Tianshan

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Qual è il vero nome della ship? Questo è fondamentalmente inventato, quindi non è valido :/
Mi ero detta di fare solo ff ambientate nelle storie ma ovviamente non so mantenere le promesse, quindi niente, va così.
Enjoy

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Fandom/manga: 19 days
Personaggi: He Tian e Mo Guan Shan
Rating: Rosso

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《Direi che questo è proprio il miglior bottino che io abbia mai conquistato》.

He Tian sogghignò, agitando la coda appuntita con soddisfazione. Il suo sguardo era puntato su un angelo dai capelli rossi, che in quel momento era privo di sensi.

Sapeva bene chi era. Come faceva sempre, aveva seguito la sua preda per tempo, prima di decidere di rapirla. Così facendo poteva sapere tutto ciò che gli serviva.

Mo Guan Shan, soprannominato "il rosso"* per via dei suoi insoliti capelli rossi. A quello che aveva visto, di angelico aveva solo le ali.

Tian non avrebbe mai toccato un angelo comune, ma lui comune non lo era. Per come la oensava, quello era un angelo da dominare.

Non era mai stato un diavolo paziente, quindi aspettò solo un paio di minuti prima di iniziare a divertirsi, nonostante l'altro fosse ancora svenuto.

Usando tutta la delicatezza di cui era capace gli levò l'abito bianco caratteristico di tutti gl angeli. Sotto aveva solo un paio di boxer bianchi che non si aspettava di trovare.

Si tirò su e lo guardò per bene. Aveva fatto un'ottima scelta.

Gli andò sopra, iniziando a lasciargli sul collo una serie di succhiotti ben visibili. Era un modo ben più divertente di marchiare un suo sottomesso.

Gli lasciò anche qualche segno di morso nei punti dove la pelle era più morbida e invitante. Il rosso gemette lievemente; non doveva essere poi tanto svenuto.

Tian lo ignorò, dedicandosi al suo petto. Gli lasciò una serie di baci, morsi e succhiotti anche lì, per poi dedicarsi ai suoi capezzoli, leccandoli, succhiandoli e mordicchiandoli fino a renderli deboli. L'angelo ansimò a piano, facendo sorridere il diavolo.

Era ora di dedicarsi alla sua parte più bassa, che dopo tutti quei giochetti si era decisamente risvegliata.

Gli levò i boxer e gli massaggiò l'erezione per qualche minuto, volendo vedere la reazione dell'altro.

Un'espressione di puro piacere. Tian sorrise e, sempre guardando la sua espressione, glielo prese in bocca.

Poco dopo il rosso si svegliò.

Quando, dopo un'iniziale smarrimento, capì cosa stava succedendi, urlò e cercò subito di andarsene.

《Lasciami andare, diavolo! Io non voglio-》, iniziò ad urlare. Il diretto interessato lo prese per i polsi e lo inchiodò a terra, interrompendo la sua frase a metà.

《Rilassati, Rosso, non sono qui per farti del male. Te ne avrei già fatto, se fosse quello il mio obiettivo, non credi? Rilassati e lasciati andare~ tanto ho già verificato che le mie attenzioni non ti dispiacciono》.

Non attese una risposta e, stavolta tenendolo per i poksi, riprese il suo kavoro.

Potè mollargli i polsi prima del previsto; il rosso stava godendo abbastanza da dimenticare l'artefice del suo piacere. Di certo non sarebbe scappato.

Il diavolo si ritrovò ad ingoiare il frutto del suo lavoro a tempo record. Con quell'atto il rosso era diventato suo.

Quasi non gli permise di riprendere fiato; con una mano gli bloccò entrambe le mani sopra la testa, mentre con l'altra stuzzicò il suo orfizio.

L'angelo lanciò un gridolino e cercò di divincolarsi, il volto dello stesso colore dei suoi capelli. Tian lo ignorò e continuò ad accarezzarflielo, facendolo presto gemere di sofferenza. Voleva di più.

Tolse la mano e si inumidì un dito, per poi infilarglielo dentro.

L'urletto che uscì dalla bocca del rosso disse abbastanza da fargli aggiungere subito un secondo dito.

《N-No! Fai piano...!》, balbettò l'angelo.

《Ah, pensavo volessi che smettessi. Sono felice che tu voglia che io vada avanti~》, fece l'altro con un sorrisetto diabolico.

Il rosso fece per dire qualcosa, ma si limitò a gemere quando il diavolo mosse le dita e individuò il suo punto debole.

Continuò a muovere le dita mirando a quel punto finchè non sentì l'angelo implorarlo di andare oltre.

A quel punto lo fece girare e lo penetrò.

Fu costretto a star fermo per qualche minuto, litigando con le ali dell'angelo che si stavano muovendo a casaccio. Si fermarono solo quando l'urlo del loro proprietari non fu più udibile. A quel punto Tian iniziò a muoversi, mirando subito al suo punto debole.

Le urla di piacere dell'angelo riempirono la stanza. Si stava lasciando andare alla lussuria e tanto bastava per farlo peccare e farlo diventare ufficialmente suo.

Quando fu sul punto di venire il demone gli coprì il buco con un dito.

《Insieme》, si limitò a dire.

Non ci volle molto ed entrambi vennero, l'angelo urlando e il demone gemendo.

《A proposito, Rosso... hai peccato di lussuria. Questo vuol dire che ora sei mio~》.

Sebbene Mo Guan Shan gli urlò dietro per ore, non osò ammettere che in realtà ne era solo felice.

Peccare non era mai stato così piacevole.

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* = ho tradotto Redhead come "il rosso" o solo "Rosso". Mi sembrava giusto informarvi di questo dettaglio.

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