09. Bastoncini di zucchero

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Alex osservò il tavolo ingombro di utensili da cucina e ingredienti, sistemandosi poi gli occhiali e spostando l’attenzione sulla giovane che, lo sguardo completamente rivolto verso il cellulare, non lo stava degnando della minima considerazione: certo, era andata ad aprirgli la porta e lo aveva accolto in casa ma, da quel momento in poi, lei si era rintanata nel mondo del cyber e dei dati.
«Sono venuto qui per guardarti usare il cellulare?» le domandò, afferrando una pirofila bianca e studiandone l’interno, riportando poi l’attenzione sull’amica: «Sarah, senza offesa, sei una bella ragazza ma non mi eccita tanto vederti…»
«Piantala, scemo» bofonchiò la ragazza, alzando appena lo sguardo e voltando lo schermo del cellulare nella sua direzione: «Ho bisogno di una mano per fare questi.»
Alex si avvicinò, osservando ciò che gli veniva mostrato e poi spostando l’attenzione sull’amica: «Sei sicura? Bastoncini di zucchero?» domandò, inclinando la testa e scuotendola dopo pochi secondi: «Sarah, tu non li hai mai fatti.»
«Ecco perché sei qui.»
«Nemmeno io li ho mai fatti.»
«Basta seguire la ricetta, no?» Sarah sorrise, sbattendo le palpebre e avvicinandogli ancora di più il cellulare: «Poi qui c’è scritto facilissimo. Che problema c’è?»
«Il fatto che siamo entrambi a livello Lila in cucina?»
«Io non distruggo elettrodomestici.»
«Per ora» bofonchiò Alex, prendendo il telefono dalle mani dell’amica e leggendo velocemente: «Allora qui c’è scritto che non serve cuocere, è vegano e vegetariano, etnico» si fermò, alzando lo sguardo e incontrando quello di Sarah: «Da quando i bastoncini di zucchero sono etnici?»
«Non so. Va avanti.»
«Regionale…Sarah, ma…»
«Va avanti.»
«Senza uova e lattosio, leggero» Alex si portò una mano alla nuca, massaggiandosela: «Certo. I bastoncini di zucchero sono l’alimento base delle diete.»
«Alex.»
«Ma non puoi comprarli come tutti?»
«No. Mia madre li ha sempre fatti in casa e quindi…»
Il ragazzo la fissò, storcendo appena la bocca e ricordando che, quell’anno, Sarah non avrebbe festeggiato il Natale con sua madre e sarebbe stata la prima volta: l’anno precedente era tornata a New York ma, a questo giro, sarebbe rimasta a Parigi sotto suggerimento della madre che l’aveva convinta a passare una delle feste più importanti con il novello fidanzato.
Per Sarah, però, questo significava passare il primo Natale lontana dalla propria famiglia e, forse per questo, si era messa in testa di preparare la specialità natalizia della signora Davis.
«Io leggo, tu cucini. Ok?»
Sarah annuì, piegando le labbra in un sorriso che le accese l’intero volto, mentre lo sguardo nocciola scivolava verso il tavolo ove erano stati posati gli ingredienti: «Stamattina ho fatto la spesa e ho preso tutto quello che c’era nella lista della ricetta: zucchero, sciroppo di mais, colorante rosso, estratto di menta e cremor tartaro.»
«E cosa è il cremor tartaro?»
«Se ho capito bene un lievito.»
«E dovevano chiamarlo in questo modo?» domandò Alex, osservando la bustina gialla che riportava a lettere grandi e nere lo strano nome: «Sembra il nome di un boss di fine livello: adesso devi entrare nell’antro malefico e sconfiggere il cremor tartaro, solo così potrai avere la chiave della saggezza e andare verso la torre del destino.»
«Alex…»
«Ehi, non è colpa mia» Alex storse la bocca, poggiandosi con i fianchi al bancone della cucina e leggendo la lista degli ingredienti: «Allora, servono quattrocentocinquanta grammi di zucchero, duecentocinquanta grammi di sciroppo di mais» si fermò, alzando la testa e aprendo la bocca, rimanendo fermo per una manciata di secondi: «Perché grammi? E’ sciroppo, no? Dovrebbero usare i litri.»
«Perché è denso come il miele, genio» bofonchiò Sarah, afferrando il barattolo e mostrandoglielo: sarebbe stato facile scambiarlo per una confezione di miele se non fosse stato per la scritta che era stata posta sul vasetto di vetro: «Mikko ha detto che è una fregatura bella e buona.»
«Questo è fake» dichiarò Alex, voltandosi verso la piccola kwami e vedendola annuire con convinzione alla sua frase: «Continuiamo: allora, dopo il miele fake ci sono duecento millilitri d’acqua, un pizzico di boss di fine livello, il colorante rosso e la menta. Hai detto che abbiamo tutto, vero?»
