Capitolo 12

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*Luca pov's*

Lucia mi ha letteralmente cacciato fuori casa.
Mi sentivo a pezzi; mi coricai sul mio letto, mentre guardavo fuori dalla finestra, e vedevo che il sole stava tramontando.

O domani mattina o stasera stessa voglio sistemare le cose con Lucia, voglio che lei sappia che mi dispiace, e che voglio di nuovo passare tutto il giorno insieme a lei.

In breve mi manca, anche se fatico ad ammetterlo, senza di lei mi sento perso; ho finalmente lasciato Linda. Solo adesso che Lucia, cacciandomi via da casa sua, mi ha fatto capire come ci si sente a essere rifiutati, capisco che persona orribile è in realtà Linda.

Quando l'ho lasciata al telefono non mi ha detto nulla, non mi ha insultato, nemmeno si è messa a piangere. Mi ha solo detto che di fidanzati come me ne può avere quanti ne vuole e quando vuole; perciò questo mi ha fatti capire che io per lei ero solo un giocattolino, con cui giocare e divertirsi fino a che la batteria non si fisse scaricata. Perciò prima o poi mi avrebbe lasciato lei.

Ho deciso: stasera andrò da Lucia, mi scuserò, e mi farò perdonare. Ci tengo ad avere il suo perdono, sento in qualche modo che ho bisogno di lei.
Ricordo ancora quando ci siamo dati quel bacio così passionale, e devo dire che il suo bacio mi ha fatto provare sensazioni indescrivibili, che con Linda e con le mie altre fidanzate non avevo mai provato.

Lei per me è come se fosse molto di più di una cugina e di una amica. Non so che cosa darei per poterla baciare di nuovo, o anche solo per poterla guardare negli occhi senza vergognarmi di ciò che le ho fatto.

Con questi pensieri in testa, senza nemmeno accorgermene, mi addormentai.

Mi svegliai solo qualche ora dopo, e guardando fuori dalla finestra mi accorsi che doveva essere tardi: la luna era alta nel cielo con attorno le stelle, e faceva piuttosto freddo.

O adesso, o mai più. Mi misi la giacca, e uscì eroicamente di casa, percorrendo i pochi metri che separavano casa mia da casa di Lucia.
Mentre camminavo pensavo a cosa dire, e qualunque cosa pensassi mi sembrava la cosa più sbagliata da dire.

Senza nemmeno accorgermene ero davanti alla porta di casa sua; guardai dentro sbirciando dalla finestra accorgendomi che l'unica luce accesa era quella del salotto. Sicuramente era lì.

Suonai il campanello, due tre volte, e dopo un paio di minuti Lucia venne ad aprire. Era bellissima, come sempre, solo che negli occhi aveva un'ombra di tristezza. Questo mi fece sentire ancora più male di quanto mi sentissi prima, e mentre pensavo a queste cose, quasi non mi accorsi che stava parlando.

*Lucia pov's*

Paolo è ormai andato via da un po, e mi sento soddisfatta della sua compagnia. Ma sento che vorrei qualcosa in più, vorrei qualcosa che mi stia vicino, o forse qualcuno.

Non volevo quasi ammettere a me stessa che l'unica persona che volevo avere vicino in questi momenti era Luca. Ma lui era mio cugino, e l'avevo cacciato via di casa.

Lo devo aver fatto sentire malissimo, e mi dispiace. Devo andare a scusarmi con lui, o ora o mai più; mi misi la giacca, e mentre infilavo le scarpe sentii il campanello che suonava.

La prima volta non me ne accorsi nemmeno, ma alla seconda suonata mi precipitai alla porta per aprire.

Quando spalancai la porta quasi non credetti ai miei occhi; davanti a me c'era Luca con una faccia mortificata.

- ciao, che cosa ci fai qui? Stavo venendo a casa tua per scusarmi, mi dispiace tanto per quello che è successo oggi... mi stai ascoltando? - dissi prima con tono mortificato e poi con tono leggermente arrabbiato

- o ehm si, scusami è solo che...dispiace tanto anche a me! Non volevo che Linda ti trattasse in quel modo, e non volevo nemmeno farti quello scherzo. E adesso lo capisco se non mi vuoi più vedere, e nemmeno parlare, ti capisco... - disse lui con voce ancora più mortificata della mia. Si stava scusando seriamente con me - solo adesso ho capito che persona orribile era Linda, l'ho lasciata - concluse

- mi spiace anche a me di averti cacciato fuori, ero solo molto arrabbiata con te - tentai di dire io, ma lui fermò le mie parole

- si, eri arrabbiata con me, ma perché sei andata a casa con quel ragazzo?? Pensavo che ce l'avessi un autostima, e che non andassi a letto con chiunque - urlò lui arrabbiato. Il suo tono di voce era così arrabbiato che quasi mi intimidiva, ma non lasciai che la paura prendesse il sopravvento

- scusami ma perché tu ti puoi fare tutte le ragazze che vuoi e io non appena mi diverto un po con un ragazzo scatta subito il finimondo? Non sei il mio tutore, e non puoi permetterti di dire queste cose di me - urlai io arrabbiata. Ma come si permetteva? Non può dire queste cose - e poi quel ragazzo si chiama Paolo, ed è un nostro compagno di classe, perciò non è "chiunque" - urlai ancora arrabbiata

- no, non ti permetto di farti qualunque ragazzo bello ti passi davanti, i tuoi genitori mi hanno detto di tenerti d'occhio, perciò non ti permetto di fare queste sciocchezze - disse lui con voce più arrabbiata che arrogante

- perché? Ma chi ti credi di essere per fare questo? Tu non controlli la mia vita! Adesso basta vai fuori, un attimo prima ti scusi e un attimo dopo ti arrabbi così? Perché tu ti puoi fare tutte le ragazze che vuoi e io non posso farmi tutti i ragazzi che voglio? Vai via, vai fuori, non ti voglio vedere per un bel po - dissi io e stavo quasi per sbattere la porta, ma lui mi fermò

- no aspetta... la verità è che... io TI AMO - urlò lui con le lacrime agli occhi. Ho sentito bene? Lui mi ama...

- Luca, ti prego ragiona prima di dire certe cose... - cominciai a dire io

- Lucia dico davvero, ti amo da quando sono qui con te, non riesco a stare senza guardarti, non so che cosa darei per fare di nuovo pace con te, io desidero tantissimo la tua compagnia, e quando vedo che sei con altri ragazzi, io... mi sento male e mi sento geloso di te. Mi dispiace tanto per tutto quello che ti ho fatto, mi dispiace. E spero che con questo sistemeremo tutto... - disse lui

Un attimo dopo le sue labbra si poggiarono sulle mie, in un tenero bacio. Inizialmente ero talmente stupita che non ricambiai, ma subito dopo mi sciolsi, e ricambiai il bacio.
Mi erano tanto mancate le sue labbra... vorrei non staccarmi più da lui, io desidero lui, e lui desidera me.

Aspettavo questo bacio così sincero e passionale da tanto tempo...






Innamorata di mio cugino Kde žijí příběhy. Začni objevovat