Capitolo 22

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- ragazzi, eravamo seriamente preoccupati per voi! Luca, che fine avevate fatto? - disse mia madre
preoccupata, non appena sia io che Lucia varcammo la soglia di casa

- mamma... - borbottai io stupendomi di quelle attenzioni improvvise

- perché Lucia è in braccio a te? Si è fatta male? - si preoccupò lo zio

- no, non mi sono fatta nulla, solo una piccola storta, non riuscivo molto bene a camminare, ma adesso penso che ce la faccia - disse Lucia, scendendo dalle mie braccia

- fammi vedere la caviglia - si preoccupò di più lo zio

- ma sto bene, sono solo caduta male sulle pietre... scusate per il ritardo - aggiunse poi a occhi bassi

- be ragazzi... sono le nove, abbiamo cenato da un pezzo! - disse mia zia

- avete fame? - chiese mio padre

- no, io sto bene così, anzi sono stanco, credo che andrò a letto - risposi io tirando uno sbadiglio

- anch'io - disse subito Lucia

- ehm... allora Buonanotte  - si stupì mia madre

- Buonanotte a tutti, a domani - disse Lucia salendo le scale, subito seguita da me

- notte ragazzi - dissero insieme genitori e zii

                            ****

- credi che sospettano qualcosa di noi? - si preoccupò Lucia cambiandosi

- figurati, penseranno solo che siamo buoni cugini - scherzai io

- sono seria Luca - disse Lucia con la voce più seria che avesse mai fatto

- be... non lo so... non credo -

- sicuro? E se sospettassero qualcosa? Che cosa gli diremo? -

- calmati Lucia, non credo che si arrabbierebbero per così poco... -

- e se invece si arrabbiassero? Io ci tengo davvero a te... e se non ci faranno più vedere? -

- tranquilla Lucia, siamo comunque parenti non possono negare di vederci -

- si che possono, e proprio perché siamo parenti non va bene quello che stiamo facendo... -

- dai, nel caso sospettassero qualcosa gli diremo come stanno le cose, e cioè che ci amiamo e che volgiamo stare insieme, a me non frega niente del legame di parentela -

- neanche a me, ma è comunque una cosa sbagliata -

- Lucia, non devi vivere la relazione che abbiamo noi come una cosa sbagliata, io la vivo come la cosa più bella del mondo -

- anch'io vorrei viverla serenamente come te -

- ti devi solo rilassare, andrà tutto bene, te lo posso assicurare -

- lo spero... -

Lucia sembra davvero tanto preoccupata, mi sento quasi in colpa per averla fatta innamorare di me. Una colpa piuttosto sciocca che mi attribuisco, quando lei magari si attribuisce la colpa di avermi fatto innamorare di lei.

Perché siamo cugini? Io sento qualcosa in più verso di lei della semplice attrazione fisica, io amo tutto di lei, il suo carattere, il suo sorriso, la amo addirittura quando è arrabbiata con me... non voglio vivere la nostra relazione come una cosa sbagliata, perché non lo è, quando le cose c'è le suggerisce il cuore non sono sbagliate.

Peccato che Lucia non la pensa al mio stesso modo.. lei è più razionale di me, è più fredda, lo è sempre stata, anche quando si fidanzava con qualche ragazzo, viveva la loro relazione come qualcosa da sfoggiare in pubblico, non come una cosa solo per loro, da tenere segreta, e questo suo aspetto del carattere lho sempre trovato molto curioso, ma anche questa parte di lei mi fa impazzire.

Lei mi fa impazzire sempre.

- ragazzi scendere subito vi dobbiamo parlare! - gridò il padre di Lucia da sotto

- oddio - sussurrò Lucia, mentre le scendeva dalla fronte una goccia di sudore

- andrà tutto bene - le ripeto passandole una mano sulla guancia, per farle una carezza

- no, non andrà niente bene - la sentii sussurrare per poi uscire dalla stanza e scendere, quasi zoppicando per la caviglia che probabilmente le faceva ancora male

- cosa c'è? - domandò lei in tono casuale entrando in cucina

Erano tutti seduti intorno al tavolo, così ci sedemmo anche noi due

- abbiamo notato diverse cose da quando siamo tornati, e siamo giunti alla conclusione che vi dobbiamo dire assolutamente una cosa, che abbiamo rimandato troppo a lungo - disse mio padre rompendo il silenzio

Non respiravo più. Adesso ero come in mezzo a un'onda che mi travolgeva, e in quel momento cominciai a pensare che forse non tutto quello che ci dice di fare il cuore è la cosa giusta. Scacciai ostinatamente quel pensiero dalla testa, e mi concentrai nuovamente su mio padre, che stava per parlare. Il sangue mi si era quasi fermato nelle vene da quando ero agitato.

- vedete ragazzi... - cominciò il padre di Lucia quasi timidamente - abbiamo notato che voi due siete più che amici... -

- si, siamo parenti - disse Lucia, anche lei visibilmente agiata

- non intendevo quello... si vede che ci tenete tantissimo l'uno all'altra, abbiamo capito che vi amate, non siamo poi così sciocchi come credevate - continuò lo zio

- no, noi... hai capito male... non possiamo siamo cugini, andiamo è ridicolo papà ! - gridò Lucia

- calma, calma, non avete sentito l'altra parte della storia che dobbiamo dirvi... che forse cambierà per sempre quello che c'è tra voi due... - si intromise mio padre

Stavo per dire che tra noi due non c'era assolutamente nulla, ma mio padre mi fermò con lo sguardo

- vedete... io e lui... - cominciò il padre di Lucia guardando mio padre - non siamo fratelli -

Sganciò quelle parole come se fossero una bomba atomica, che scoppiò in quel momento

- lui è stato adottato dai nonni quando avevo dieci anni, non abbiamo in legame di sangue io e lui - continuò mio padre

- cosa?? E perché non c'è l'avete mai detto? - urlai io sconvolto

- ragazzi, non pensavamo che per voi fosse importante... fino ad oggi - si intromise mia madre

- perché fino ad oggi? Tra di noi non c'è niente!! - si interstardì Lucia

- basta fingere Lucia, se non siamo parenti non è sbagliato quello che stiamo facendo - le feci notare io

- come fate ad essere così tranquilli dopo che ci avete dato una notizia del genere?? Io sono letteralmente sconvolta!! - continuava lei

- Lucia, calmati suvvia - cercai di farla ragionare io

- sono calma, sono solo scioccata dalla notizia Luca, tutto qui -

- non mi sembri molto calma tesoro... - commentò la zia

- mamma, sono calmissima -

- ragazzi, se vi amate potete stare insieme, per noi non c'è problema - aggiunse mio padre

- l'importante per noi è la vostra felicità - disse la madre di Lucia

- hai sentito Lucia? Possiamo stare insieme!! - urlai in preda all'entusiasmo del momento

- ma io... - cominciò lei

Feci morire le sue parole sul nascere, facendola smettere di parlare con un dolce bacio a stampo su quelle sue bellissime labbra così rosse e carnose. Non mi importava se genitori e zii ci stavano guardando, quello fu uno dei momenti più felici della mia vita, finalmente potevamo stare insieme, senza farci problemi con il legame di sangue o con niente altro! Liberi, eravamo liberi di amarci senza avere paura più di nient'altro.

Innamorata di mio cugino Where stories live. Discover now