Sarah annuì, allargando le braccia e mostrandogli con malcelato orgoglio tutto quello che lui aveva detto e che faceva mostra di sé sulla tavola: «Bene, cominciamo. Signorina, ai fornelli. E si ricordi: solo i veri chef escono da Masterchef» decretò Alex, alzando una mano e fermando la replica che, sicuramente, Sarah avrebbe detto: «Su, su. Non c’è tempo da perdere. Allora…» si bloccò nuovamente, schioccando la lingua e schiarendosi poi la voce: «I bastoncini di zucchero sono un dolce di Natale originale e davvero sfizioso, che farà felici i bambini – e i grandi, aggiungo io – e che potrete utilizzare per tante decorazioni. Ci sei?»
«Sono pronta.»
«Mettete lo zucchero con lo sciroppo di mais e l’acqua in una pentola antiaderente e accendete il fuoco» Alex si fermò, alzando la testa e osservando Sarah mettersi all’opera: la ragazza prese il pacco di zucchero e la piccola bilancina e posare il piattino sopra, misurando la quantità giusta di zucchero e poi versandolo nella pentola antiaderente, prendendo poi il barattolo di sciroppo di mais e studiandolo, storcendo le labbra: «Che c’è?»
«In tutto sono quattrocento grammi» dichiarò Sarah, mostrandogli il vasetto: «A noi ne serve poco più della metà, giusto?»
«Beh sì» assentì Alex, rileggendo la lista degli ingredienti e annuendo: «Sì, duecentocinquanta grammi. Comunque vorrei far notare come questo sito si contraddice da solo: prima dice ‘no cottura’ e poi ‘prendete la padella e mettetela sul fuoco’…»
Sarah ridacchiò, aprendo il barattolo e iniziando a mettere lo sciroppo nella padella, stando ben attenta a non superare di molto la metà del barattolo; quando si sentì abbastanza sicura della quantità, chiuse il vasetto e lo posò sul tavolo, recuperando una caraffa di plastica e con la numerazione dei millilitri su un lato e riempiendola fino alla quantità giusta: verso piano anche questa nella padella e poi si voltò verso Alex, in attesa delle istruzioni successive, dopo aver acceso il fuoco.
«Aggiungete al composto un pizzico di cremor tartaro e l’estratto di menta» riprese a leggere Alex, allungandosi e passandole la busta del lievito naturale e poi la bottiglia di sciroppo alla menta bianca, ricevendo un sorriso dall’amica che subito si mise all’opera, aggiungendo al composto i due elementi: «Mescolate con un cucchiaio di legno per amalgamare meglio gli ingredienti.»
«E’ una fortuna che Rafael sia un fissato di cucina» mormorò Sarah, allungandosi e prendendo uno di questi in legno dal contenitore posto vicino ai fornelli: «Ha una marea di roba: frullatori, mixer…sinceramente non so a cosa serve la metà della roba che c’è in questa cucina.»
«Perché non ti sei fatta aiutare da lui?»
«Perché Rafael ha la tendenza a monopolizzare la cucina» spiegò Sarah, inclinando la testa e mescolando il composto nella padella: «E volevo farli io, non farli fare a Rafael. Poi è anche una sorpresa: di certo non si aspetta che gli faccia trovare dei bastoncini di zucchero stasera» si fermò, sorridendo appena: «Beh, sempre se non faccio danni.»
«Non li farai, tranquilla» decretò Alex, posandole una mano sul capo e sorridendole: «Per quanto tu odi cucinare, sei sempre stata brava fra i fornelli: una vera donnina di casa.»
«Idiota.»
«Il tuo idiota preferito.»
«Sempre e comunque» dichiarò Sarah, allungandosi e cercando di leggere il continuo della ricetta: «per amalgamare meglio gli ingredienti. Lasciate il composto a fiamma bassa…»
«A fiamma bassa sul fuoco fino a quando non avrà raggiunto una consistenza caramellosa» Alex si fermò, voltandosi verso Sarah: «Cosa diavolo significa consistenza caramellosa? Dimmelo, stupido sito, come devono essere?»
«Mi ricordo che quando li faceva mamma, toglieva tutto dal fuoco quando era leggermente liquido e dorato. Forse è questo consistenza caramellosa?»
«Farò una segnalazione a questo sito: se metti delle ricette devi essere preciso.»
Sarah sorrise, tornando a concentrarsi sul composto mentre Alex si muoveva e preparava due fogli di carta da forno e li ungeva con l’olio: «Bene, sono pronta» dichiarò la ragazza, affondando il cucchiaio nel composto e tirandolo su, notando come fosse di una consistenza caramellosa: «Che dice?»
