Capitolo 1

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[Ed eccomi qua
a fare una delle cose che mi piace di più fare. Se sono brava? Non lo so, questo sarà deciso da te, io mi voglio solo limitare a raccontarti una storia.
Quello che leggerai nei prossimi capitoli saranno storie vere, di me e della mia più grande amica nell'età dell'adolescenza.
Spero di farti sentire capito e se così sarà non esitare a scrivermi.
In questo primo capitolo potrai trovare un pezzo di una lettera scritta da me due anni fa, parlando di me e di un ipotetico ragazzo a cui in futuro l'avrei fatta leggere.
Ps: per privacy oscurerò i veri nomi dei vari personaggi della storia. Partendo dal mio che sarà: N.]

Io sono io.
E questo porta a tutto ciò che sta dentro me, e tutto quello che faccio trasparire fuori.
Non capiresti così su due piedi se davvero dovessi spiegartelo, ma non per colpa tua, ma perché non riuscirei a spiegarmi a parole.
Quel che ho dentro è davvero quel che mi appartiene e quel che sono,
e per capirlo, con me devi passare tempo, tanto lungo e prezioso tempo
e scavare,
sprofondare nelle mie parole ma ancora di più nelle mie azioni,
nei miei pensieri,
nei miei modi di fare,
nei miei piccoli gesti,
nei miei sguardi.
Per questo non potrei mai spiegarmi qui, con due parole,
su due piedi,
a te che forse,
potresti anche non capirci nulla di tutto questo.
Potresti anche non voler ascoltarlo, e non interessarti a quel che sono davvero,
ma questo si vedrà.
Si dimostrerà poi.
Non sei costretto a farlo è una tua scelta,
e io sono qui,
sta volta per te,
per aiutarti a capire,
e per aiutare me a esprimermi,
per la prima,
volta su me stessa.
Ad esempio io sono una ragazza che quando ascolta una canzone lo fa per avere emozioni dentro di se,
per cercare di buttare giu muri e barriere che solo cosi,
con l'aiuto della mia musa principale posso abbattere.
In questo modo riesco a pensare, a ragionare,
ascoltando le mie emozioni,
ma soprattutto la battaglia tra il mio  cuore e il mio cervello,
è una dura sfida piena di insidie,
e non è facile da sopportare ma ci trovo un risvolto divertente.
E questo lo trovo assurdo,
ma fa comunque parte di me.
Sono una ragazza che trova armonia in ciò che ha un risvolto psicologicamente triste, oserei piú dire nostalgico.
E anche questa perversione non è normalmente accettata,
o presa in considerazione da molti. Insomma come si può trovarsi in armonia con se stessi nell'agonia più totale?
Sono una ragazza con limiti,
che non rispetto.
Non per una questione di poca forza di volontà, ma per una questione di voler proprio.
Mi pongo spontaneamente limiti che poi supero, meravigliandomi anche di me stessa, e sentendomi sempre più libera e in me col superamento di essi.
Sono una ragazza molto spesso indecisa che avrebbe bisogno di qualcuno al suo fianco più deciso, che non viva di "se" o "ma" buttandomi giù quei muri
(che molto spesso separano la legalità dall'illegalità)
posti a me stessa precedentemente,
più forti,
più pesanti o costruiti meglio.
Costruiti con idee che però ora incominciano a cedere, ma ancora non abbastanza per prendere una decisione totalmente da sola.
Sono una ragazza con un animo libero,
ma che spesso, dalle circostanze, non può esserlo anche fuori.
Fattori esterni che impediscono di esprimere al meglio la mia libertà,
che in fondo è la mia arma principale, la mia arte.
Sono una ragazza che esagera il sabato sera, e anche la domenica.
Esagera ma fino a un certo punto, e quel punto è già troppo in la da quel che dovrebbe essere il limite.
E cosi va anche il giorno dopo, perché non trovo una "scusa", o meglio spigazione per non farlo.
Sono una ragazza che non vuole un ragazzo, ma vuole passare la sua avventura di vita con qualcuno.
Mi affezziono solo a chi mi da ciò che cerco, chi mi tratta come voglio essere trattata e chi mi sa prendere e accettare. Basta poco per sgarrare. Passare l'intera affianco di una persona non è facile. Passare l'intera vita affianco a me penso sia impraticabile e nonostante questo non ho voglia di impedirmi questa possibilità, che ho voglia di realizzare. Niente legami di nessun tipo, solo astratti, il nostro legame è esclusivamente quel che proviamo l'uno per l'altro, qualcosa di indissolubile, che detta le nostre azioni conseguenti a esso.
Passare tempo assieme, scoprendo ogni giorni qualcosa in più dell'altra persona. Allo stesso tempo conoscendola da tempo. Legami di anni.
Il tempo è questa la chiave di tutto.
Il tempo prezioso.
Viaggiare, ovvero scoprire come due menti aperte che vagano in cerca di sapere, in cerca del sapore della spensieratezza dell'essere se stessi, in ogni occasione, in ogni momento, con chiunque.    
Penso che se due persone si voglio bene a tal punto da voler affrontare le cose insieme, anche le lotte piú dure senza abbandonarsi l'un l'altra non hanno bisogno di un'etichetta.
Quella serve solo alla faccia degli altri,
per classificarsi in qualcosa che si può essere anche senza questo,
a parer mio, vincolo.
Finché c'è sintonia ci si vede,
ci si confronta,
si passa tempo assieme,
si condividono cose.
Vorrei solo avere la sicurezza di averti nei momenti di difficoltà,
vorrei avere la certezza che guardi tutte le fighe (anche quelle piu brutte) ma poi ti giri mi guardi negli occhi e mi sorridi, perché sono solo io quella a cui vuoi affidare il bene che hai da donare.
Vorrei avere la certezza del fatto di trovarti sotto casa anche quando non ti dico che sto male,
ma tu lo sai,
lo sai perché sai come vanno le cose e sai quando le cose non vanno.
Lo sai perché conosci tutto quel che sto scrivendo di me,
e mi accetti per quel che sono,
perché se voglio bene a una persona,
so di dare troppo,
aspettandomi sempre un cambio proporzionale.
Vorrei avere la certezza che se anche non mi scrivi mi pensi, e non voglio l'ansia delle due stanghette blu,
e voglio la libera scelta di non risponderti senza che tu pensi male.
Vorrei la certezza di tutto questo ma ancora di piu del fatto che io possa ricambiare allo stesso modo.
Vorrei tutto questo senza bisogno di classificarti.
Ed è cosi cercando interamente e initerrottamente la libertà del mio animo che mi sento di descrivermi.
In più sento di descrivere un "noi" ancora indefinito, ma con tante, forse troppe idee dietro.

Odore di gioventùWhere stories live. Discover now