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Cerco di ricordare...
Voglio ricordare quell'unico abbraccio che Arthur mi ha donato...
Ma come posso farlo se sono rimasto per tutto il tempo incosciente?
Ci ho pensato per tantissimo tempo...
Il mondo attorno a me si evolve e cambiava con il passare del tempo...
Eppure, sono sempre stato certo che in qualche modo Arthur sarebbe tornato, devo solo continuare ad aspettarlo.
Quando ho capito che per me non c'era un posto, se pur piccolo, nel suo cuore mi sono arreso, ma nonostante tutto non riuscivo ad impedirmi di desiderare un abbraccio.
Ero il suo servo....
Ero un amico quando ne aveva bisogno...
Ero suo compagno di avventure...
Sapevo bene che non potevo annellare a niente di più.
Non sarei mai e poi mai diventato il suo amante.
A me non erano concessi baci, abbracci, carezze o tocchi romantici.
Avevo perso il conto di quante volte Arthur avesse concesso quei tocchi anche ai cavalieri, ma nessuno di loro ero io.
Poi dopo l'ultima battaglia contro Morgana è morto.
Questo mio desiderio egoistico di abbracciare Arthur si è trasformato nel bisogno più assoluto di sentirlo, vederlo vivo per poter ridere e scherzare ancora una volta insieme.
Avevo perso il conto dei giorni, dei mesi, degli anni, dei secoli passati nella sua attesa e mi stavo lentamente rassegnando al fatto che non sarebbe mai più tornato.
Quando una luce, però, si sprigionò dal lago di Avalon ed Arthur apparve davanti a me, completamente bagnato che si guardava intorno per capire dove fosse, non riuscì a dire nemmeno una parola.
Inizia a correre verso di lui e gli saltai al collo facendo cadere entrambi a terra, tenendolo stretto tra le mie braccia contro il mio corpo.
So che lui ha tante domande, ma non è questo il momento, non lo è...
Dovrà aspettare perchè io possa rispondergli...
Dovrà aspettare che questa marea di lacrime e sentimenti, mai versati smettano di scorrere e ritrovino un equilibrio che mi permetta di allontanarmi e parlargli.
