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Merlin era appena arrivato a Camelot ed aveva assistito alla morte di un ragazzo che aveva usato la magia, la madre del ragazzo aveva minacciato Uther di privarlo del figlio come lui aveva fatto con lei, ma la cosa non aveva scosso il re più di tanto che si era limitato a dare ordine alle guardie di catturare e giustiziare la strega.
Lei, però, era riuscita a scappare con l'utilizzo della magia del quale era stato accusato il figlio innocente.
In quei due giorni che era lì Merlin si era scontrato con il principe Arthur.
In un primo momento l'aveva davvero giudicato come un asino borioso, arrogante ed alquanto stupido e se qualcuno gli avesse detto che sarebbe rimasto ferito per proteggerlo lo avrebbe ammazzato di certo.
La notte della festa nel castello Merlin era in sala ad osservare quello che succedeva piuttosto incuriosito. Quando la cantante che si doveva esibire iniziò a cantare, vedendo che tutti s'addormentavano si chiuse prontamente le orecchie ed aspetto per vedere cos'aveva davvero in mente la donna.
Quando la vide estrarre un coltello e mettersi sotto il pesante candelabro che pendeva dal soffitto con un incantesimo glielo fece cadere sopra evitando, dato che ne aveva la possibilità con l'utilizzo della sua magia, la morte del principe nel sonno.
Quando tutti si svegliarono capirono cosa stasse succedendo, ma la strega con le ultime forze lanciò il coltello. Merlin a quel punto agì d'istinto, si mise davanti al principe e prendendolo per le spalle lo fece cadere in terra seguendolo poco dopo sentendo, però, un dolore fortissimo al fianco.
Arthur si mosse sotto il corpo del mago che si lasciò scappare un gemito di dolore che soffoccò mordendosi il labbro mentre si metteva in piedi nascodendo con il braccio l'elsa del coltello che sporgeva e tese la mano al principe aiutandolo a rialzarsi.
Il principe non si era accorto di niente e Merlin cercava di non darlo a vedere troppo continuando a nascondere il coltello muovendosi di quando in quando per nascondere al movimento del principe e di suo padre la ferita.
Uther, allora, disse: «Hai salvato mio figlio, meriti una ricompensa»
«Non c'è né bisogno, Maestà. Ero vicino e ho fatto il mio dovere» rispose il giovane mago sorridendo incerto sentendo le forze abbandonarlo anche se la perdita di sangue era poca il dolore lo stordiva per questo sapeva che doveva raggiungere Gaius per farsi medicare.
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Uther, però, era davvero molto insistente: «Chiedi tutto quello che vuoi e ti sarà dato»
Merlin, allora, cercando di sopportare quel dolore disse: «Maestà, non siete obbligato a ricompensare il mio gesto... » un fitta al fianco lo costrinse a mordersi con forza l'interno della bocca per non farsi scappare un gemito di dolore.
Il sovrano prese così la sua decisione: «Diventerai il servo di Arthur»
Merlin non potendone davvero più si limitò ad annuire accettando la decisione dell'uomo ed iniziò ad avvertire una chiazza umida sul suo corpo, attorno alla lama così disse sommessamente: «Se non chiedo troppo vorrei andare un attimo nelle stanze di Gaius, tornerò subito per sapere cosa dovrò fare domani»
