9.Condanna per bontà

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Quando Satana comparì dietro di lei la prima cosa che fece e spezzarle le ali, non poteva permetterle che andasse ovunque lei voleva, era la sua cavia. Sayak non ci vide più dalla rabbia, assisté alla scena ma quando sentì l'urlo disumano di Eyanel e il rumore di ossa che si spezzano scattò verso Satana facendo comparire un pugnale scarlatto.

-Credi di farmi qualcosa ragazzino?- chiese Satana alterato. Aveva un aspetto strano, a metà tra la bestia e il corpo umano: grandi corna nere spiccavano tra i suoi capelli bordeaux, occhi di un giallo carico di odio e invidia, una lunga barba nera che scendeva fino al petto muscoloso, per poi notare che al poso delle gambe aveva gli zoccoli neri. Dietro di lui spiccavano due ali nere piumate, ordinarie per essere le ali del re dei demoni.

-Tu non la tocchi figlio di puttana!- urlò Sayak pieno di rabbia scagliandosi con in pugnale verso di lui.

-Oh ma davvero? Ne sei così convinto?- chiese quasi divertito schivando tutti i colpi.

Sayak sapeva che se aveva questo aspetto vuol dire che era arrabbiato, e molto. Ma non gli importava, lui non si doveva permettere a toccare Eyanel, era una neonata! Guardò nella sua direzione, la bambina era a terra, dietro di lei si vedeva del sangue cadere a terra, probabilmente proveniva dalle ali, la rabbia si impossessò di lui e il suo aspetto iniziò a mutare. I suoi lunghi capelli dotati divennero bianchi, le mani divennero artigli, e piano piano stava assumendo un'altra forma, molto più nobile dispetto agli angeli, almeno, loro consideravano così.

-Cosa credi di fare ragazzino?- Satana ghignò.

Fece comparire una spada nera come la pece e con un colpo quasi impercettibile gli tagliò quella che doveva essere la coda di Sayak.

-Credevi davvero che ti avrei permesso di trasformarti in drago? Oh no, il tuo problema, al contrario di tuo fratello e che ti fai guidare troppo dalle emozioni, e adesso...- con un gesto fece scomparire Sayak.

-Addio- Satana rise come non mai.

Eyanel guardava quella scena, era terrorizzata, non voleva crederci.

-S-S-Sasu- disse lei, la sua prima parola, rivolta al suo primo amico.

-Oh, abbiamo imparato a parlare figlia- disse lui avvicinandosi ad Eyanel a grandi falcate e prendendola per i capelli, era snervante doversi prendere di una mocciosa. Era la sua adorata che aveva un figlio, lui non ne voleva avere.

-Vieni, ti presento il tuo futuro marito- disse lui ghignando e trascinandola per il palazzo, il suo palazzo che si trovava nella sua dimensione infernale. Anche se era una scocciatura Eyanel era pur sempre una metà, avrebbero creato un suo palazzo a cavallo tra il mondo dei demoni e degli angeli, così lui e Supremo potevano controllarla tranquillamente.


"Dove sono?" Sayak aprì gli occhi confuso, si sentiva la testa pesante, e quando aprì gli occhi la sua vista era sfuocata. Dopo un paio di minuti riuscì a mettersi seduto e la vista si rimise a fuoco, la prima cosa che notò è di essere in una foresta, ed era seduto su del muschio.

- Quindi alla fine mi ha esiliato eh? Fatalità proprio qui- Sayak sorrise amaramente, la foresta dei draghi della foresta era un ricordo troppo amaro da sopportare per lui.

Dopo un paio di minuti si alzò il piedi, era completamente irrigidito, non aveva la minima idea di quanto tempo è rimasto svenuto. Guardò la sua coda, si stara rigenerando a fatica.Non immaginava che Satana conoscesse il punto debole della sua specie: tagliando la coda bloccavi la trasformazione in drago.

"Prima di tutto meglio che mi rigeneri... poi ritornerò da lei, è una promessa."

Con quel pensiero Sayak iniziò a camminare verso il villaggio segreto di quella razza dei draghi, non rendendosi conto del marchio infuocato che aveva al posto delle ali.


Eyanel [SOSPESO]حيث تعيش القصص. اكتشف الآن