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Arthur aveva appena chiuso gli occhi ormai completamente sfinito.
Erano vicino al lago di Avalon, ma Arthur aveva ancora una cosa da fare ed osservò Merlin: «Torna. Ritorna da me, ti prego»
Sentendolo implorare, pur sapendo di non esser sentito dal giovane mago disse: «Sono qui. Sarò sempre qui con te»
Le lacrime, però, bagnavano incensati il suo volto.
«Merlin...» disse Artù con un lieve sussurrò: «Che cosa ti avevo detto riguardo al piangere? Nessun uomo merita le tue lacrime, nemmeno io»
S'accomodò vicino all'amico posando la mano sul suo braccio in una lieve pressione.
Non voleva raggiungerlo di nuovo, ma dargli semplicemente la sensazione che mai e poi mai l'avrebbe abbandonato.
Merlin, però, non s'accorse di quel tocco e prese la pozione che tempo prima avevano usato per vedere Uther.
Il giovane mago era certo che se avesse potuto rivederlo un ultima volta, allora, avrebbe smesso di sentire un vuoto enorme dentro di sé.
La sua anima, però, sembrava veramente perduta e nessuno l'avrebbe riportata indietro.
In quel momento il suo sguardo si posò sul fantasma di Arthur, fece per dire qualcosa, ma il principe l'anticipò: «Ho smesso di soffrire, Merlin. Tornerò da te devi solo aspettarmi ed un giorno saremmo nuovamente insieme»
«Ti amo...» disse il mago con le lacrime agli occhi.
«Lo so, Merlin...» s'interruppe un attimo e prima di andarsene aggiunse: «Ti amo, anch'io e se continueremmo ad amarci il destino ci permetterà di ritrovarci»
Merlin rimase ad osservarlo svanire e dopo aver affidato le sue spoglie mortali al lago di Avalon se ne andò lontano da Camelot tenendo con sé il medaglione che il principe gli aveva affidato.
