16. Buono o cattivo?

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Marinette si sistemò meglio il plaid addosso, sorridendo al piacere del calore che proveniva dal corpo accanto a lei e si accoccolò meglio nell’abbraccio di Adrien, reprimendo una risata quando lo sentì mormorare qualcosa nel sonno: era stata una giornata pesante per lui, fra sessioni fotografiche e corse dietro ai professori all’università, e lo aveva compreso quando era crollato dal sonno senza neanche provarci con lei.
Un qualcosa di strano, visto che sembrava essere perennemente in calore.
Si mosse, cercando di coprire entrambi con la coperta e sentendo la presa di Adrien farsi un po’ più decisa sulla sua spalla: «Ti ho svegliato?» domandò, osservandolo scuotere la testa e guardarsi attorno con lo sguardo pieno di confusione: «Te l’hanno mai detto che non va bene mentire?»
«Perché? Che succede ai gatti che mentono?»
Marinette piegò le labbra in un sorriso, allungandosi e recuperando il telecomando dal tavolino basso, cambiando canale: «Beh, non sono buoni e quindi Babbo Natale non gli porta doni» spiegò, muovendosi fra i programmi che la televisione proponeva e fermandosi quando trovò uno dei classici film che le reti proponevano sempre in quel periodo dell’anno.
«Il famoso buono o cattivo, eh?» le domandò Adrien, muovendosi e chinandosi in modo da strofinare il naso contro la gola scoperta della moglie: «Ed io come sono stato, my lady? Buono o cattivo quest’anno?»
«Devo veramente risponderti?»
La ragazza sorrise, scivolandogli sopra e sistemandosi in grembo a lui, carezzando lieve la tempia e scendendo lungo la linea della mascella, osservandolo mentre chiudeva gli occhi e si godeva appieno l’attenzione che riceveva: «Non fai le fusa?» lo prese in giro, ricevendo in cambio un pizzicotto sulla natica e muovendosi appena: «Ehi! Sei un gatto, no?»
«Sono un gatto che non fa le fusa» dichiarò Adrien, passandole le braccia attorno alla vita e stringendola contro di sé, posandole le labbra contro la gola e imitando il verso di un felino nel momento di fusa, provocando uno scoppio di risa da parte di Marinette; sorrise contro la pelle morbida, succhiandola un poco e risalendo con la punta della lingua verso l’alto, mordicchiandole appena il mento e poi sfiorandole la bocca con la propria: «Tu, principessa? Buona o cattiva?» le chiese, sfiorandole la spina dorsale con i polpastrelli e vedendola inarcarsi sopra di lui.
«Ovviamente buona.»
«Mh.»
«Aspetta! Ne dubiti?»
«Sei stata troppo sicura di te nel dirlo» dichiarò Adrien, sorridendo e poggiando la nuca contro la spalliera del divano: «Una persona buona non si vanterebbe così del suo essere…beh, buona.»
«Tu non hai ancora risposto, Adrien: buono o cattivo?»
«Sono la bontà fatta gatto.»
«Tu sei un angioletto esattamente come…come…»
«Come cosa?»
«Come Plagg non è un estimatore di formaggio. Ecco.»
«Tesoro, devo forse ricordarti che al momento sei seduta sulle mie gambe e ogni dichiarazione potrà essere usata contro di te?»
«E ti dichiari pure buono?»
«Certamente! Sono un angioletto con tanto di coda, orecchie e aureola.»
«Io direi un diavolo.»
«E ti dichiari buona?»
«Non farmi il verso.»
Adrien le sorrise, posandole le mani sui fianchi e osservandola negli occhi: «My lady, sinceramente vorrei fare altro con te e fra le cose non rientra l’imitarti…» dichiarò, fermandosi e aspettando che le sue parole attecchissero nella ragazza; storse la bocca in un ghigno quando notò le guance di Marinette diventare lievemente rosa: «Siamo sposati da quasi un anno e ancora arrossisci. Sei una unica, Marinette.»
«E’ quasi passato un anno…» mormorò la ragazza, circondandogli il collo con le braccia e stringendosi a lui: «Sembra…»
«Incredibile? Un sogno a occhi aperti? Alle volte, ti svegli nel cuore della notte col terrore di aver sognato tutto?»
«Pensavo di essere solo io a farmi simili paranoie.»
«Ho imparato dalla migliore.»
«Peccato che non hai imparato a essere anche buono come me.»
«Te l’ho già detto: chi di noi due si sta vantando di essere buona? Tu. Quindi io sono buono e tu sei cattiva.»
«Non è vero.»
«Sì, che è vero.»
«Ok. Capito. E’ tempo di far valere le mie ragioni.»
«E poi dici di essere buono!»
«Marinette, te l’hanno mai detto che non si scherza con un micio in calore? Poi rischi di graffiarti…»
«Ah…oh…uhm…e-ec-co, io non velevo…»
«Ho un talento incredibile nel farti balbettare, vero?»
«Adrien!»

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E con questo capitolo, tornando di nuovo Adrien e Marinette: poco da fare, come ho letto il prompt giornaliero 'Buono o cattivo' non ho potuto non pensare al nostro felino di fiducia e creare una situazione domestica fra i due.
Ma vi lascio subito al breve pezzo - la cosa bella è che io volevo farli intorno alle cinquecento parole e mai una volta che riesca a rispettarlo come limite massimo! - , e passo subito a ricordarvi la pagina facebook per rimanere sempre aggiornati e ricevere piccole anteprime dei capitoli e dei miei scleri randomici e anche il gruppo facebook dedicato a Miraculous, gestito con kiaretta_scrittrice92. Per tutti gli altri miei account social vi rimando ai link nel profilo.
Infine vi ringrazio tantissimo tutti per il fatto che leggete, commentate e inserite le mie storie in una delle vostre liste.
Grazie mille!

Miraculous Christmas {Completata}Where stories live. Discover now