio.
Scendo dal suo petto e mi alzo dal letto.
<<ok,come vuoi tu>> metto la vestaglia e silenziosamente comincio a piangere. Mi sento di nuovo sola!
Pensavo di aver trovato la mia felicità, ma ho rovinato tutto!
<<Ehi, Ella!>>non mi chiama neppure più amore.
Scoppio a piangere e mi getto tra le sue braccia.
<<Perché non mi chiami più né amore e né il mio angelo?>> non mi risponde e ancora più sconfortata gli dico <<non mi ami più, vero?>> <<ma cosa dici?>> alzo lo sguardo su di lui e gli chiedo <<davvero, mi ami ancora?>> <<certo, io non smetterò mai di amarti>> sorrido e lo abbraccio <<anche io ti amo. Sei la mia vita>> gli confesso.
Mi bacia i capelli e dopo avermi asciugato gli occhi con i suoi pollici mi dice <<preparati, che usciamo. Dobbiamo andare in un posto.>> <<dove?>> domando <<a comprare delle cose per il mio nuovo appartamento>> ho un tuffo al cuore. Non ha mai detto il mio, ha sempre detto il nostro,nel suo vocabolario da quando siamo fidanzati non ha mai usato il singolare, e ora sentirglielo dire mi fa male. Preferisco non dirgli più nulla e annuisco.
Qualunque cosa per stare con lui!
Mi preparo in silenzio e lui fa la stessa cosa. Quando usciamo dalla nostra stanza gli prendo la mano senza lasciargli scampo.
Saluto i miei senza guardarli negli occhi e usciamo.
Anche in macchina gli tengo sempre la mano destra e lo guardo.
Quando arriviamo al centro commerciale entriamo in vari negozi per arredare la casa, ed io non posso che essere triste.
Io volevo andare ad abitare con lui, e mio padre me lo ha negato.
Una cosa gli ho chiesto, e non mi ha accontentata.
Sapeva che era troppo presto per sposarmi e che non ero pronta a cambiare radicalmente vita e lui ci ha giocato su questa cosa, facendomi litigare in malo modo con Jade. Io lo vedevo troppo tranquillo quando gli abbiamo dato la notizia del nostro fidanzamento, ma in realtà lui aspettava qualcosa e quando Jade ha parlato della convivenza ha avuto la scusa per farci lasciare sul piatto d'argento, ma io non la darò vinta a nessuno.
Nè a mio padre né a chiunque altro!
<<Ella, dobbiamo comprare solo le stoviglie e abbiamo finito.>>  annuisco.
È così felice, che mi fa pensare che io non sia così indispensabile per lui, come lui lo è per me. 
Giriamo tra gli scaffali e io resto muta. Jade non mi chiede nulla, e a me anche se non va bene il suo comportamento non gli dico nulla.
Potrei peggiorare la situazione.
<<Questi ti piacciono?>> dice prendendo un piatto colorato tra le mani. <<Si, va bene>> dico senza voglia di continuare a girare per i negozi. <<Sei sicura che ti piace?>>  ripete e io sbotto.
<<Si Jade! mi piace quei  tuoi stupidi piatti per quella stupida tua casa nuova!>> urlo facendo girare tutti nella mia direzione. Divento rossa e per la vergogna forte scappo fuori.
<<Ella>> urla Jade cercando di raggiungermi, e quando lo fa mi prende per il braccio e io piango di nuovo. <<Non ce la faccio più!>> urlo <<ho rovinato tutto>> singhiozzo <<tu adesso te ne andrai da me e ti dimenticherai di noi. Avrai quella tua stupida casa e ti rifarai una vita nuova senza di m...me>> gli confesso e lui ride <<stupida, come potrei mai dimenticarmi di te? Io ti amo>> abbasso la testa e lui me la rialza <<Ella,io ti amo. Devi fartene una ragione, mi dovrai sopportare per tanto e ancora tanto tempo>> gli salto in braccio e diventando più felice gli chiedo <<ora mi baci?>> ride di nuovo e annuisce baciandomi per davvero dopo troppo tempo che non lo sentivo mio.
Quando si sposta dalle mie labbra io gliele pulisco.
<<Mi aiuti ad arredare casa?>> mi chiede tranquillamente e io altrettanto tranquilla gli rispondo <<no, arredatela tu quella stupida casa>> lui mi guarda torvo <<non chiamarla così>> lo guardo seria  <<lei per te non è più importante di me>> ride in modo convulso <<sei gelosa di una casa?>> senza vergogna annuisco. <<Si, non mi piace più così tanto come all'inizio.>>
Mi aggiusta meglio sul suo corpo e facendomi saltare usciamo dal centro commerciale.

<<No,dai Jade!Non mi lasciare>> mi aggrappo a lui e ride. <<Ella, come la porto la macchina con te in braccio?>> <<non mi interessa. Voglio stare con te>> abbiamo ripreso ad essere più rilassati, e ora lo voglio tutto per me. Senza interferenze e senza barriere. <<E ci stai. Però dopo, ora devo portare l'auto>> <<ok>> sbuffo come una locomotiva.

Guida ed arriviamo a casa.
Saliamo su e il mio amore mi dice <<Aiutami ad aggiustare casa>>di nuovo?<<no>> mi rifiuto. Lui mi guarda sorpreso e io mi vado  a sedermi sul divano incrociando gambe e braccia. 
<<Ma come?>> <<Jade ti ho detto che non voglio avere nulla a che fare con questa casa>> <<ma Ella, ti piaceva così tanto>> abbasso la testa e mi guardo le mani. <<I...io n...non lo so. I...io V...voglio stare solo con te, non mi interessa il posto>> dico con le lacrime che tentano di nuovo di uscire.  Lo abbraccio e gli bagno la maglia.
<<Ella, ma  stiamo insieme>> gli stringo la maglia e ora so cosa voglio fare, ma prima devo chiederglielo per l'ultima volta <<Jade,non vuoi stare con me a casa dei miei?>> lui scuote il capo, e io non posso vivere senza di lui. Lui è la mia vita, e non posso rinunciarci. Ho diciotto anni, è vero. Ma posso farcela. Perché ho lui e quindi ho tutto. Respiro profondamente <<Jade, io voglio sposarti>>

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