3.Piccoli risvegli

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Nei giorni successivi Satana continuò con i suoi esperimenti, questa volta non limitandosi solo a veleni, ma modificandole anche parti del corpo. Sarebbe diventata una macchina da guerra perfetta, in fondo essendo loro figlia non poteva essere altrimenti. Iniziò dagli organi interni, decise di modificarle in parti robotiche, in modo che se fosse stata ferita in guerra non sarebbe morta. Ci avrebbe pensato lui a ucciderla lentamente nel corso dei secoli, si sarebbe divertito non poco. Rise a quei pensieri, non l'avrebbe solo torturata, oh no. L'avrebbe resa sua, in tutti i sensi, voleva distruggerla psicologicamente, voleva portala al suicidio. Ma la vendetta è un piatto che va servito freddo, e adesso quella mocciosa serviva in guerra, avrebbe appreso molto presto come volare e usare i propri poteri, aveva deciso che di li a poco l'avrebbe portata al fronte, voleva farla combattere. Il suo battesimo del fuoco sarebbe stato molto particolare, una neonata che combatte. Beh, in guerra e amore tutto è lecito, ed Eyanel era una pedina fondamentale, e lei apprendeva velocemente, anche troppo per i suoi gusti. Erano passati tre giorni e già quel corpo aveva assimilato tutti i veleni rendendo il proprio corpo immune.

"Un mostro, come i genitori d'altro canto" pensò lui mentre continuava a modificarla.

Era divertente sentire le sue urla, un po' meno quando quella mocciosa come difesa creava del ghiaccio come protezione, ma non ghiaccio qualunque. Il ghiaccio che riusciva a creare proveniva dalle montagne orientali, luogo dove risiedevano i draghi del ghiaccio, e solo loro in grado di creare quel tipo di ghiaccio.

"Impossibile però, quindi questa mocciosa non solo manifesta attraverso la coda il sangue di drago, ma riesce perfino a usare la loro magia? No, lei non è soltanto un mostro, è un abominio" pensava lui non capendo come sia possibile.

Continuava a modificarla, ormai Eyanel non fiatava.


I due uomini osservavano impassibili da un angolo, Supremo gli aveva ordinato di seguire Satana e obbedire ai suoi ordini in caso di necessità. Sayak stava osservando con una fitta al cuore, non ce la stava facendo, era troppo doloroso, era ancora una neonata.

"Ma che sto dicendo? Io sono addestrato a uccidere, perché allora tutto questo dolore?"

-Sayak piantala, mi sembra quasi che tu stia per piangere-

-TI SBAGLI- ringhiò lui, non lo avrebbe ammesso, anche se il desiderio di prendere quella piccola creatura e portarla via era molto forte.

Senza dire altro i due continuarono ad osservare, fino al momento in cui Satana si alzò da sopra quel corpo che aveva reso meccanico da dentro, soddisfatto la prese in malo modo per le ali buttandola come fosse un sacco di patate nella culla, la bambina pianse, ma Satana fu impassibile.

-Restate con lei, non deve scappare-

-Si mio signore- risposero all'unisono i due uomini.

Satana se ne andò lasciando i tre da soli.


Eyanel durante gli esperimenti decise di trattenersi, aveva capito che se urlava il dolore sarebbe solo aumentato, non capendo il motivo, ma quando sentiva davvero dolore atroce faceva scattare qualcosa dentro di lei che la avvolgeva, era freddo, ma si sentiva protetta, e riusciva a sopportare quelle temperature. Dopo un po' si sentì prendere per le ali e urlò, sentiva come se le stessero venendo strappate per poi sentirsi venire buttata su qualcosa di morbido, ma all'impatto non era così. Piangeva, non sapeva cosa fare, non riusciva a muoversi.

Nessuno si rese conto, nemmeno lei che nel momento in cui aveva avvertito dolore alle ali, il suo istinto di uccidere si era risvegliato, i suoi canini da vampiro o licantropo erano diventati più aguzzi, era una bella sensazione, passata via troppo velocemente, e troppo fievole perché Eyanel ne prendesse piena coscienza.


Sayak sentì Eyanel piangere, e si avvicinò alla culla prendendola in braccio, sapeva che suo fratello lo avrebbe pestato a sangue, ma non gli importava, voleva solo che Eyanel si calmasse e si riposasse un po'.

-Hei piccina.. va tutto bene, calma, ma sai che sei una bellissima bambina? E tanto tanto dolce... ma perché non ti riposi un po'?- parò lui canticchiando e sorridendo, era davvero bellissima... non immaginava che uno scricciolo simile gli avrebbe fatto battere così forte il cuore. Continuò a cullarla finché lei non si addormentò sorridendo tra le sue braccia. Sayak sorrise vedendola dormire tranquilla e la rimise nella culla coprendola.

-Patetico- disse in fratello quasi disgustato tornando ad appoggiarsi al muro.

Sayak sospirò e decise di rimanere accanto alla culla.

"Devo proteggerla" e con quel pensiero restò li a guardarla dormire tranquilla dopo quell'esperimento, che per lei segnava solo l'inizio.

Eyanel [SOSPESO]Where stories live. Discover now