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L'amore, una grande bugia, almeno così credevo... Non ci ho mai sperato sinceramente di trovare l'estremità del mio filo rosso, non ci ho mai veramente provato. Aspetto, ma le mie speranze si stanno spegnendo...

Sono ore che sono qui, attaccato al mio pianoforte, non riesco più a staccarmi, mi sento così libero, compreso e unico quando sono qui. Nessuno capisce perché sia il mio unico sfogo, nessuno capisce perché non parlo mai con nessuno, nessuno capisce me.
Continuo a premere tasti, creo una malinconica melodia, rispecchia a pieno il mio interno, la mia anima.
Non penso più a nulla ma penso a tutto mentre sono qui, ascolto la mia musica e i miei pensieri fondersi creando qualcosa di unico.
D'improvviso una suoneria mi sveglia dalla mia trance e ritorno al mio misero essere terreno, il peso del mondo ricade sulle mie spalle.
Penso tra me e me "Già mi sono rotto le palle di questa giornata" e sono solo le 7:35 del mattino.
Come al solito non ho dormito e ho composto musica tutta la notte solo per non disturbare i miei vicini.
Era dalle 6 che suonavo, ma era ora di andare a scuola. Il posto che odio di più... Devo stare a contatto con il genere umano, che odio con tutto me stesso. Provo quasi ribrezzo a farne parte, ma io mi sento diverso, forse è per questo che nessuno ha conto di me, le persone che mi vogliono bene si contano sulle dita di una mano.
Rispondo al telefono:
"Nam, cosa vuoi?"

"Ti passo a prendere tra 5 minuti,
Preparati!"

"Va bene, a tra poco."

Si Namjoon è uno dei pochi esemplari di genere umano che riesco a tollerare, è un po' come me, ma lui ha molta più voglia di vivere rispetto a me.

Arriva Nam ed entro in macchina, lui è di una anno più piccolo di me, ma essendo stato bocciato una volta ora siamo all'ultimo anno insieme.
Accendo una sigaretta, anche se so che a lui da fastidio che io fumi in macchina, anzi che io fumi in generale.
Con un velocissimo gesto prende la sigaretta dalle mie labbra e la butta fuori dal finestrino.
"Che cazzo fai!!" grido.

"Mi prendo cura di te" esordisce
"visto che tu non lo fai mai!"

Gli regalo uno dei miei sguardi assenti ma pieni di rabbia, ma dentro di me sono felice che almeno qualcuno si preoccupi per me.
Accende la radio e c'è una canzone deprimerte, di quelle adatte a questo periodo dell'anno... L'autunno.
Appoggio la testa al sedile e guardo il cielo grigio e piano i miei occhi si chiudono...
La nostra scuola di trova a circa 30 minuti con la macchina se non c'è traffico e per questo riesco a recuperare un minimo del sonno arretrato che ho.

Arrivati nel parcheggio della scuola scendiamo dalla macchina nera di Nam, e troviamo subito Hobi ad aspettarci sulle scale.
Hobi è uno dei miei amici più vecchi, non che ne abbia molti, di amici dico...
Comunque, lo conosco da quando avevo 3 anni più o meno e ci siamo sempre capiti.
A differenza mia lui è molto popolare, felice e simpatico a tutti, anche se conosce quasi tutto l'istituto, preferisce stare con me.

Spero vada bene come inizio e che vi piaccia, è la mia prima ff e mi scuso per gli eventuali errori🙇🏼
Io sono Chiara🤗
LOVE U ARMY🌟❣️

Stone Heart♥️~Yoonmin✨ [completa] Où les histoires vivent. Découvrez maintenant