«Allora…Rimuovete il composto dalla padella, adagiandolo su un foglio di carta da forno leggermente unto di olio – già fatto. Mi dirai grazie più tardi – e dividetelo in due parti e, in una, aggiungete il colorante rosso.»
Sarah annuì, eseguendo l’operazione e, con tutta la concentrazione del mondo, si mise a dividere in parti più o meno uguali il composto caramelloso, posando poi la padella sul fornello e spegnendo quest’ultimo; recuperò la bottiglietta di colorante rosso e ne aggiunse un po’ a una delle due parti.
«Indossate i guanti di gomma per lavorare la caramella e date a entrambi i blocchi la classica forma cilindrica. Tagliatene un pezzo bianco e uno rosso che siano più o meno delle stesse dimensioni e arrotolateli assieme, con le mani rifinite le barre, facendole rotare su se stesse sulla carta da forno» lesse Alex, avvicinandosi e prendendo un paio di guanti dal pacco di usa e getta che Sarah aveva comprato: «Quale vuoi? Rosso o bianco?»
«Quello che ti pare.»
Alex tirò a sé la carta da forno con la parte bianca e, dopo aver indossato i guanti, iniziò a lavorare la pasta caramellosa: «Ah, prima che me ne dimentichi: hai per caso dei pantaloni imbarazzanti a tema di Natale? Sto finendo di creare la mia tenuta per la chiamata con i miei ma non sono capace di trovare un paio di pantaloni adatti, sono tutti troppo seriosi…»
«Alex.»
«Ehi, è una cosa importante.»
«Forse mi sono portata dietro i miei shorts di spugna rossa» mormorò Sarah, amalgamando la pasta che aveva assunto la colorazione rossa: «Saresti perfetto con quelli.»
«Vuoi mettere queste meraviglie di cosce che risaltano con la spugna rossa? Aggiunto con la maglia con la renna e i calzini che ho rubato a Felix.»
«Cosa hai preso a Felix?»
«Beh, non erano propriamente di Felix: li aveva in negozio, li ho trovati perfetti e li ho presi.»
«Come sono?»
«Di lana con una renna sopra. Assolutamente perfetti.»
Sarah ridacchiò, iniziando a tagliare la sua parte di pasta come suggeriva la ricetta e scuotendo il capo: «Tuo padre ti uccide stavolta» mormorò, mordendosi il labbro inferiore e cercando di dare una lunghezza simile ai pezzi, mentre Alex iniziava a imitarla e tagliava anche lui la sua parte: la ragazza iniziò ad arrotolare insieme le varie parti, facendole ruotare sul piano di lavoro.
«Ecco perché ho messo un oceano fra me e lui» spiegò il ragazzo, allungando una mano al cellulare e azionandolo: «Allora, vediamo che dice…tagliate in dimensioni simili: fatto. Piegateli a forma di bastoncino e lasciateli quindi raffreddare completamente» lesse velocemente, riportando poi l’attenzione su ciò che c’era sul piano di lavoro e annuendo, orgoglioso di ciò che vedeva davanti a sé: «Signorina Davis, ce l’abbiamo fatta! Abbiamo superato Lila nella skill di cucina senza disastri. Dobbiamo solo arrotolare e piegare adesso.»
«E’ stato veloce.»
«Perché siamo un’ottima squadra: Davis-Simmons vince ancora!»

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Allora, il tema di questo giorno è Bastoncini di zucchero e, devo dire, quando ho avuto l'idea per come impostare il capitolo non pensavo che 1) sarebbe stato veramente complicato (comunque li ho fatti anche io e, devo dire, che non è complicato ed è anche abbastanza veloce farli) e 2) diventasse il capitolo più lungo della raccolta (almeno per ora), ero strasicura che sarebbe uno dei più corti. Ad ogni modo, ecco qua un nuovo capitolo di Miraculous Christmas e stavolta ha un tema culinario (ah, la  ricetta usata nel capitolo la potete reperire qua: http://www.leitv.it/cucina/ricette/bastoncini-di-zucchero-natalizi-la-ricetta-per-un-natale-dolcissimo/ perché io continuo a sperare che Wattpad attivi i link prima o poi).
E ho detto tutto. Come sempre vi ricordo la pagina facebook per rimanere sempre aggiornati e ricevere piccole anteprime dei capitoli e dei miei scleri randomici e anche il gruppo facebook dedicato a Miraculous, gestito con kiaretta_scrittrice92. Per tutti gli altri miei account social vi rimando ai link nel profilo.
Infine vi ringrazio tantissimo tutti per il fatto che leggete, commentate e inserite le mie storie in una delle vostre liste.
Grazie mille!

Miraculous Christmas {Completata}Where stories live. Discover now