Sebaciel

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Non pubblico da una vita, lo so. Perdonatemi, ma con i problemi di wattpad e tutto il resto non avevo proprio idee :( né voglia
Intanto sto lavorando ad altre cose, vedetela in questo modo
Spero vi piacerà. Sappiate che non ho incluso gli ultimi avvenimenti, quindi niente morti e niente... parentele. E petdonatemi gli errori di trama, ma dovrei continuarlo da due anni

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Fandom/manga: Kuroshitsuji
Personaggi: Sebastian e Ciel
Rating: Rosso

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Era una silenziosa e tranquilla notte estiva. Non vi era alcun rumore udibile, al di fuori di un respiro affannato all'interno della ben nota Villa dei Phantomhive.

Lì, in una camera da letto decisamente spaziosa, c'era Ciel, steso sul suo letto e intento a guardare il soffitto mentre cercava di far diminuire il proprio battito cardiaco.

Incubi. Era un problema che aveva quasi risolto, quello degli incubi, ma anche dopo anni quando essi lo raggiungevano lui non riusciva a tirarsene fuori se non svegliandosi.

Sospirò profondamente e scese dal letto. Aveva bisogno di compagnia, ma non voleva svegliare la servitù e non aveva voglia di chiamare Sebastian.

Ritenendo calmante una passeggiata, uscì dalla propria stanza e iniziò a cercare il suo maggiordomo, ben sapendo che nessuno si sarebbe fatto domande o lo avrebbe notato: ora aveva sedici anni, era più libero di quanto non fosse stato anni prima.

Ciel si guardò intorno mentre cercava Sebastian. Non aveva idea di dove potesse essere, ma probabilmente non era molto lontano. Egli avrebbe potuto avere qualche problema e il demone doveva intervenire subito.

Lo cercò in tutta la villa, senza trovarlo da alcuna parte. Alla fine decise di uscire sul terrazzo a prendere una boccata d'aria fresca.

Lì finalmente lo vide. Sebastian era in un angolo del giardino e stava coccolando un gattino nero, teoricamente di nascosto.

Ciel si sentì scuotere da una fitta di gelosia immotivata. Avrebbe voluto essere al posto di quel micio.

Il maggiordomo lo vide e lo raggiunse poco dopo.

《Avete avuto ancora incubi, signorino?》 chiese subito.

《Conosci già la risposta. Tu invece stai ancora lì con quei gatti》 fece in risposta il ragazzo.

Il demone sorrise e disse: 《Non sarete mica geloso di un gatto》

《E se anche fosse?》

Ciel gli diede le spalle per non far vedere il suo rossore. Lo aveva beccato.

Del resto peró come biasimarlo? Sebastian era alto e figo, anche un prete sarebbe diventati gay per lui. E Ciel per lui era gay eccome.

《Posso permettermi di dire che siete cresciuto davvero bene, signorino?》  sussurrò la voce del demone al suo orecchio, facendolo sussultare.

Sentì una sua mano andare sotto la propria maglia del pigiama e accarezzargli il petto, facendolo sospirare.

《Sebastian...》 mormorò. Non voleva rifiutarlo, ma voleva cambiare posto. Lì chiunque lo avrebbe potuto vedere.

Il maggiordomo lo prese in braccio con qualche difficoltà in più rispetto a qualche anno prima: Ciel gli arrivava alla spalla ormai. Senza dire nulla lo portò nella camera del suo padrone e chiuse la porta a chiave.

Il giovane si ritrovò un momento dopo totalmente nudo, sovrastato da un demone che stava mettendo in mostra il meglio di sé.

Sebastian lo baciò con una passione inaspettata ma decisamente non sgradita. Ricambiò il bacio mentre il demone lo accarezzava, scendendo lentamente verso il suo bacino.

Il ragazzo cercò di concentrarsi sul bacio, ma quando sentì le dita dell'altro sfiorare il suo orfizio si staccò, agitato.

《Non serve aver paura, signorino. So quel che faccio》 sussurrò seducente il demone, accarezzandogli il volto con un dito.

《Fai piano... io al contrario di te non ho mai fatto niente del genere》 ammise il giovane imbarazzato.

《Non preoccuparti》

Ciel annuì e lo baciò di nuovo, dandogli la possibilità di fare ciò che il demone bramava da più tempo di quanto il giovabe potesse anche solo immaginare.

Sebastian sapeva che l'anima di quel giovane già apparteneva a lui, ma possederlo anche fisicamente fu una soddisfazione e un piacere immensi.

Ciel, dal canto suo, non aveva mai provato tanto piacere per mano di una persona, e rimpianse di non aver mai fatto il geloso con Sebastian prima di quel momento.

Il tempo che seguì dopo risultò pieno di piacere, di baci e di carezze, finché non vennero entrambi, Sebastian con un gemito e Ciel con un urlo, soffocato dalle labbra del demone sulle sue.

Da quella notte Ciel non ebbe più incubi. Solo sogni su quella nottata.

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Scusate se fa schifo, con le prossime giuro che rimedierò. Contando sul fatto che wattpad vada e si legga, sad.
Beh, buona continuazione.

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