[Aggiornato e revisione in corso...]
Il piano inferiore disponeva di una cucina il legno, un salotto con due piccoli divanetti, un tavolino e un televisore degli anni 80 con tanto di antenne sulla sommità; e altre due stanze l'una di fronte all'altra in un piccolo corridoio che dava su una via cieca. Il creatore si fece strada lungo quello stretto cunicolo, fermandosi a due passi dalla prima porta alla sua sinistra. Era in legno nero, con diversi squarci obblighi. Appoggiò delicatamente una mano sul pomello è lo girò...nessun risultato. La porta non ne voleva sapere di aprirsi, così si voltò e provò con l'altra. Questa era di legno bianco, il pomello di una vernice dorata un po' deteriorata. Ripeté le stesse mosse, ma nulla. Chiusa anche quello.
"Una di queste deve condurmi all'uscita, ma quale...?" Si chiese, portando indice e pollice al mento.
«Nessuna delle due, semplice no» Ribaddì la voce di Error, facendo sobbalzare il piccolo scheletro.
Il distruttore era poggiato contro la parete a pochi metri da lui, evidentemente lo avevo guardato per tutto il tempo, intuendo le intenzioni del pittore.
«Perché mi tieni qui, cosa vuoi da me...» Disse con monotonia Ink, era una domanda?
Error sbatté le palpebre confuso, come mai tutto d'un botta quella strana monotonia. Si aspettava una nota di paura, rabbia, confusione, rancore, sfida. Come mai sembra non trasmettete...emozioni?
Ink si lasciò scivolare a terra, portando le gambe al petto e la mano destra al centro del torace. Ora sembrava sofferente, ma non più di tanto. Quasi come se si dovesse sforzare di provare emozioni, come se non ne avesse mai provate.
Error fu assalito dal panico, anche se non ne traeva ragione, si inginocchiò davanti a lui rimanendo a debita distanza, ovvero qualche centimetro.
«T-tutto bene?» Chiese, cercando di mostrarsi calmo.
Ink scosse la testa, stringendo le palpebre e potando le mani ai lati della testa.
«L-le f-fia-l-le...» Balbettò, mugolando dal dolore.
«Le fiale? Quelle con i tuoi colori intendi?».
Il più piccolo annuì. Fu lì che Error si rese conto di no star più ragionando, si stava preoccupando per Ink.
Aveva paura di ciò che stava succedendo a Ink.
In qualche modo, lui...teneva a Ink?!
Che quella sensazione fosse...NO!
Non poteva né doveva!
Mentre che la sua mente veniva invasa dai quei pensieri tirò fuori dalla tasca una chiave blu scura, la inserì nella serratura della porta nera e garantì l'accesso alla stanza. Anch'essa dalle tonalità scure, quasi mortorie, le pareti solcate da profondi graffi così come le scheggiature sul pavimento in legno. Gettato in un angolo della stanza, delle fiale colorate erano sistemate su degli appositi foderi, a loro volta su una fascia di pelle marrone. Ink alzò lo sguardo e, intravedendo quelle allegate tonalità, scattò in avanti e si lanciò sulle fiale. Il distruttore rimase paralizzato, troppo confuso per capire ciò che accadeva.
Glup! Glup! Glup!
Un suono sordo riempì l'aria, mentre che la testa del più piccolo effettuava piccoli movimenti.
«I-ink?» Chiese Error, palesemente confuso.
Questo si girò, da un lato della sua bocca pendeva una sottile striscia di liquido colorato, sicuramente dovuto al contenuto delle fiale che aveva ingerito.
«Mi spieghi che ti è preso?!» Sbottò nervosamente lo scheletro nero, sbattendo un pugno contro la porta.
«Ecco...è complicato, l-lascia stare! Piuttosto cosa devi farmi? Perché mi tiene qui? Perché non mi hai lasciato alla mia...sorte?» Le parole gli uscirono tutte d'un fiato, così come la voglio immensa di liberarsi da quel pesante peso che aveva nel petto.
«Non immagini nemmeno in che casino mi sono cacciato...» Sussurrò Error, accennando un sorriso falso ad occhi lucidi.
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Eccome! :3
Forse Ink ha avuto una reazione esagerata, ma ho pensato di modificare qualche cosuccia qua e là nelle caratteristiche sue e di Error...
Comunque taggo la mia Sensei Undertaliana che IERI (sono abbastanza Sorry) ha fatto il compleanno
mimi_violet Sorry per il ritardo, volevo pubblicare ieri ma...
coffcoffimprevisticoffcoff
Bhe, al prossimo capitolo ;3
Qualcuno mi insegni a disegnare, non riesco a fare nessuno in questo gioco! Neppure Flowey... c'è.... Help!! QmQ
CITEȘTI
ĪĿ ᑎƐŔO DƐĿĿ'ᗩŔƇOßᗩĿƐᑎO (ƐŔŔOŔĪᑎҠ)
Fanfiction«Le emozioni che provo sono innumerevoli, una per ciascuna sfumatura di TUTTI i colori esistenti al mondo, anche quelli che non conosco -se ne esistono-». «Ma ciò che provo per te è nero come l'inchiostro da cui prendo il nome, perché tu sei il nero...
