〚Goffi risvegli〛XII

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[Aggiornato e revisione in corso...]

Candide nuvole grigiastre defluivano nelle morbide pennellate di azzurro ceruleo, nascondendo le ultime stelle che disperatamente rimanevano incastonate nella sfera celeste.
Lo scheletro dalle ossa nere si era svegliato da poco. Seduto a gambe incrociate, guardava assonnato il paesaggio sconosciuto oltre l'ingresso roccioso della grotta. Lo scheletro più piccolo era ancora accucciato vicino a una parete muschiosa, il cranio sul cuscino di fili blu.
Nonostante la taciturna quiete, aveva riposato pochissimo quella notte, troppo preso dalla condizione del minore.
Sospirò pesantemente, ripensando a tutto quello che era successo dal giorno della battaglia ad Underswap. La precipitosa catena di eventi ruzzolò nella sua mente come un film muto dei vecchi tempi, che cosa bizzarra. Il suo modo di comportarsi e pensare era completamente variato in un battito di ciglia, inizialmente doveva "neutralizzare", o quantomeno render inoffensivo, Ink; ma gli bastò trovarsi il vago e dolorante sguardo del minore a un palmo dal naso per fargli riaffiorare la vecchia promessa fatta il giorno in cui gli fu dato l'incarico di proteggere l'equilibrio degli AU. Promessa fatta un po' più a sé stesso che a altri.

"Però, certo che è un bel disastro tutto ciò" Pensò, scuotendolo la testa curva verso i piedi ossuti.

Un mugolio roco lo fece scattare verso sinistra, dov'è la figura indolenzita e per metà cosciente di Ink si stava alzando goffamente per mettersi, come minimo, seduto. Il minore scrutò allarmato l'ambiente circostante, non riconoscendo o ricordando nulla.

«Ben svegliato, come ti senti?» Chiese, sollevato di vederlo sveglio, Error.

Il creatore si massaggio la nuca, mormorando un «Abbastanza bene».

«Dove siamo?» Continuò poi, mentre che i ricordi cominciavano a riaffiorare nella sua mente.

«In una grotta che ho scovato dopo che sei svenuto, ha piovuto a dirotto fino a un'ora fa» Rispose il distruttore, alzandosi e stendendo le braccia verso l'alto, così da stiracchiarsi.

Ink si alzò a sua volta.
Error si era preoccupato per lui...di nuovo.
Ciò voleva dire che in un certo senso, ci teneva a lui?
O c'era un doppio fine in quella situazione?
Vedendolo così immerso nei suo ragionamenti, il distruttore si inclinò di busto, giungendo alla sua altezza. Le iridi gialle/blu si scontrarono con quelle verde stella e blu cerchio del minore, destate dal loro "osservare il vuoto".

«Sicuro di stare bene, hai un'aria strana...» Domandò con fare dolce e preoccupato il maggiore, pericolosamente vicino al viso del minore.

Lo scheletro bianco assunse un'espressione impanicata, mentre che le sue gote si tingevano di varie graduazioni confetto di arcobaleno.

«Emm...n-no, CIOÈ SI! ...E-ecc-- Io...» Farfugliò alla rinfusa il creatore, gesticolando animatamente.

Il distruttore ridacchiò, una volta tanto quel suono sdoppiato e grave, apparí dolce e irresistibile alle orecchie del minore.
Si sentì inondare da un calore formicolante, concentrato principale all'altezza dello sterno.

«Sei proprio buffo quando vai nel panico» Ridacchiò sorridente lo scheletro maggiore, dandogli un colpetto con le falangi gialle sulla fronte.

Ink si irrigidì di colpo, come se fosse stato rinchiuso in un cubo di cemento. Rimase lì, sul posto, ad osservare la figura di Error camminare a grandi falcate verso l'ingresso della grotta e fermati a prendere una boccata d'aria, poco dopo si girò a scrutarlo. Dov'è si posavano le sue iridi dava una sensazione di bruciore al creatore, come frecce infuocate io cui bersaglio era il suo corpo.

«Che fai? Vieni?» Lo incitò un po' seccato, ansioso di scoprire cosa aveva da offrigli quel territorio inesplorato.

Ink annuì deciso, raggiungendo il suo compagno di disavventure con ancora addosso quella strana e opprimente sensazione.
Un paesaggio ricco di vegetazione si estendeva oltre l'orizzonte, mentre che il sole iniziava a levarsi in cielo.

«Piani?» Chiese Ink, speranzoso che nel indefinito tempo in cui aveva perso coscienza Error avesse quantomeno ipotizzato in quale AU fossero.

Lo scheletro nero socchiuse le palpebre scuotendo la testa da destra verso sinistra, schioccando la lingua in segno di negazione.

«Mi verrà qualcosa in mente strada facendo» Esordì infine, apprestandosi a scendere la ripida e terrosa fiancata della collina.

Il creatore stava per rispondere al poco maturo e insensato ""piano"", se così si poteva i tender, del Distruttore; quando poggiò male il piede in un fosso e per poco non andò in collisione con il terreno.
Il suo polso sottile venne prontamente afferrato dal maggiore, il quale con scatti involontari e istintivi lo fece caracollare verso di sé.
In una posizione alquanto imbarazzante, ovvero Error proteso verso Ink con una mano sul suo fianco e l'altra stretta al suo polso, e Ink sottomesso dalla presa quasi possessiva del maggiore; i due calarono in un silenzio imbarazzante.

«S-scusa...» Mormorò il distruttore distogliendo lo sguardo, con un lieve bagliore giallognolo sulle gote.

Aspetta.
Error era...arrossito?
Possibile?
Ink sbatté le palpebre due o tre volte di seguito, giusto per accertarsi di essere sveglio e non in uno strato sogno.

«Fa nulla, tranquillo. G-grazie...».

I due si allontanarono l'uno dall'altro altro, incapaci di sostenere il reciproco sguardo.
Il minore avvertì ancora quella bizzarra sensazione propagarsi per tutta la sua gabbia toracica, mettendolo in subbuglio.

Quello era solo l'inizio.

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Belli questi capitoli no?

No!

Comunque, la storia si fa articolata gente ÉwÉ

Che succederà in questa nuova timeline?

Ah bho...io non spoilero

Error: Ma io s---

*Gli tappo la bocca* Zitto!!! Se ci tieni alla vita >:3

ĪĿ ᑎƐŔO DƐĿĿ'ᗩŔƇOßᗩĿƐᑎO (ƐŔŔOŔĪᑎҠ)Where stories live. Discover now