He is changing.

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⚠️ capitolo di passaggio.
Leggete la nota in fondo al capitolo, baci. ❤️







Erano passate all'incirca due settimane dalla cena imbarazzante che c'è stata coi ragazzi. Il rapporto tra me e Harry era iniziato ad essere scostante: a volte era molto affettuoso, a momenti appiccicosi, altri momenti distaccato, anche troppo e non riuscivo a smettere di tormentarmi, volevo trovare un reale motivo di questo suo atteggiamento.
Inizialmente avevo dato la colpa alla mia non-risposta alla sua confessione, ma no, non era possibile dato che avevo fatto finta di dormire per tutto il tempo, poi pensai che forse aveva trovato un altro, ma nemmeno quello era possibile dato che passava l'intera giornata con me.
Quindi non riuscivo a trovare davvero una spiegazione.
C'erano stati degli avvenimenti che mi avevano lasciato alquanto spaventato: l'avevo trovato, più di una volta, in camera sua piangendo, a momenti disperato, senza motivo -o così diceva lui, non che io ci credessi, certo-. Però la cosa mi puzzava e non poco, cercava di passare più tempo possibile fuori di casa, tanto da farmi pensare che avesse dei problemi con la madre, ma ogni volta che provassi ad estorcergli qualche informazione di bocca lui sviava il discorso.
Non sapevo più come comportarmi. Ero talmente disperato che oltre ad averne parlato col mio migliore amico, avevo chiesto pure consigli a Scott, che era diventato ufficialmente il ragazzo di mia madre.
Lui disse di dargli spazio e di smettere di interrogarlo, e così feci, ma la situazione parve peggiorare perché lui era diventato sempre più distaccato.

"Harry, smetti di giocare col cibo." Gli ordinai, mentre continuava a punzecchiare le polpette con la forchetta, senza averne nemmeno assaggiato mezza.
"Non ho fame." Disse allora lui, allontanando velocemente il piatto da se, come se fosse un qualcosa di pericoloso.
"Stai diventando sempre più strano." Osservai. "Me ne vuoi parlare una volta per tutte?"
"Non ho nulla da dire." Cercò lui di concludere il discorso.
"È per il fatto che non ti ho risposto, l'altra volta?" Chiesi riferendomi a quella volta.
"Eh?" Disse lui, alzando un sopracciglio con un espressione confusa.
"Si, ti ho sentito quando hai detto che ti stavi innamorando di me." Risposi io, cercando di chiarire i suoi dubbi.
"Ah hai sentito?" Disse solamente.
"Si, ho sentito e se ti stai comportando in modo strano per quello, beh io non ho risposto in quel momento perché non sapevo che dire. Ma a mente lucida ti posso dire che pure io mi sto innamorando di te."
Lo sei già, mi corresse il mio alter ego.
"No, non è per quello..." Disse lui, rinizando a giocare con la forchetta.

Okay, un problema in meno, non era nemmeno quello.
"E allora cos'è?" Chiedi con una punta di delusione nella mia voce per via della sua risposta striminzita.
"Niente Lou, ti prego. Basta domande." Disse, prima di alzarsi e uscire, tornandosene a casa sua.

Sospirai e ritirai i piatti di entrambi, ancora pieni.
Stavo passando le pene dell'inferno.
"Dov'è Harry?" Chiese mia madre entrando in cucina seguita da Scott.
"Credo sia andato a casa sua." Dissi, sospirano ancora una volta.
Lei mi guardò con sguardo da madre apprensiva e mi accarezzò i capelli, come faceva quando ero bambino e avevo un qualche problema.
"Non avete ancora risolto, eh?" Comtinuò lei con voce calma.
"Potremmo se solo sapessi qual è il problema. Questa storia è due settimane che va avanti e ad essere onesti mi sto stufando. E non poco." Confessai.
"Mi dispiace, pensavo che le cose tra voi due stessero andando bene." Disse lei continuando ad accarezzarmi.
"Anche a me dispiace, molto." E allora lei mi abbracciò forte.

Bene, stavo facendo pena pure a mia madre.
"Prova ad andare a casa sua." Mi suggerì Scott.
"No, penso che voglia stare solo, sennò sarebbe rimasto qua."

Se avesse voluto stare con me, ora saremmo in camera mia ad abbracciarci, baciarci. Semplicemente ad amarci, pensai.

"Vedrai che tutto si sistemerà il prima possibile, ragazzo." Parlò ancora, dandomi una leggera ma assicurante pacca sulla spalla.
"Me lo auguro." Dissi " vado in camera mia, ci vediamo più tardi."
Mia madre guardò Scott con aria triste e sussurrò "forse è meglio rimanere qua a tenergli compagnia."
"In che senso?" Chiesi, voltandomi nella loro direzione.
"Sai, oggi è il nostro mesiversario e volevamo andare a cena fuori, ma faremo un altro giorno." Disse Scott, abbracciando teneramente mia madre.
"Oh si, giusto! Comunque non c'è bisogno, andate pure. Io avrò le ragazze a tenermi compagnia." Dissi sfoggiando il mio sorriso smagliante -prettamente falso-.
"Sei sicuro?" Domandò mi madre.
"Sicurissimo." Risposi io, lasciandole un bacio sulla guancia. "Mi raccomando, siate prudenti." Continuai, facendoli ridere.

Dopo un po' mi salutarono e dopo avermi raccomandato duecento volte le stesse cose, uscirono di casa tutti felici.

Dopo aver preparato la cena per le ragazze, -e per preparato la cena si intende scaldare del latte nel microonde- mi buttai sul divano e accesi la tv.
Stetti in quella posizione per un'oretta buona, fino a quando non suonò il campanello.

Svogliatamente mi alzai sul divano ed andai ad aprire la porta, non trovando nessuno.
Abbassai lo sguardo e sul tappeto trovai una lettera con scritto:

'Per Louis. Tutto quello che non ti ho mai detto.
Mi dispiace.
    H.'





***
Ciao a tutte ragazz*, so che il capitolo è cortissimo ma come avevo già scritto è un capitolo di passaggio, che sarà fondamentale per il prossimo che leggerete.
Lo so che vi sto lasciando così, probabilmente con delle bestemmie in gola, ma era momento che la storia prendesse un po' di 'movimento'.
Secondo voi, cosa dirà Harry a Louis in questa lettera? Avete una qualche idea? Fatemelo sapere nei commenti e magari lasciate una stellina se il capitolo vi è piaciuto.
P.s. prima di scrivere questo capitolo ho letto una storia oscena, spinta dalla curiosità mi sono letta anche il sequel, (per farmi ancora più male........) anch'esso osceno e mi ha mezzo rincoglionita, quindi scusatemi se questo capitolo fa cagare 😅😂

Love you as always, G.

Portrait. [L.S]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora