First date

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15 Gennaio 2015

Harry's pov.

"Buona fortuna per stasera" mormora Louis con tono dolce, stringendomi in un veloce abbraccio.

Non appena si allontana dal mio corpo, gli rivolgo un sorriso, per poi stampargli un bacio sulla guancia.

"Ci vediamo!" esclamo, per poi voltargli le spalle, camminando verso la porta d'ingresso.

Tiro fuori le chiavi dalla tasca, le infilo nella serratura, e impaziente di vedere Niall, apro velocemente.

"Sono a casa" dico ad alta voce, in modo da farmi sentire.

"Ciao tesoro" dicono mia madre e Bobby contemporaneamente. Ridacchio, e dopo aver lasciato lo zaino non so dove, salgo in fretta le scale.

Sono le cinque del pomeriggio, non so nemmeno se Niall è a casa in questo momento, ma faccio la prima cosa che mi viene in mente: entrare in camera sua.

Lo trovo lì, appoggiato contro il muro.
Gli skinny jeans neri, diversi da quelli di stamattina, gli fasciano perfettamente le gambe. Lascio cadere lo sguardo sul suo petto scoperto e inevitabilmente, affondo i denti contro il mio labbro inferiore.

È leggermente rannicchiato, e sta accendendo una sigaretta.
Alza lo sguardo e lo punta su di me, poggiando l'accendino sul pavimento mentre tiene la sigaretta stretta tra le labbra sottili.
L'afferra, posizionandola tra l'indice e il medio, e dopo aver fatto un tiro, la tira via dalle labbra, buttando fuori il fumo.
Io rimango a fissarlo praticamente imbambolato.

"Ciao, bimbo" mormora, dopo aver fatto un altro tiro veloce.

"Non sono un bambino" borbotto, riprendendomi dal mio stato di trance.

"Per me lo sei" risponde.

"Sei poco più grande di me" sbuffo.

"Non è questo il punto" ridacchia "per me sei un bimbo perché sei semplicemente..buono? Mi viene voglia di proteggerti e basta" fa spallucce, portando nuovamente la sigaretta alle labbra.

Arrossisco di botto e abbasso lo sguardo. Quando torno a guardarlo, Niall è troppo preso dalla sua sigaretta, per farci caso.
Mi perdo a guardare le sue labbra, strette intorno alla sigaretta, e sento uno strano calore spargersi per tutto il mio corpo.
Invece di star lì e fumare, non può venire qui e baciarmi?
Torna nuovamente a guardarmi, e mentre lo fa, spegne la sigaretta contro il posa cenere, che evidentemente si è portato dietro.

"Vieni qui" sussurra, ed io, rimanendo in silenzio, lo raggiungo. Mi siedo accanto a lui, appoggiando la schiena contro il muro.
Poggio la guancia contro la sua spalla, e lui si rannicchia leggermente contro di me.

"Mi sei mancato" mormoro flebilmente, quasi con la paura che lui possa sentirmi.

Come mi aspettavo, non risponde, ma appena mi lascia un tenero e veloce bacio sulla guancia, capisco che forse gli sono mancato anch'io.

"Non hai risposto al mio messaggio, stamattina" borbotta.

"Beh, mi hai detto che puzzo" ridacchio.

"Fai il serio" risponde secco.

"Non c'è nulla che non vada. Semplicemente, ho fatto un brutto sogno e non ho dormito bene" mi stringo maggiormente contro di lui, sbuffando piano. Avevo dimenticato il sogno, e lui si mette a parlarne?

Allunga un braccio verso di me, fino ad appoggiare la mano contro la mia guancia, proprio sul livido, prendendo ad accarezzarlo con estrema lentezza. Mi lascio andare tra le sue braccia e mi lascio sfuggire un sospiro rilassato.

Falling for you || narryWhere stories live. Discover now