1.La nascita di Eyanel

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-Credo sia arrivata l'ora-

- Si, hai ragione amore, è ora che nasca, ma sai bene che non la potremo crescere noi-

-Lo so, e ci soffro tantissimo, è la bambina che aspettavamo da tempo, e non credo che sopporterò nel non vederla crescere e il non istruirla-

-Dobbiamo, per la sua salvezza e anche per tutto il mondo, non possiamo distruggere tutto ora che abbiamo trovato il motivo per combattere-

-Lo so amore-

Dal grembo di Supremo nacque una bambina che non sentì sua, era un'estranea, ma sapeva dal patto che doveva crescerla. Le dissero di chiamarla Eyanel e prendersene cura, lo doveva fare, come anche Satana. Ma appena la vide lei sbiancò: non era né angelo come lei né demone come Satana, era metà, il suo corpo si divideva in due parti non grazie a una linea retta, ma con tratti morbidi e sinuosi, divisi da un filo dorato appena percepibile, la parte sinistra era squamata, cosa tipica per un demone, mente la parte destra era completamente pallida. Aveva due corna bianche sulla testa le cui punte finivano di un azzurro chiaro e sulla piccola testolina aveva piccoli ciuffi di capelli di colore rosso scarlatto con le punte che finivano di un colore nero pece. I suoi occhi erano diversi: quello destro era dorato con venature nere mentre quello sinistro era rosso con venature dorate. Si vedevano due piccoli canini pronunciati, che poteva significare che dentro di lei aveva sangue di vampiro o perfino di licantropo. Quella piccola creatura aveva anche una coda lunga nera e bianca, che si diramava intrecciandosi per poi unirsi in un cuoricino nero, simbolo che aveva sangue di drago dentro di se. Alla fine, o meglio quasi subito, Supremo notò le due piccole ali che però erano più grandi di quel mostro, perché non poteva definirla in altri termini, era un abominio, l'ala sinistra era tipica dei demoni: completamente scura con una membrana nera, mentre quella destra bianca e piumata. Voleva liberarsene, già si sentiva obbligata a tenere quel piccolo mostriciattolo con sé, in più vedendo che abominio era l'impulso di ucciderla era forte.

-Trattieniti: è nostro dovere, o meglio la nostra punizione tenerla con noi-

-Ti prego, uccidiamola! Distruggerà il nostro regno e tutto quello che abbiamo creato!-

-Stai calma, meglio per noi, sai chi sono i veri genitori, possiamo sfruttarla, possiamo modificarla a nostro piacimento, tanto crede che noi siamo i suoi veri genitori, non ci disubbidirà mai, ci puoi scommettere.-

- Cosa le vuoi fare?-

-Oh, molte cose. Modificarla a nostro piacimento è solo una delle tante cose che ho in mente di farle, sarà la nostra schiava, sarà... nostra figlia-

Satana rise alla sue ultime parole, l'avrebbero pagata cara nel aver affidato Eyanel a loro, aveva in serbo molti piani per lei, conoscendo i suoi genitori la mocciosa probabilmente possedeva dentro di se un potere enorme, che lui avrebbe sfruttato a pieno, non gli importava nulla di lei, ora come ora capitava a fagiolo per i suoi piani.

La prese bruscamente in braccio e la bambina si mise a piangere, era stanca e si sentiva affamata, in più riusciva a capire che era in pericolo.

-Io vado in laboratorio.-

-Buon lavoro e divertiti.-

La donna ghignò, ritornando a stendersi a letto stanca e chiuse gli occhi, mentre Satana si diresse verso il laboratorio ghignando con Eyanel in braccio che piangeva come una disperata. Appena la porta del laboratorio fu chiusa si sentirono solo urla da parte della bambina. Poi il silenzio.

Eyanel [SOSPESO]Where stories live. Discover now