I forgive you

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« Mi hai fatto provare
l'amore più grande
che potessi immaginare
e poi il dolore più grande
che io potessi provare »

19 Marzo 2015

Niall's pov.

Un fastidiosissimo spiraglio di luce che filtra dalla finestra disturba il mio sonno. Non dormivo così bene da giorni e giorni, e adesso che finalmente sono riuscito a chiudere occhio, non ho assolutamente intenzione di alzarmi.

Il mio braccio è avvolto intorno al busto di Harry, che mi dà le spalle. Affondo il viso contro la sua schiena e mi perdo nel suo odore, che mi era mancato tanto, come ogni altra cosa di lui.

Non so come reagirà quando si sveglierà, ma non credo bene, ed ho intenzione di godermi questo momento il più possibile.
Purtroppo però, la voce squillante di Louis, che sta urlando come un pazzo per non so cosa, giunge fino a qui ed Harry si agita nel sonno.

Sbuffo, mentre il riccio si rigira nel letto e finiamo faccia a faccia.
Spero che continui a dormire, ma Louis urla ancora e lui si sveglia definitamente, spalancando gli occhi ammaccati dal sonno e lasciandosi sfuggire uno sbadiglio.

Il suo sguardo incontra il mio e sussulta, visibilmente spaesato.

"Ma che cazz.." borbotta, strabuzzando gli occhi.

Si pizzica una guancia, storcendo poi le labbra per il dolore, e sembra rendersi conto di non star sognando.

"Cosa cazzo ci fai tu qui?" si alza dal letto come una furia, come se la mia vicinanza possa causargli qualche grave malattia.

Il mal di testa da sbronza sembra colpirlo all'improvviso, e si siede subito sulla poltroncina posizionata vicino al letto di Louis, infilandosi le mani tra i capelli.

"Haz, tutto bene? Ti porto qualcosa da bere?" mi siedo sul letto e rimango ad osservarlo.

"Cosa diamine è successo?" mi guarda come se fosse combattuto tra l'abbracciarmi e il picchiarmi.

"Niente di che, hai alzato un po' in gomito ieri sera" rispondo.

"Questo l'avevo capito" alza gli occhi al cielo "Cosa ci fai tu qui?"

"Beh... hai iniziato a piangere ed a chiedere di me, i ragazzi hanno provato in tutti i modi a calmarti ma non ci sono riusciti, così mi hanno chiamato."

Arrossisce di colpo e guarda ovunque tranne che nella mia direzione.

"E sei riuscito a calmarmi?" domanda.

"Diciamo..." sorrido appena.

Ho scelto di certo il momento peggiore per dirgli che lo amo, ma non è stata una cosa voluta. È uscito fuori, incontrollabile ed arrabbiato, quel 'ti amo' tanto atteso.
A rendere il momento ancora più sbagliato è stato Harry, che invece di rispondere sì è accasciato su se stesso ed ha vomitato.
L'ho portato subito in bagno, tenendogli i lunghi boccoli e accarezzandogli la schiena mentre si liberava del tutto. Poi l'ho aiutato a darsi una ripulita ed a cambiarsi, prendendo qualcosa a caso dall'armadio di Louis. L'ho messo a letto, e mentre ripulivo il pavimento dal vomito, si è addormentato.

All'improvviso mi guarda, arrossendo ancora di più e mi domanda: "Non abbiamo fatto nulla, vero? Dimmi di no."

"Solo qualche bacio" ammetto "Non ti ricordi proprio nulla?"

"Ho le idee un po' confuse, le ordinerò durante la giornata" smette di nuovo di guardarmi, ma si accarezza per un attimo le labbra con il pollice, e so che sta cercando di ricordare il bacio.

Falling for you || narryWhere stories live. Discover now