capitolo 11

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kachan's pov
driinnnn

la campanella che segna la pausa pranzo mi riporta alla realtà.

credo di aver dormito tutte le ore scolastiche precedenti, dannato deku che mi hai tenuto sveglio tutta la notte a pensarti.

mi volto verso il mio compagno di banco che imperterrito continua a fissare il professore, che si stia vergognando? ma di cosa poi?

vedo un velo di rossore sulle sue guance, forse è in imbarazzo.

comunque nessun rossore terrestre potrà mai essere paragonato a quello di ieri, a casa mia, sul mio letto, sotto di me.

quando sono entrato e l'ho visto, mi sono bloccato perchè effettivamente ero solo in asciugamano ma non mi sarei mai aspettato che venisse verso di me con quello sguardo.

quello sguardo bramante di desiderio.
tale e quale al mio quando penso a lui.

quando poi si è fermato, ho deciso io di avvicinarmi a lui e l'ho baciato.

siiiii, ho baciato dekuu

cazzo se l'ho baciato, ma non ci siamo limitati a questo, è stato letteralmente paradisiaco sentire i suoi gemiti sommessi, sentire la sua pelle sotto le mie mani, sentire le sue labbra.

mi scappa un sospriro ricordando come ci siamo dovuti staccare per evitare di farci vedere da mia mamma. non nego che mi sarebbe piaciuto continuare quello che stavamo per fare.

di sottecchi l'ho guardato tutta sera, era sempre un po' rosso, imbarazzato.

dopo aver cenato da noi, l'ho riaccompagnato a casa e lui ha scoperto che abitiamo nella stessa via, a qualche casa di distanza.

sulla porta di casa sua è partito l'attimo di imbarazzo, che lui ha spezzato balbettando -m-mi sono d-davvero divertito o-oggi...- ha distolto lo sguardo -g-grazie-

-non ringraziarmi, stupido- gli stampo un bacio veloce sulla guancia -a domani- poi mi sono girato e me ne sono andato lasciandolo li.

-kacchan, ohi? kacchan-

accidenti oggi non riesco proprio a stare sveglio, mi stropiccio gli occhi e mi giro ancora una volta verso il mio deku -che c'è?-

esita un attimo poi continua a parlare -kacchan, non dovresti dormire a scuola, qui veniamo per imparare...-

-sei il solito nerd- dico annoiato, non ho intenzione di stare attento alla prossima lezione, nemmeno se me lo chiede lui.

[...]

finalmente sono finite tutte le ore, non ce la facevo più. alla fine ho ascoltato il noioso professore di storia e pure quella di italiano.

deku deve ritenersi fortunato, praticamente non sono mai stato cosi attento.

-e-ehi k-kacchan...?- mi richiama mentre sto mettendo via le mie cose.

lo guardo aspettando che continui ma ancora una volta esita -a-andiamo a c-casa in-insieme?- è diventato tutto rosso.

sorrido. adoro l'effetto che faccio su di lui -certo, andiamo- appena lo dico i suoi occhi si illuminano leggermente e mi regala uno dei suoi splendidi sorrisi.

ci dirigiamo fuori da scuola, camminando uno di fianco all'altro.

ci avviamo per il lungo viale alberato che ci separa dalla nostra via in totale silenzio, scambiandoci qualche occhiata fugace.

visto che non sembra intenzionato a parlare e a me basta la sua presenza per essere felice, mi guardo un po' in giro.

devo dire che comunque oggi è una bella giornata e questo viale è davvero bello. la penombra ti tiene fresco nonostante ci sia il sole che ti scalda.

i need you || bakudekuWhere stories live. Discover now