Capitolo 21

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Non potevo farcela. Non potevo rivivere di nuovo tutto il dolore del mio passato, tutto l'orrore che mi aveva portata fino a quel punto. Matt sosteneva che fosse per il mio bene, che fosse l'unico modo per stare meglio, ma come poteva essere così se mi sentivo sprofondare di nuovo al solo pensiero di ciò che mi era successo? Non volevo raccontare la mia storia, non volevo riviverla, volevo solo dimenticarla e parlarne non poteva essere d'aiuto in questo. Avrebbe solo peggiorato le cose, riportando a galla i ricordi che con molta fatica stavo provando a seppellire negli angoli più nascosti e profondi della mia memoria.

Non potevo farcela. Era l'unica cosa che continuavo a ripetermi da quando Matt mi aveva detto senza mezzi termini che non avevo scelta, dovevo raccontare ogni cosa, altrimenti me ne sarei dovuta andare per sempre. E all'inizio non avevo avuto alcun dubbio, ero corsa in camera mia e, dopo essermi chiusa a chiave dentro per impedire a chiunque di cercare di fermarmi, avevo tirato fuori ogni vestito che possedevo dall'armadio e l'avevo lanciato con noncuranza sul mio letto per poi infilare tutto in fretta e furia nella valigia. Avrei lasciato la casa il giorno stesso.

Poi però le voci di Harry, Lexy e Niall che bussavano alla porta e mi chiedevano di aprire mi avevano fatta bloccare. Che diavolo stavo facendo? Potevo andarmene, ma poi cosa avrei fatto? Non ero ancora pronta a lasciare andare per sempre quelle persone meravigliose che in così poco tempo mi avevano dato così tanto, senza considerare tutto quello che avrebbe comportato ritornare alla vita reale. Non avevo ancora riacquistato il controllo e temevo seriamente che, visto il mio stato mentale, non avrei resistito molto alla tentazione di ricorrere nuovamente ad alcol e droga per dimenticare. Persino in quel momento stavo facendo uno sforzo incredibile a contenere il bisogno di annebbiarmi la mente. Uscire dalla casa significava ritornare al punto di partenza: una ragazza senza prospettive, senza futuro e senza alcuna possibilità, una ragazza senza vita. Quindi a che scopo andarsene? No, quella non era un'opzione. Dovevo restare, anche se restare significava affrontare il passato. Sapevo che ne sarei uscita distrutta, ma d'altronde, non ero già distrutta? Una ragazza fragile, spezzata, incapace di tenere insieme la sua vita? In qualche modo, dovevo riuscire a trovare la forza di aprirmi e raccontare la mia storia, liberandomi da quel peso che mi portavo dentro ormai da fin troppo tempo. Probabilmente Matt aveva ragione, affrontare le mie paure mi avrebbe aiutata a superarle, ma ne sarei stata capace?

Le voci di Harry, Lexy e Niall che continuavano a chiamarmi e che, con il passare del tempo, diventavano sempre più preoccupate mi riportarono ancora una volta alla realtà e mi diedero la risposta che stavo cercando: se non riuscivo a farlo per me stessa, dovevo almeno provare ad andare avanti e resistere per le persone che mi amavano. Per i miei genitori, che, nonostante tutto quello che avessi fatto passare loro, continuavano ad avere fiducia in me e a sostenermi, sperando che un giorno sarei stata meglio e in grado di rimettere in sesto la mia vita. Per Lexy e Niall, che non conoscevo da molto tempo, ma erano comunque riusciti a farsi strada nel mio cuore e a radicarsi più nel profondo di chiunque altro avessi mai incontrato, tanto che il solo pensiero di deluderli mi faceva stare male. Per Harry, che era riuscito a capirmi con un solo sguardo, che mi aveva dato il suo sostegno e che era diventato tutto per me. Lo amavo come non avevo mai amato nessun altro e mai avrei pensato che si potesse amare qualcuno nel modo in cui io amavo lui. Queste persone ci tenevano a me tanto quanto io tenevo a loro e si meritavano che io facessi qualcosa per ricambiare il loro affetto. Dovevo lottare per loro.

Mi ero ormai convinta che restare e affrontare le mie paure fosse la cosa più giusta da fare, ma questo non rendeva più facili le cose.

In quel periodo mi ero illusa di stare meglio, ma erano bastate quelle poche parole di Matt a distruggere ogni fantasia in cui stavo vivendo. Non stavo meglio e non lo ero mai stata. Magari non c'erano alcol e droga a stordirmi e a non farmi pensare, ma lo stavo facendo benissimo anche da sola, perchè, fino a quel momento, avevo sempre cercato inconsapevolmente un modo per distrarmi e cancellare dalla mia mente ogni traccia di ricordo.

Addicted to you [H.S.]Where stories live. Discover now